2 Giugno 2002: Catania-Taranto 1-0

L'esultanza di Michele Fini dopo il gol al Taranto

L'esultanza di Michele Fini dopo il gol al Taranto 

2 Giugno: una data in rosso per gli italiani, rossazzurra per i tifosi catanesi dal 2002

Catania-Taranto, parte prima
Il 2 Giugno non è solo la festa della Repubblica. Dal 2002, il secondo giorno del sesto mese dell’anno, i tifosi catanesi ricordano una delle giornate più belle della storia dell’Elefante. Catania-Taranto 1-0, finale di andata dei play-off del campionato di Serie C1. Una partita tiratissima, impregnata di un esasperato tatticismo a dispetto dello spettacolo. Tensione in quantità industriale tra due ‘mondi’ (società, squadre e tifosi) che nel corso della regular season avevano avuto diversi contrasti (eufemismo): dal becero striscione dello Jacovone (nel quale venne oltraggiata la Santuzza catanese) alla pronta risposta del Cibali, a suon di striscioni, impartita dai tifosi rossazzurri ai tarantini, passando ai botta e risposta a distanza tra le due proprietà (Pieroni a Taranto, Gaucci a Catania) con accuse, polemiche su qualche rigore di troppo assegnato ai rossoblu, fino all’irregolare tesseramento del calciatore jonico Pietro Parente. Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere proprio nel momento decisivo della stagione.

I convenevoli tra Monza e Baronchelli prima dell'inizio della gara 



Ancora un sardo sotto la Sud…
Cibali esaurito, in ogni ordine di posto, con oltre venticinquemila tifosi rossazzurri pronti a spingere l’Elefante verso quel traguardo sfumato amaramente l’anno prima, al Celeste di Messina. In campo ci sono Iezzo, Zeoli, Baronchelli, Pane, Cordone e Cicconi, gente presente anche in quel pomeriggio peloritano del 17 giugno 2001. In panchina non c’è più Vincenzo Guerini; dalla sua partenza, la panca etnea non ha più avuto pace: prima Aldo Luigi Ammazzalorso, poi Pietro Vierchowod e infine la ‘strana’ coppia formata da Ciccio Graziani e Maurizio Pellegrino. L’altra finalista è il Taranto di Gianni Simonelli (ex tecnico degli etnei), del palermitano Ciccio Galeoto, dell’altro ex Igor Marziano e del bomber eoliano Christian Riganò. In campionato i rossoblu jonici hanno chiuso nella piazza d’onore, dietro all’Ascoli promosso in B e davanti al Catania, con il vantaggio di poter conquistare la promozione in cadetteria anche col doppio pareggio in virtù del miglior piazzamento in classifica. L’andata si gioca in casa della terza. Al Catania serve la vittoria, meglio ancora se con un paio di reti di scarto. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, il caldo è asfissiante, la tensione è alle stelle. Il primo tempo scivola via senza grossi sussulti, ad animare gli animi ci pensa Luciano Gaucci, il patron, che nell’intervallo esprime tutto il suo dissenso (altro eufemismo) nei confronti dell’arbitro Brighi di Cesena. La svolta arriva in avvio di ripresa, con una tra le reti più belle della storia rossazzurra: cross dalla bandierina di Luca Amoruso, palla buttata fuori dall’area piccola da un difensore tarantino proprio sui piedi di Michele Fini; controllo perfetto dell’esterno sardo, dribbling secco e sinistro all’incrocio dei pali scagliato dal limite dell’area di rigore. Un gol da sogno, pesantissimo, realizzato ancora sotto la Curva Sud e nuovamente da un giocatore della Sardegna, così come avvenne nel 1999 quando Roberto Manca spezzò la resistenza del Messina nei minuti di recupero. In vantaggio di un gol, con tutto un tempo ancora da giocare, il Catania prova a trovare il raddoppio ma non ci riesce. Il Taranto prova a reagire, sfiora il gol con Parente e ne trova uno con l’ex Marziano, rete che però viene prontamente annullata per fuorigioco. Finisce 1-0 per gli etnei con l’ennesimo parapiglia finale che vede coinvolto il difensore jonico Galeoto. A Taranto, tra sette giorni, sarà battaglia…


Il profetico striscione esposto in Curva Sud 



Il tabellino:

CATANIA: Iezzo, De Martis, Zeoli, Pane, Bussi, Baronchelli, Baggio (68’ Kanyengele), Cordone, Cicconi, Amoruso (69’ Bonomi), Fini (76’ Breda). All: Graziani e Pellegrino

TARANTO: Di Bitonto, Galeoto, Pisano, Marziano, Siroti, Bennardo, Cazzarò, Monza (46’ Giugliano), Riganò, Parente (66’ De Liguori), Cariello. All: Simonelli

ARBITRO: Brighi di Cesena

RETE: Fini al 49’