Akragas-Catania 2-1: le pagelle rossazzurre

Tavares costringe Sepe al fallo di mano

Tavares costringe Sepe al fallo di mano 

Pioggia di insufficienze in casa Catania, con Rigoli sul banco degli imputati.

Pisseri voto 6,5: Salva il momentaneo vantaggio rossazzurro per due volte, al 30° quando sventa in uscita l'iniziativa di Longo ed al 49° opponendosi con stile alla sventola di Salvemini. Non può nulla sull'eurogol di Pezzella e non riesce a confermare la propria fama di pararigori contro Salvemini.

Drausio voto 4: Quando Di Grazia gioca sul versante destro si trova spesso scoperto, ma aggrava la situazione facendosi scappare fin troppo facilmente i vari Longo e Salvemini. Provoca in modo a dir poco ingenuo il rigore che decide il match a favore dell'Akragas.

Bergamelli voto 6: Annulla Cochis prima e Klaric poi, qualche difficoltà in più su Salvemini, ma non si può dire che non porti a casa la pagnotta.

Marchese voto 6: E' da un suo cross che nasce “l'infrazione” di Sepe, grazie alla quale il Catania passa in vantaggio su calcio di rigore. Non combina danni in difesa e fino all'ultimo cerca di spingersi in avanti e dispensare traversoni per i compagni in area.

Di Grazia voto 5: Nel primo tempo sembra particolarmente motivato e ispirato e come al solito palla al piede è imprendibile. Ma a differenza della partita col Matera, non riesce a rientrare in fase difensiva con la stessa frequenza, consentendo agli esterni akragantini di guadagnare metri sulla fascia. Nella ripresa scompare dal match.
dall'82° Manneh voto 6: Tocca pochissimi palloni ma prova a farlo in modo intelligente, ed è da un suo traversone sporcato che nasce l'occasione del rigore del possibile pareggio.

Biagianti voto 5: Ha la grave responsabilità di perdere il contrasto dal quale scaturisce il gol di Pezzella. Un errore che un giocatore esperto come lui non dovrebbe commettere e che incide sulla valutazione di una prestazione nel complesso discreta, caratterizzata dal consueto spirito guerriero che lo porta a conquistare il rigore poi fallito da Mazzarani.

Scoppa voto 4: Dall'apice toccato contro il Matera al livello più frequente “ammirato” nel corso della prima parte di stagione. Non riesce a trovare mai la giocata illuminante e perde numerosi palloni, esponendo la retroguardia a pericolose imbarcate.
dall'82° Fornito SV: Nei pochi minuti in campo non verticalizza mai, ma non gliene possiamo fare una colpa giacché non rientra tra le sue caratteristiche.

Mazzarani voto 4: Come già intuito durante la sfida col Matera, è snaturato dalla collocazione riservatagli da Rigoli nel 3-5-2. Non riesce mai a rendersi pericoloso giocando tra le linee. Dopo aver trasformato il rigore del vantaggio, calcia con troppa sufficienza, come già accaduto contro la Fidelis Andria, quello del possibile pareggio.

Parisi voto 5,5: Inverte spesso la posizione con Di Grazia. In avvio di partita è molto attento e grintoso, poi cala insieme al resto della squadra ed ha il limite di non riuscire a lasciare il segno in fase di spinta.

Pozzebon voto 6: Contro il Matera gli era arrivata una palla buona ed aveva fatto gol, arricchendo la prestazione con sortite personali. Stavolta è costretto a fare a spallate con la difesa avversaria e non gli capitano mai occasioni degne di nota, ma col proprio fisico e coi propri movimenti qualche grattacapo riesce a crearlo.
dal 62° Barisic voto 6: Gioca in posizione defilata e riesce di tanto in tanto a creare la superiorità numerica, ma senza trovare poi la giocata risolutiva a favore di Tavares e degli altri compagni.

Tavares voto 6,5: E' per anticipare il suo possibile colpo di testa che Sepe commette il fallo di mani che regala il rigore e quindi il vantaggio al Catania. Il portoghese si sfianca per tutta la partita, rientrando fino alla metà campo difensiva quando Pozzebon è ancora in campo, e provando a dialogare coi compagni quando funge da unica punta.

All. Rigoli voto 4: A questo punto non sembra più essere questione di scelte, uomini o moduli. La sua squadra non riesce proprio a liberarsi dall'incubo trasferta, palesando un limite di natura psicologica. I buchi in mediana, già visti con la Reggina (ma “stranamente” non col Matera), possono essere giustificati da un'idea tattica sbilanciata. Il netto arretramento verificatosi tra la parte finale del primo tempo e, soprattutto, a inizio ripresa, invece non può trovare nessuna scusante ed anzi rappresenta la vera causa della sconfitta odierna e di un rendimento lontano dalle mura amiche a dir poco insoddisfacente.

AKRAGAS voto 8: Squadra smantellata nel mercato di gennaio a causa di problemi economici e societari, in una situazione ambientale e di classifica deficitaria, che dà una lezione di attributi (l'ennesima, nell'arco di due anni) ad un club molto più blasonato. Complimenti a Di Napoli che fa di necessità virtù, affidando all'unico giocatore tecnico della mediana, Pezzella, la redini del gioco, e sperando nelle sortite dello sgusciante Salvemini. Vince la partita grazie ad episodi non così frequenti (“golazo” da distanza siderale e rigore regalato da un pasticcio avversario) ma la merita per l'atteggiamento mostrato in tutto l'arco del match, specialmente dopo essere passato in svantaggio.

Arbitro Volpi voto 6,5: Fischia tre rigori, tutti inappuntabili ma non facili da rilevare. Altrettanto bravo quando ammonisce per simulazione Palmiero. L'unico neo è rappresentato dalla mancata ammonizione di Sepe in occasione del rigore assegnato al Catania.