Akragas-Catania: presentazione della gara

Andrea De Rossi, ex agrakantino, 'ripescato' per la Coppa...

Andrea De Rossi, ex agrakantino, 'ripescato' per la Coppa... 

La presentazione della gara di Coppa Italia Lega Pro tra agrigentini ed etnei...

Derby (quasi) inedito, derby ‘monco’
Nuova gara infrasettimanale per i rossazzurri. A differenza delle gare contro Monopoli e Cosenza stavolta non si tratta di gare valevoli come recupero di campionato ma di Coppa Italia Lega Pro. Quattordici anni più tardi – era il 24 ottobre 2001, si giocava Catania-Catanzaro (2-1 per gli etnei ma qualificazione per i calabresi in virtù del 2-0 dell’andata) – il Catania ritrova nuovamente la ‘coccarda di terza serie’ e lo fa, per di più, in occasione di un derby che manca da quasi settant’anni. Akragas-Catania, scritto così, non si è mai giocato in gare ufficiali. L’ultima apparizione ufficiale dei rossazzurri all’ombra dell’ “Esseneto” risale, addirittura, al 15 febbraio 1948 quando i biancazzurri si chiamavano ancora A.C. Agrigento. Un’altra vita. Da allora soltanto qualche confronto in gara amichevole, l’ultima delle quali in terra agrakantina nel maggio 2013. Un derby dal sapore quasi inedito che rimarrà tale per la tifoseria rossazzurra, costretta a disertare l’impianto agrigentino in base all’ordinanza del Prefetto della provincia di Agrigento. Un derby ‘monco’- perché senza la rappresentanza di una delle tifoserie non può essere considerato ‘completo’ - così come non accadeva dalle sfide col Palermo pre 14 novembre 2010 (giorno del ritorno dei tifosi etnei al “Barbera” dopo l’esilio forzato post 2 febbraio 2007).

La vincente ospiterà il Catanzaro…
Cenni storici a parte, la sfida dell’ “Esseneto” – valida come gara unica del primo turno della fase finale della Coppa Italia di Lega Pro –, è il classico intermezzo di cui si poteva fare a meno. Dopo una prima parte di campionato vissuta con l’acceleratore pigiato al massimo, per via di un calendario assai intasato dalle gare da recuperare, i rossazzurri, nelle ultime settimane, avevano finalmente assaporato il normale corso del campionato: tradotto, una gara ogni sette giorni. Scritto così il confronto coi ‘cugini’ agrigentini sembra giungere nel momento sbagliato. Una tesi che trova ulteriore sostegno dalle condizioni non perfette di alcuni giocatori etnei (Castiglia, Musacci e Plasmati ai box per infortunio, assenti anche Calil e Nunzella). È anche vero, però, che l’organico degli etnei è così variegato e corposo da poter ‘permettere’ a mister Pancaro il lusso di far riposare buona parte dei titolari senza perdere in qualità. Scritto così questa sfida si pone come occasione ghiotta per tutti quei calciatori che hanno giocato poco. Un’occasione da sfruttare nel miglior dei modi.

Ad attendere il Catania la ‘matricola’ biancazzurra infoltita da un nutrito manipolo di ex, ben 5: Ciro Capuano, Sergio Bernardo Almiron, Fabio Aveni, Dragan Lovric e il tecnico Nicola Legrottaglie. Non da meno il passato biancazzurro nell’attuale organico etneo: Tino Parisi, Desiderio Garufo e Andrea De Rossi, quest’ultimo ‘ripescato’ dopo l’esclusione dalla lista riservata al campionato. Akragas quinta forza del campionato (a quota 13 insieme al Cosenza), letale in trasferta, ma reduce da due sconfitte (contro Fidelis Andria e Juve Stabia) nelle uniche due gare disputate allo stadio “Esseneto”. Tanti, tantissimi ingredienti per una sfida in programma nel solito orario balordo – ore 14 di mercoledì – e privata dai colori della tifoseria ospite. Solito corredo assai fastidioso.Chi vince ospiterà il Catanzaro.