Le dichiarazioni del capitano rossazzurro, intervenuto a Torre del Grifo per commentare gli aspetti salienti del campionato.
Si è tenuta questa mattina a Torre del Grifo la conferenza stampa del capitano rossazzurro Caetano Calil. L'attaccante brasiliano, protagonista a tutti gli effetti della rincorsa alla salvezza, ha commentato gli aspetti salienti della stagione sottolineando quanto le difficoltà abbiano a tratti condizionato la lucidità ed il morale del gruppo. In risposta a quanto chiestogli il giocatore puntualizza poi il suo dispiacere sul momento poco performante delle sue prestazioni.
"E' stata una stagione sofferta, siamo partiti bene ma poi i momenti difficili hanno inciso sul resto del campionato. Abbiamo sofferto molto sotto l'aspetto psicologico. Rispetto alla partenza non siamo riusciti ad essere cosi performanti. Non è stato facile trovare il filo giusto, ci sono stati dei cambiamenti importanti e quando si cambia tanto non è semplice adattarsi. Il nostro obiettivo però è stato raggiunto: la salvezza, cosa fondamentale per pensare in avanti. Questi per me sono stati i miei peggiori mesi, ho fallito nel momento principale della stagione. Credo sicuramente che il mio contributo sia venuto a mancare e di questo mi dispiace. Il mio contratto? Non so come si comporterà la società. Io ho tanta voglia di riscatto. Mi piacerebbe mettere una pietra sopra e ripartire dal prossimo anno. Il voto che do alla mia stagione è un sei e mezzo. Non scorderò mai tutto quello che ho vissuto qui con questa maglia, mi auguro grandi obiettivi per il Catania. Tra due anni ricorderemo quanto e cosa abbiamo rischiato di perdere. L'anno prossimo sarà un campionato diverso. Non ci saranno punti di penalizzazione o alibi, sarà una lotta al vertice. La mia posizione in campo? Ho sempre fatto bene da attaccante ma non è il mio ruolo puro perchè non faccio solo questo. Mi piace uscire e fare giocare la squadra, non aspetto che il pallone arrivi tra i miei piedi. ".
"Moriero ci ha aiutato tanto a livello mentale, il merito di questa salvezza e di tutti coloro che sono stati presenti e che ci hanno sostenuto sempre. Credo che tutta la squadra abbia cercato di dare il massimo. Si può sempre fare meglio ma la verità è che non sempre siamo riusciti ad essere sul pezzo. Anche quando giocavamo al massimo sembrava dessimo meno rispetto agli inizi ma non era cosi. Purtroppo non siamo riusciti a trasmettere questa nostra voglia ed il nostro sacrificio. Se fossimo partiti da zero avremmo fatto un campionato diverso, di livello. Siamo stati condizionati parecchio dal dovere vincere a tutti i costi a causa della situazione penallizzante. Ci è mancata la serenità. Alcuni di noi erano abituati a fare campionati diversi dove magari si lottava per stare su, non pensavamo di dover vincere tutte queste difficoltà. I Tifosi? Loro sarebbero stati un uomo in più per noi però so che la tifoseria ha le sue ragioni. Questo è il calcio, è normale che quando le cose vanno bene è più semplice sostenere la propria squadra ".
"E' stata una stagione sofferta, siamo partiti bene ma poi i momenti difficili hanno inciso sul resto del campionato. Abbiamo sofferto molto sotto l'aspetto psicologico. Rispetto alla partenza non siamo riusciti ad essere cosi performanti. Non è stato facile trovare il filo giusto, ci sono stati dei cambiamenti importanti e quando si cambia tanto non è semplice adattarsi. Il nostro obiettivo però è stato raggiunto: la salvezza, cosa fondamentale per pensare in avanti. Questi per me sono stati i miei peggiori mesi, ho fallito nel momento principale della stagione. Credo sicuramente che il mio contributo sia venuto a mancare e di questo mi dispiace. Il mio contratto? Non so come si comporterà la società. Io ho tanta voglia di riscatto. Mi piacerebbe mettere una pietra sopra e ripartire dal prossimo anno. Il voto che do alla mia stagione è un sei e mezzo. Non scorderò mai tutto quello che ho vissuto qui con questa maglia, mi auguro grandi obiettivi per il Catania. Tra due anni ricorderemo quanto e cosa abbiamo rischiato di perdere. L'anno prossimo sarà un campionato diverso. Non ci saranno punti di penalizzazione o alibi, sarà una lotta al vertice. La mia posizione in campo? Ho sempre fatto bene da attaccante ma non è il mio ruolo puro perchè non faccio solo questo. Mi piace uscire e fare giocare la squadra, non aspetto che il pallone arrivi tra i miei piedi. ".
"Moriero ci ha aiutato tanto a livello mentale, il merito di questa salvezza e di tutti coloro che sono stati presenti e che ci hanno sostenuto sempre. Credo che tutta la squadra abbia cercato di dare il massimo. Si può sempre fare meglio ma la verità è che non sempre siamo riusciti ad essere sul pezzo. Anche quando giocavamo al massimo sembrava dessimo meno rispetto agli inizi ma non era cosi. Purtroppo non siamo riusciti a trasmettere questa nostra voglia ed il nostro sacrificio. Se fossimo partiti da zero avremmo fatto un campionato diverso, di livello. Siamo stati condizionati parecchio dal dovere vincere a tutti i costi a causa della situazione penallizzante. Ci è mancata la serenità. Alcuni di noi erano abituati a fare campionati diversi dove magari si lottava per stare su, non pensavamo di dover vincere tutte queste difficoltà. I Tifosi? Loro sarebbero stati un uomo in più per noi però so che la tifoseria ha le sue ragioni. Questo è il calcio, è normale che quando le cose vanno bene è più semplice sostenere la propria squadra ".