Agrigento-bis, sesta trasferta vietata ai rossazzurri

3 ottobre 2015: tifosi rossazzurri presenti al

3 ottobre 2015: tifosi rossazzurri presenti al "Via del Mare" di Lecce 

Tra divieti e incoerenze riviviamo le tappe di questa amara stagione per i tifosi rossazzurri...

Da Agrigento ad Agrigento: il cerchio è chiuso. Forse…
Con il divieto imposto dalla Questura di Agrigento ai tifosi catanesi di assistere al derby tra Akragas e Catania, in programma domenica 20 marzo allo stadio “Esseneto”, sale a sei il numero delle trasferte vietate ai sostenitori etnei nel corso di questa stagione. Prima della trasferta agrigentina, ormai alle porte, i tifosi rossazzurri sono stati costretti a disertare altre cinque gare: Agrigento (gara di Coppa Italia), Castellammare di Stabia, Messina, Ischia e Catanzaro.

Tifosi rossazzurri a Matera... 




Caserta, la 'svolta' negativa...
E pensare che la stagione era partita nei miglior dei modi, coi tifosi etnei sempre presenti nelle prime quattro trasferte della stagione: dall’esordio di Matera del 20 settembre al match di Monopoli di tre giorni più tardi (gara disputata mercoledì sera), dal sabato leccese del 3 ottobre al ‘Monday Night’ di Caserta del 19 ottobre. Proprio il match dell’ Alberto Pinto, oltre a sancire la prima sconfitta degli etnei in campionato, ha rappresentato la svolta negativa per i trasferisti rossazzurri. Gli incidenti tra le due opposte fazioni determinarono infatti una serie di diffide e, successivamente, questa lunga serie di divieti. Il primo divieto di trasferta, infatti, è quello relativo alla gara di Coppa Italia di Agrigento del 28 ottobre 2015, a soli nove giorni dagli episodi di Caserta. Qualche giorno più tardi, il primo novembre, il puntuale bis: niente Castellammare di Stabia. Una settimana più tardi – precisamente l’otto di novembre – arriva la prima decisione incoerente: al “Massimino”, in occasione del derby di campionato contro l’Akragas, settore ospiti aperto anche ai tifosi ospiti.

La rappresentanza rossazzurra al Pinto di Caserta  



Messina, altro divieto
Sette giorni dopo, in vista del derby col Messina, si attende lo stesso trattamento anche per i tifosi rossazzurri. Macché, niente “San Filippo” per i supporter catanesi. Decisione motivata, secondo il Prefetto messinese Stefano Trotta, per via dell'altissimo profilo di rischio della competizione e dall'acerrima rivalità da tempo esistente tra le opposte tifoserie, sfociata in scontri anche con le forze dell'ordine. Dopo Messina la situazione ritorna alla normalità, coi supporter etnei presenti nelle successive trasferte di Rieti (28 novembre), Melfi (12 dicembre), Andria (9 gennaio) e Cosenza (23 gennaio). Ad Ischia, il 6 febbraio, arriva l’inaspettato poker: niente "Mazzella" per i tifosi etnei per motivi di ordine pubblico. Il 21 febbraio arriva anche il pokerissimo di Catanzaro: “gara ad alto rischio” secondo le disposizioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Altra incoerenza: l’11 ottobre, nel corso della gara d’andata, i tifosi catanzaresi avevano popolato il settore ospiti del ‘vecchio’ Cibali. La settimana seguente, in occasione della gara interna contro la Casertana, nonostante gli scontri nella gara d’andata, nessun divieto ai supporter rossoblu (sarebbe stato così anche a parti invertite?). Il 6 marzo, a Martina Franca, non c’è alcun divieto: tifosi etnei presenti. La settimana scorsa, nel match interno contro la Juve Stabia, la solita incoerenza, coi tifosi stabiesi presenti al “Massimino” a differenza di quanto accaduto ai sostenitori etnei nella gara d’andata in Campania.

Tifosi akragantini al "Massimino"  



Futuro: altre incoerenze?
Il resto, è storia recente, con il veto alla trasferta agrigentina giunto, tra l’altro, con la prevendita dei tagliandi già avviata da qualche giorno. Una decisione inaspettata se si considera che tra le due tifoserie non esiste alcuna rivalità in grado da poter giustificare tale decisione. Infatti, il comportamento delle due tifoserie nel corso della gara d'andata è stato encomiabile. Agrigento ultimo atto? Forse… In tal senso, la gara interna contro il Messina, in programma giovedì 24 marzo, potrebbe rappresentare l’ennesima incoerenza di una stagione che ha riservato troppe amarezze ai supporter etnei. In tutti i sensi.