Rigoli: "il Matera è forte ma abbiamo le nostre carte da giocare"
- di Enrico Salvaggio
- 17 Sep 2016 3:51
Il tecnico etneo in conferenza stampa analizza la partita di Reggio ed espone le proprie impressioni sul match di domani
”Comunque domani giochiamo a Matera.” Così esclama, non senza un pizzico di ironia, Pino Rigoli nel corso della conferenza stampa tenuta stamane a Torre del Grifo di fronte alle continue richieste, da parte dei giornalisti presenti, sulle cause della mancata vittoria di Reggio Calabria. Domande di fronte alle quale il tecnico di Raccuja non è tirato indietro esponendo il proprio punto di vista.
”Non penso che ci sia stato un calo fisico - esordisce Rigoli - dopo aver preso il gol ci siamo buttati nuovamente in avanti, arrivando alla conclusione in porta con Fornito. Forse abbiamo sbagliato a credere che la Reggina non potesse mai farci gol perché non riusciva a tirare in porta né a metterci in grossa difficoltà. Ciò nonostante il gol è arrivato e chi segna ha sempre ragione: abbiamo commesso degli errori che non dobbiamo più commettere”.
Interrogato sul fin qui discusso Drausio, Rigoli risponde così: ”Rispetto ad Andria secondo me ha fatto dei progressi in termini di lettura di situazioni e di gestione della palla. E’ la prima volta che gioca in Italia e come tutti gli stranieri ha bisogno di un minimo di tempo per adattarsi ma sono convinto che sia un buon giocatore e che sia destinato a migliorare progressivamente”.
Connessa alla domanda su Drausio è quella su un reparto difensivo fin qui poco convincente. ”Numeri alla mano abbiamo subito solo 3 gol in 5 partite ufficiali - questa è la difesa d’ufficio del tecnico - Penso che la difesa debba dare qualcosa di più nella fase di possesso piuttosto che in quella di non possesso. Stiamo cercando di migliorare sotto il profilo della comunicazione, che non è ancora delle migliori a causa delle diverse nazionalità. Djordjevic, poi, viene da un paese che ha una cultura calcistica che cura poco la tattica”.
In sala si sottolinea la difficoltà, mostrata dagli etnei a Reggio, nell’imbastire azioni da gol. Rigoli la spiega in questo modo: ”Forse la manovra partiva troppo dal basso, i centrocampisti dovrebbero farla partire da una posizione un po’ più alta. Abbiamo costruito poco, abbiamo lasciato troppo solo Paolucci in alcune situazioni. Elementi sui quali abbiamo lavorato al ritorno da Reggio”.
Da una domanda posta su Russotto Rigoli ne approfitta per spiegare le sostituzioni effettuate a Reggio: ”Russotto ha fatto un ottimo inizio di campionato; contro la Reggina l’ho sostituito non perché volevo che ci abbassassimo, ma perché Di Grazia è un altro giocatore di gamba e qualità e mi aspettavo che con la sua freschezza potessimo fare più male. Poi ho richiamato Piscitella perché aveva mollato fisicamente essendo alla prima partita che giocava dall’inizio”. Ancora su Russotto, si chiede a Rigoli del gesto di stizza del numero 10 al momento della sostituzione: ”Era dietro di me, non mi sono accorto di alcun gesto ma se c’è stato non penso avesse intenti polemici. Probabilmente era ancora arrabbiato per il palo preso; inoltre un giocatore quando esce pensa sempre di poter dare ancora qualcosina”.
Il discorso sulla partita di Reggio si esaurisce con una considerazione sul terreno di gioco che tante polemiche ha generato negli scorsi giorni: ”Il terreno di gioco era uguale per entrambe le squadre, l’arbitro ha ritenuto di farci giocare, non voglio alimentare ulteriori polemiche, non servirebbe a niente”.
Interrogato finalmente sulla partita di domani, Rigoli la analizza così: ”Il Matera è forte in tutti i reparti, organizzato in entrambe le fasi, ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione aggiungendovi innesti importanti ed è guidato da un allenatore che conosciamo tutti per la bravura ed esperienza in questo campionato. Ma anche noi abbiamo le nostre carte da giocare, l’andamento del campionato dimostra che non ci sono partite facili, rispettiamo tutte le squadre del girone, ma le affrontiamo tutte per fare risultato”.
Il tecnico di Raccuja non esclude qualche novità nell’11 titolare: ”In funzione dell’avversario e di quello che ho visto in settimana è possibile che faccia qualche scelta diversa, ma ciò non toglie che chi ha giocato fino ad adesso non ha demeritato. Ci aspettavamo qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo raccolto e mi auguro di recuperarla strada facendo”. Qualunque scelta adotti, Rigoli non trascurerà l’opportunità di aggredire sulle fasce: ”Il gioco sulle fasce è importante perché è sempre fondamentale sfruttare l’intera ampiezza del campo e cercare di aprire la difesa avversaria, a prescindere da quale sia la squadra che stai affrontando”.
