Potenza-Catania 2-0: le dichiarazioni dei protagonisti
- di Enrico Salvaggio
- 08 Sep 2019 11:22
Le principali dichiarazioni rilasciate da Tacchi (vice-Camplone), Curiale e Lodi a fine partita.
Al termine del match con il Potenza si è presentato in sala stampa il vice di Andrea Camplone, Maurizio Tacchi, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Premetto che il mister (Camplone, ndr) non è presente per un impegno urgente che aveva preso in precedenza, indipendentemente dall'esito della partita. In tutte le partite, come nel caso di Avellino di 15 giorni fa, bisogna vedere dove iniziano i meriti di una squadra e i demeriti dell'altra. Oggi bisogna dire che il Potenza ha interpretato la partita meglio di noi e ha vinto meritatamente".
Di Piazza in panchina per problemi fisici o per scelta tecnica? "Decisione tecnica, perché come dice sempre il mister abbiamo 25 titolari e in base a come si lavora in settimana ed in funzione dell'avversario facciamo delle scelte. I ragazzi lo sanno, lo spirito di competizione in qualsiasi squadra dev'essere questo. Durante la partita non abbiamo potuto operare determinati cambi perché ne abbiamo dovuti fare tre per infortuni: il primo ad avere problemi è stato Saporetti, poi è dovuto uscire Esposito per fastidi muscolari, infine Catania. La sorte non è stata dalla nostra parte in quanto negli ultimi 20 minuti non avevamo più cambi e siamo rimasti con Catania in campo per onor di firma, a cui vanno fatti gli applausi".
Nell'intervallo cosa vi siete detti, dopo una prima frazione di gioco così negativa? "Abbiamo cercato di pensare al secondo tempo, di migliorare le fasi che non sono andate nel primo tempo". Col senno di poi avreste rischiato meno? "Noi abbiamo studiato il Potenza in tutti i modi, sapevamo che giocava così e oggi gli è andato tutto bene, col senno di poi si può dire di tutto, noi comunque siamo una squadra propositiva che vuole fare gioco, oggi bisogna dare atto agli avversari di aver fatto una signora partita".
"I cambi forzati nel primo tempo ci hanno lasciato solo un ultimo step nella ripresa, che abbiamo a sua volta usato perché si è fatto male Sarno, in caso contrario avremmo potuto farlo un po' più avanti ma vista la situazione abbiamo dovuto fare due cambi volanti. Ciò ha condizionato sicuramente le scelte, ma non direi che siano state determinanti".
Potenza bestia nera del Catania? "I numeri dicono questo ma al di là di ciò sapevamo che il campionato sarebbe stato difficile. Squadre come il Potenza ne troveremo tante, sono 38 partite, ne mancano 35, vediamo il lato meno negativo, cioè quello che è successo oggi si spera che sia successo in un'unica partita, ma questo deve farci capire che sarà un campionato difficile, soprattutto per le squadre blasonate. Chi ha fatto il calciatore sa che quando si incontrano queste squadre si mette quel quid in più e se da quest'altra parte non siamo preparati sappiamo a cosa si va incontro".
Ha risposto alle domande dei giornalisti anche Davis Curiale, autore di una prova negativa.
"Siamo partiti male, abbiamo sofferto il Potenza nel primo tempo, ci ha messo sotto e ha meritato di vincere. Non avevamo preparato così la partita, ma ci sono anche gli avversari, un campo difficile perché questo sintetico è particolare. Abbiamo avuto tanti infortuni che non hanno consentito al mister di riprendere la partita con i cambi. La colpa ovviamente è nostra, ci prendiamo le nostre responsabilità, dobbiamo cancellare questa gara e ripartire".
Ti aspettavi di partire titolare? "No, perché durante la settimana il mister mischia sempre le carte, però ci dobbiamo fare trovare pronti. Dopo le due vittorie pensavo che giocasse Matteo, il mister ha scelto me, lo ringrazio ma sicuramente potevo fare molto di più oggi e sono qua per metterci la faccia personalmente. Potevo riaprire la gara, purtroppo è andata male, capita, bisogna andare avanti".
