Off-topic: Oggi gioca il Catania!

Quando vedo quelle maglie  a strisce, colorate di rossazzurro...

Quando vedo quelle maglie a strisce, colorate di rossazzurro... 

Basta rumore e parole al vento: stasera, alle ore 20.30, i rossazzurri scenderanno in campo a Foggia.

Domenica mattina, la prima del mese di maggio. Nello specchio del bagno vedo riflesso il mio volto, con la mano sinistra che “tira” verso su il mento e la destra che detta tempi e ritmo al rasoio. In basso, sempre sulla destra, s’intravede anche la sagoma nera del mio smartphone in modalità radio. Potere della tecnologia, senza confini. Prime note, primo taglio: “ Lo scriverò su tutti i muri, Dio c'è con tutti gli altri nomi. Sacre scritture dell'informazione, scoppia la guerra del rumore… E faremo un gran baccano…”. Scusa Gianna, bella canzone, mi piace anche, ma oggi non mi va. Cambio stazione, altro taglio: “Na na.. Na na na na… Na na na na na na na na… Rumoreeee… Rumoreeee”. Raffaella, bionda e sempre bella, scusa anche te, ma oggi non è giornata. Altro cambio di stazione, altro taglio: “Sì e no, sì e no. Perché, perché, perché non ti decidi mai? Un po' ci sei, poi non ci sei, a volte poi non sei come vorrei, un’altra volta sì e no, sì e no, sì e no…”. Chiedo scusa anche a te, Adriano, un artista non si interrompe mai nel bel mezzo di una interpretazione, ma con la tecnologia tutto puoi, basta un dito per andare avanti e… spegnere tutto. La pazienza non è mai stata una mia virtù, di questi tempi poi. Niente più cambio di stazione, lascio tutto a metà, barba compresa, manco fossi Gianmarco Tamberi. Troppo rumore ha infastidito le mie orecchie, per troppo tempo. Baccano e trambusto, astutamu tuttu cosi e bonu cchiù!.

Gianmarco Tamberi, altista italiano 



All’aperto si percepisce nettamente l’avvento dei “primi caldi”. Guardo le foglie di alberi e bordure, rese ancora più lucenti dal sole: verde intenso, così come il prato di un campo di calcio ben curato. Chiudo gli occhi, assaggio l’aria e respiro intensamente. Il silenzio mi abbraccia. In un attimo il mio umore instabile si placa e sono in comunione con la natura, come in un “quadro” di dannunziana memoria: “E immersi noi siam nello spirto Silvestre, d'arborea vita viventi”.

Ci vorrebbe solo la sfera magica, quella dei sogni, per completare l’opera. Ma non tocca a me farla rotolare, ci penseranno fra qualche ora, alle 20.30, i nostri ragazzi in rossazzurro, anche se, probabilmente, scenderanno in campo in tenuta bianca o gialla. E già, oggi gioca il Catania o è un peccato scriverlo? Giosa è squalificato, al suo posto dovrebbe esserci Claiton insieme a capitan Silvestri. Calapai, stantuffo sulla destra è pronto a nuove sgroppate, mentre a sinistra chissà se Zanchi soffierà la maglia da titolare a Pinto. Ops, mai dire “titolare” in presenza di Francesco Baldini da Massa, perché per lui son tutti titolari. Giusto così, ben detto mister! Andiamo avanti, o qualcuno si siddia? Frega niente, vado avanti lo stesso. In mediana c’è Nana, con Maldonado che deve fare attenzione a non beccare il giallo e con Marianito che già pregusta la numero 257 in rossazzurro che lo proietterebbe sul terzo gradino del podio fra i più presenti con la maglia del Catania dal 1946. In avanti, c’è "poca abbondanza": Di Piazza, Russotto e Sarao sono “in caldo” per la lotteria che verrà, mentre Volpe è rimasto a casa tormentato dall’ennesimo tormento. Scalpitano Ciccio Golfo e il brasiliano Reginaldo, con il tuttofare Jacopo da Milazzo pronto a fare il suo. Caspiterina, ho parlato di calcio giocato! Per di più l’ho fatto di domenica. Ma come ho potuto? Scusate l’Off-topic, ma oggi gioca il Catania!. E da domani basta rumore e parole al vento: CHIUDIAMOLA IN SILENZIO...