”Non penso che ci sia stato un calo fisico - esordisce Rigoli - dopo aver preso il gol ci siamo buttati nuovamente in avanti, arrivando alla conclusione in porta con Fornito. Forse abbiamo sbagliato a credere che la Reggina non potesse mai farci gol perché non riusciva a tirare in porta né a metterci in grossa difficoltà. Ciò nonostante il gol è arrivato e chi segna ha sempre ragione: abbiamo commesso degli errori che non dobbiamo più commettere”.
Interrogato sul fin qui discusso Drausio, Rigoli risponde così: ”Rispetto ad Andria secondo me ha fatto dei progressi in termini di lettura di situazioni e di gestione della palla. E’ la prima volta che gioca in Italia e come tutti gli stranieri ha bisogno di un minimo di tempo per adattarsi ma sono convinto che sia un buon giocatore e che sia destinato a migliorare progressivamente”.
Connessa alla domanda su Drausio è quella su un reparto difensivo fin qui poco convincente. ”Numeri alla mano abbiamo subito solo 3 gol in 5 partite ufficiali - questa è la difesa d’ufficio del tecnico - Penso che la difesa debba dare qualcosa di più nella fase di possesso piuttosto che in quella di non possesso. Stiamo cercando di migliorare sotto il profilo della comunicazione, che non è ancora delle migliori a causa delle diverse nazionalità. Djordjevic, poi, viene da un paese che ha una cultura calcistica che cura poco la tattica”.
In sala si sottolinea la difficoltà, mostrata dagli etnei a Reggio, nell’imbastire azioni da gol. Rigoli la spiega in questo modo: ”Forse la manovra partiva troppo dal basso, i centrocampisti dovrebbero farla partire da una posizione un po’ più alta. Abbiamo costruito poco, abbiamo lasciato troppo solo Paolucci in alcune situazioni. Elementi sui quali abbiamo lavorato al ritorno da Reggio”.
Da una domanda posta su Russotto Rigoli ne approfitta per spiegare le sostituzioni effettuate a Reggio: ”Russotto ha fatto un ottimo inizio di campionato; contro la Reggina l’ho sostituito non perché volevo che ci abbassassimo, ma perché Di Grazia è un altro giocatore di gamba e qualità e mi aspettavo che con la sua freschezza potessimo fare più male. Poi ho richiamato Piscitella perché aveva mollato fisicamente essendo alla prima partita che giocava dall’inizio”. Ancora su Russotto, si chiede a Rigoli del gesto di stizza del numero 10 al momento della sostituzione: ”Era dietro di me, non mi sono accorto di alcun gesto ma se c’è stato non penso avesse intenti polemici. Probabilmente era ancora arrabbiato per il palo preso; inoltre un giocatore quando esce pensa sempre di poter dare ancora qualcosina”.
Il discorso sulla partita di Reggio si esaurisce con una considerazione sul terreno di gioco che tante polemiche ha generato negli scorsi giorni: ”Il terreno di gioco era uguale per entrambe le squadre, l’arbitro ha ritenuto di farci giocare, non voglio alimentare ulteriori polemiche, non servirebbe a niente”.
Interrogato finalmente sulla partita di domani, Rigoli la analizza così: ”Il Matera è forte in tutti i reparti, organizzato in entrambe le fasi, ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione aggiungendovi innesti importanti ed è guidato da un allenatore che conosciamo tutti per la bravura ed esperienza in questo campionato. Ma anche noi abbiamo le nostre carte da giocare, l’andamento del campionato dimostra che non ci sono partite facili, rispettiamo tutte le squadre del girone, ma le affrontiamo tutte per fare risultato”.
Il tecnico di Raccuja non esclude qualche novità nell’11 titolare: ”In funzione dell’avversario e di quello che ho visto in settimana è possibile che faccia qualche scelta diversa, ma ciò non toglie che chi ha giocato fino ad adesso non ha demeritato. Ci aspettavamo qualcosa in più rispetto a quello che abbiamo raccolto e mi auguro di recuperarla strada facendo”. Qualunque scelta adotti, Rigoli non trascurerà l’opportunità di aggredire sulle fasce: ”Il gioco sulle fasce è importante perché è sempre fondamentale sfruttare l’intera ampiezza del campo e cercare di aprire la difesa avversaria, a prescindere da quale sia la squadra che stai affrontando”.