Che cosa è cambiato a livello tattico da Sottil a Camplone? "E' cambiato il sistema di gioco, giochiamo col 4-3-3, cerchiamo di gestire la palla e partire da dietro, ci proponiamo di più (anche se oggi abbiamo creato poco). La differenza con l'anno scorso è che giocavamo meno da dietro, giocavamo più sulle seconde palle, con un assetto tattico totalmente diverso".
Infine, ultimo a parlare Francesco Lodi.
Cos'è cambiato tra Sottil e Camplone riguardo al tuo impiego? "L'anno scorso mi sembra di aver fatto 15 gol tra campionato e playoff e di aver saltato solo tre partite dall'inizio. Ricoprivo più ruoli rispetto a quest'anno, adesso sono tornato a giocare nel mio ruolo, non vedo grosse differenze. L'anno scorso ho saltato tre partite ai playoff ma la squadra aveva tanti giocatori e l'allenatore riteneva di avere migliori garanzie facendomi partire dalla panchina, per me non è un problema, l'importante è che la squadra ottenga risultati".
Come mai non siete riusciti ancora a battere il Potenza? "Il Catania fino a 4-5 anni fa era una squadra di serie A che tutti ammiravano per i risultati e le salvezze importanti. Gli avversari quando giocano contro il Catania hanno motivazioni alte. Il Potenza in questi due anni ha ottenuto risultati importanti, merito dell'allenatore che ritengo molto valido, una squadra ben messa in campo che sa quello che gli chiede l'allenatore e ottiene risultati. Noi da questa partita usciamo sconfitti ma nelle partite precedenti abbiamo fatto vedere che il Catania è una grande squadra, oggi non è stato così, merito anche del Potenza che ha fatto un'ottima partita. In Serie C non ci si guarda allo specchio, ci sono altre caratteristiche rispetto ad altri campionati".
Cos'è mancato al Catania per ripetere le prestazioni precedenti? "E' mancato il primo tempo, che non avevamo preparato così. Avevamo visto dei filmati, studiamo le altre squadre come queste studiano noi. Sapevamo che loro erano bravi a compattarsi e ripartire subito in contropiede con gli esterni che sono rapidi, oggi nel primo tempo siamo andati in difficoltà e abbiamo subito gol. Solo in questo il Catania non è stato quello delle precedenti partite, ma ne prendiamo atto, complimenti al Potenza, noi da domani pensiamo alla partita in casa con la Viterbese in cui vorremo riscattare questa brutta sconfitta davanti ai nostri tifosi. Capita, il campionato è lungo, andiamo avanti per la strada che abbiamo iniziato a percorrere dal primo giorno di ritiro".
Di Piazza in panchina per problemi fisici o per scelta tecnica? "Decisione tecnica, perché come dice sempre il mister abbiamo 25 titolari e in base a come si lavora in settimana ed in funzione dell'avversario facciamo delle scelte. I ragazzi lo sanno, lo spirito di competizione in qualsiasi squadra dev'essere questo. Durante la partita non abbiamo potuto operare determinati cambi perché ne abbiamo dovuti fare tre per infortuni: il primo ad avere problemi è stato Saporetti, poi è dovuto uscire Esposito per fastidi muscolari, infine Catania. La sorte non è stata dalla nostra parte in quanto negli ultimi 20 minuti non avevamo più cambi e siamo rimasti con Catania in campo per onor di firma, a cui vanno fatti gli applausi".
Nell'intervallo cosa vi siete detti, dopo una prima frazione di gioco così negativa? "Abbiamo cercato di pensare al secondo tempo, di migliorare le fasi che non sono andate nel primo tempo". Col senno di poi avreste rischiato meno? "Noi abbiamo studiato il Potenza in tutti i modi, sapevamo che giocava così e oggi gli è andato tutto bene, col senno di poi si può dire di tutto, noi comunque siamo una squadra propositiva che vuole fare gioco, oggi bisogna dare atto agli avversari di aver fatto una signora partita".
"I cambi forzati nel primo tempo ci hanno lasciato solo un ultimo step nella ripresa, che abbiamo a sua volta usato perché si è fatto male Sarno, in caso contrario avremmo potuto farlo un po' più avanti ma vista la situazione abbiamo dovuto fare due cambi volanti. Ciò ha condizionato sicuramente le scelte, ma non direi che siano state determinanti".
