Akragas-Catania, presentazione: Risorgere nella terra del Gigante

Caetano Calil, attaccante senza reti da sei partite...

Caetano Calil, attaccante senza reti da sei partite... 

La presentazione del derby tra akragantini ed etnei in programma domenica 20 marzo alle ore 14.30

Due derby per rinascere: atto primo
Domenica delle Palme ad Agrigento, Messina al “Massimino” il pomeriggio del Giovedì Santo: la settimana della passione rossazzurra passa tra due derby. Due gare insidiose, così come ogni derby che si rispetti, che potrebbero segnare la tanto attesa rinascita di un Elefante sempre più impelagato per la lotta per non retrocedere. A otto giornate dalla conclusione gli etnei annaspano nelle torbide acque della zona play-out: quint’ultimo posto a quota 26, ad un punto dal Catanzaro (giallorossi impegnati nell’impervia trasferta di Lecce, al cospetto di una formazione lanciata verso la conquista della B) e a +2 dal Melfi (gialloverdi battuti per 1-0 dal Messina in uno degli anticipi del sabato). Prospetto di classifica allarmante, ma che tuttavia concede agli etnei ancora diverse possibilità di salvezza diretta.

Si parte dallo stadio “Esseneto” di Agrigento, derby che manca in campionato dal lontanissimo 15 febbraio 1948 (1-0 per i biancazzurri), al cospetto di un Akragas che si presenta come formazione più in forma del campionato. Dal cambio di panchina dello scorso 17 gennaio, via il dimissionario Nicola Legrottaglie per il più esperto Pino Rigoli, i biancazzurri hanno letteralmente cambiato pelle: 21 punti nelle ultime 8 gare in virtù di 7 vittorie (sei delle quali consecutive) e una sconfitta (a Castellammare di Stabia). Un filotto da urlo (vanamente invocato in casa rossazzurra per tutta la stagione) che ha tirato fuori il Gigante dalle zona retrocessione: +8 sul quel quint’ultimo posto occupato proprio dal Catania. Grande merito al tecnico di Raccuja, profondo conoscitore del campionato di terza serie e dell’ambiente biancazzurro, abile nell’aver rigenerato Di Piazza e Madonia e nel dare fiducia al catanese Andrea Di Grazia, passato frettolosamente al Gigante lo scorso gennaio.

Akragas in grandissima salute, Catania ancora convalescente dopo il cambio tecnico. L’uno a uno con la Juve Stabia, nel turno precedente, ha si interrotto il lungo digiuno di reti (astinenza arrestata a quota 531’) ma non è stato bastato a risvegliare un Elefante a secco di vittorie dallo scorso 31 gennaio (2-1 interno al Matera). Contro le vespe, fino al pareggio di Diop, qualche segnale positivo proveniente dalla ‘cura Moriero’ si è visto, ma è chiaro che per risorgere completamente serve vincere.