Lucarelli: "Abbiamo preso anche le sassate in testa ma l’importante è vincere"
- di Giuseppe Cortese
- 14 Oct 2017 11:30
Le dichiarazioni a caldo di Cristiano Lucarelli al termine del match di Siracusa
Il mister rossazzuro Cristiano Lucarelli commenta così la vittoriosa trasferta del "De Simone", decisa da una rete di Andrea Mazzarani nella ripresa:
«Si sapeva che l’ambiente non era semplice e non era benevolo nei nostri confronti. Ma noi le guerre le cerchiamo non le subiamo. Abbiamo dimostrato dal punto di vista caratteriale che quest’anno è cambiato qualcosa. Abbiamo preso anche le sassate in testa ma l’importante è vincere. In quanto al rigore il regolamento è chiaro, anzi menomale che il gol è stato annullato altrimenti si rischiava l’errore tecnico e quindi di rigiocare la partita. La squadra nella ripresa ha ricominciato a giocare a calcio come magari non aveva fatto nel primo».
«Le nostre difficoltà erano i continui lanci lunghi, che loro nel primo tempo hanno fatto, e nelle seconde palle riconquistate da questi lanci. Abbiamo un po’ sofferto nel primo tempo ma abbiamo saputo stringere i denti. Poi nella ripresa siamo cambiati. È presto per dire che questa è stata una prova di maturità, di partite come queste ne troveremo tante altre, quando ti chiami Catania tutti ti vogliono fare la festa, quindi per parlare di prova di maturità aspettiamo».
«Questo è uno sport che non è uguale agli atri sport e per essere ricordati bisogna compiere imprese come quella di stasera. Queste partite sono come corride e noi abbiamo messo il carattere che serviva».
«Si sapeva che l’ambiente non era semplice e non era benevolo nei nostri confronti. Ma noi le guerre le cerchiamo non le subiamo. Abbiamo dimostrato dal punto di vista caratteriale che quest’anno è cambiato qualcosa. Abbiamo preso anche le sassate in testa ma l’importante è vincere. In quanto al rigore il regolamento è chiaro, anzi menomale che il gol è stato annullato altrimenti si rischiava l’errore tecnico e quindi di rigiocare la partita. La squadra nella ripresa ha ricominciato a giocare a calcio come magari non aveva fatto nel primo».
«Le nostre difficoltà erano i continui lanci lunghi, che loro nel primo tempo hanno fatto, e nelle seconde palle riconquistate da questi lanci. Abbiamo un po’ sofferto nel primo tempo ma abbiamo saputo stringere i denti. Poi nella ripresa siamo cambiati. È presto per dire che questa è stata una prova di maturità, di partite come queste ne troveremo tante altre, quando ti chiami Catania tutti ti vogliono fare la festa, quindi per parlare di prova di maturità aspettiamo».
«Questo è uno sport che non è uguale agli atri sport e per essere ricordati bisogna compiere imprese come quella di stasera. Queste partite sono come corride e noi abbiamo messo il carattere che serviva».