Potenza bestia nera del Catania? "I numeri dicono questo ma al di là di ciò sapevamo che il campionato sarebbe stato difficile. Squadre come il Potenza ne troveremo tante, sono 38 partite, ne mancano 35, vediamo il lato meno negativo, cioè quello che è successo oggi si spera che sia successo in un'unica partita, ma questo deve farci capire che sarà un campionato difficile, soprattutto per le squadre blasonate. Chi ha fatto il calciatore sa che quando si incontrano queste squadre si mette quel quid in più e se da quest'altra parte non siamo preparati sappiamo a cosa si va incontro".
Ha risposto alle domande dei giornalisti anche Davis Curiale, autore di una prova negativa.
"Siamo partiti male, abbiamo sofferto il Potenza nel primo tempo, ci ha messo sotto e ha meritato di vincere. Non avevamo preparato così la partita, ma ci sono anche gli avversari, un campo difficile perché questo sintetico è particolare. Abbiamo avuto tanti infortuni che non hanno consentito al mister di riprendere la partita con i cambi. La colpa ovviamente è nostra, ci prendiamo le nostre responsabilità, dobbiamo cancellare questa gara e ripartire".
Ti aspettavi di partire titolare? "No, perché durante la settimana il mister mischia sempre le carte, però ci dobbiamo fare trovare pronti. Dopo le due vittorie pensavo che giocasse Matteo, il mister ha scelto me, lo ringrazio ma sicuramente potevo fare molto di più oggi e sono qua per metterci la faccia personalmente. Potevo riaprire la gara, purtroppo è andata male, capita, bisogna andare avanti".
Che cosa è cambiato a livello tattico da Sottil a Camplone? "E' cambiato il sistema di gioco, giochiamo col 4-3-3, cerchiamo di gestire la palla e partire da dietro, ci proponiamo di più (anche se oggi abbiamo creato poco). La differenza con l'anno scorso è che giocavamo meno da dietro, giocavamo più sulle seconde palle, con un assetto tattico totalmente diverso".
Infine, ultimo a parlare Francesco Lodi.
Cos'è cambiato tra Sottil e Camplone riguardo al tuo impiego? "L'anno scorso mi sembra di aver fatto 15 gol tra campionato e playoff e di aver saltato solo tre partite dall'inizio. Ricoprivo più ruoli rispetto a quest'anno, adesso sono tornato a giocare nel mio ruolo, non vedo grosse differenze. L'anno scorso ho saltato tre partite ai playoff ma la squadra aveva tanti giocatori e l'allenatore riteneva di avere migliori garanzie facendomi partire dalla panchina, per me non è un problema, l'importante è che la squadra ottenga risultati".
Come mai non siete riusciti ancora a battere il Potenza? "Il Catania fino a 4-5 anni fa era una squadra di serie A che tutti ammiravano per i risultati e le salvezze importanti. Gli avversari quando giocano contro il Catania hanno motivazioni alte. Il Potenza in questi due anni ha ottenuto risultati importanti, merito dell'allenatore che ritengo molto valido, una squadra ben messa in campo che sa quello che gli chiede l'allenatore e ottiene risultati. Noi da questa partita usciamo sconfitti ma nelle partite precedenti abbiamo fatto vedere che il Catania è una grande squadra, oggi non è stato così, merito anche del Potenza che ha fatto un'ottima partita. In Serie C non ci si guarda allo specchio, ci sono altre caratteristiche rispetto ad altri campionati".
Cos'è mancato al Catania per ripetere le prestazioni precedenti? "E' mancato il primo tempo, che non avevamo preparato così. Avevamo visto dei filmati, studiamo le altre squadre come queste studiano noi. Sapevamo che loro erano bravi a compattarsi e ripartire subito in contropiede con gli esterni che sono rapidi, oggi nel primo tempo siamo andati in difficoltà e abbiamo subito gol. Solo in questo il Catania non è stato quello delle precedenti partite, ma ne prendiamo atto, complimenti al Potenza, noi da domani pensiamo alla partita in casa con la Viterbese in cui vorremo riscattare questa brutta sconfitta davanti ai nostri tifosi. Capita, il campionato è lungo, andiamo avanti per la strada che abbiamo iniziato a percorrere dal primo giorno di ritiro".