Catania-Rende 1-0: le dichiarazioni dei protagonisti
- di Giuseppe Cortese
- 27 Jan 2019 11:29
Le interviste di Aya, Baraye e Silvestri nel post gara del 'Massimino'
Al termine del match tra Catania e Rende, terminato col successo dell'Elefante per 1-0, in virtù della rete di Matteo Di Piazza, i rossazzurri Aya, Baraye e Silvestri hanno risposto alle domande dei giornalisti.
Ramzi Aya:
«È stata una partita di sacrificio perché questa è una squadra che mette in difficoltà tutti, hanno un’idea di gioco forte. Dopo la sconfitta di Siracusa l’importante era vincere, l’abbiamo fatto, ci siamo sacrificati tutti compreso gli attaccanti che hanno fatto un gran lavoro nella fase di non possesso. Di Piazza è arrivato da poco e si è sbloccato subito al "Massimino", siamo contenti così. Siamo abituati alla pressione, possiamo fare di più di quello che stiamo facendo. La fase difensiva ha sempre funzionato a parte qualche volta come a Siracusa ad esempio, dobbiamo cercare di non avere cali di tensione. Ad oggi la classifica dice che la Juve Stabia ha dieci punti più di noi e probabilmente se li è meritati, più in là vedremo. Secondo me possiamo vincere con tutti. A Vibo sarà una partita difficile contro un avversario che ha messo in difficoltà diverse squadre, cercheremo di fare bottino pieno».
Joel Baraye:
«Sapevamo che era una gara difficile e complicata. Loro facevano pressing alto ma l’importante erano i tre punti. Abbiamo perso tanti punti, abbiamo fatto diversi passi falsi, adesso stiamo cercando di recuperare e dare sempre il massimo. Stiamo cercando di riconquistare i tifosi, so che non è facile perché si aspettano tanto da noi, ma abbiamo bisogno di loro. Ancora non è deciso nulla, il campionato si decide ad aprile, noi siamo concentrati sul nostro obiettivo. Tra noi e la Juve Stabia in realtà non ci sono dieci punti di differenza».
Tommaso Silvestri:
«Nelle ultime apparizioni, parlo della gara col Siracusa, non abbiamo dato un segnale di solidità dietro, oggi è stato diverso. Il pubblico che paga per venire allo stadio ha il diritto di fischiare o di non applaudire la squadra, poi tocca a noi trascinarli e fargli cambiare idea. Il Catania ha il dovere di puntare sempre in altro e cercheremo da qui alla fine di fare quanti più punti possibili. La vittoria di oggi, passando dalla sofferenza con cui è arrivata, è importante per noi soprattutto per l’autostima, adesso cerchiamo continuità nelle prossime partite».
Ramzi Aya:
«È stata una partita di sacrificio perché questa è una squadra che mette in difficoltà tutti, hanno un’idea di gioco forte. Dopo la sconfitta di Siracusa l’importante era vincere, l’abbiamo fatto, ci siamo sacrificati tutti compreso gli attaccanti che hanno fatto un gran lavoro nella fase di non possesso. Di Piazza è arrivato da poco e si è sbloccato subito al "Massimino", siamo contenti così. Siamo abituati alla pressione, possiamo fare di più di quello che stiamo facendo. La fase difensiva ha sempre funzionato a parte qualche volta come a Siracusa ad esempio, dobbiamo cercare di non avere cali di tensione. Ad oggi la classifica dice che la Juve Stabia ha dieci punti più di noi e probabilmente se li è meritati, più in là vedremo. Secondo me possiamo vincere con tutti. A Vibo sarà una partita difficile contro un avversario che ha messo in difficoltà diverse squadre, cercheremo di fare bottino pieno».
Joel Baraye:
«Sapevamo che era una gara difficile e complicata. Loro facevano pressing alto ma l’importante erano i tre punti. Abbiamo perso tanti punti, abbiamo fatto diversi passi falsi, adesso stiamo cercando di recuperare e dare sempre il massimo. Stiamo cercando di riconquistare i tifosi, so che non è facile perché si aspettano tanto da noi, ma abbiamo bisogno di loro. Ancora non è deciso nulla, il campionato si decide ad aprile, noi siamo concentrati sul nostro obiettivo. Tra noi e la Juve Stabia in realtà non ci sono dieci punti di differenza».
Tommaso Silvestri:
«Nelle ultime apparizioni, parlo della gara col Siracusa, non abbiamo dato un segnale di solidità dietro, oggi è stato diverso. Il pubblico che paga per venire allo stadio ha il diritto di fischiare o di non applaudire la squadra, poi tocca a noi trascinarli e fargli cambiare idea. Il Catania ha il dovere di puntare sempre in altro e cercheremo da qui alla fine di fare quanti più punti possibili. La vittoria di oggi, passando dalla sofferenza con cui è arrivata, è importante per noi soprattutto per l’autostima, adesso cerchiamo continuità nelle prossime partite».