Il nuovo tecnico del Catania, Rolando Maran, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro la Fiorentina dell’ex Montella.
TORRE DEL GRIFO-In vista della partita interna contro la Fiorentina dell’ex Montella, ha parlato in conferenza stampa il nuovo tecnico del Catania, Rolando Maran, tornato sulla panchina rossazzurra dopo l’esonero del 20 Ottobre scorso.
Mister bentornato, che situazione ha trovato e cosa ha pensato delle parole del presidente?
Quello che ho pensato è che fosse ingiusto, abbiamo chiarito subito. Quando sono stato richiamato ho pensato al futuro. Ho trovato una squadra che vuole fare l’impresa per raggiungere la salvezza, un’impresa possibile per questa squadra. Sono convinto che possiamo dare il 100% e salvarci.
Senza Lodi e Peruzzi squalificati. Castro a centrocampo e Izco terzino sarebbero una possibilità?
E’ una possibilità ed ho avuto modo di poterlo provare in allenamento nonostante i pochi giorni. Mi interessava guardarli negli occhi e vedere quanta voglia avevano di salvarsi. Sono tornato qui azzerando tutto e dando a tutti la volontà di dare il massimo.
Raramente i tifosi espongono striscioni per i giocatori, quando è stato esonerato i tifosi le hanno tributato uno striscione.
Questo mi riempie d’orgoglio perché nel momento più duro ho avuto l’affetto dei tifosi e devo ricambiarlo con tutto quello che ho. So che loro si aspettano questo e vorrò dargli questa gioia. Noi abbiamo bisogno di loro, la squadra ha tanta voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Abbiamo bisogno di spingere un po’ di più. Ho trovato grande disponibilità, è ovvio che nel percorso qualcosa possa essere alterato ma c’è un grande feeling e ciò mi da tanta forza per raggiungere questo obiettivo.
Ritornare alla vigilia della partita contro Montella. La vittoria dell’anno scorso cosa significa?
Troviamo una squadra forte e allenata da un grandissimo allenatore. In questo momento ci vuole la grande impresa nella grande sfida, rispettando i valori, ma in questo momento serve questo genere di partita.
Avendo la possibilità di osservare la squadra dall’esterno, per quale motivo la squadra non riesce a decollare?
Per non sbagliare bisogna guardare sé stessi. Al di là di ricercare all’esterno le motivazioni, io ho avuto il vantaggio di guardare la situazione dall’esterno e ciò mi aiuterà.
Quant’è importante aver già vissuto una situazione del genere al Varese e come è riuscito a guidare il gruppo a rialzarsi?
E’ importante l’inizio. Tutte le esperienze sono diverse ma ci sono delle analogie. E’ importante guardare a sé stessi.
Ritornando al passato, l’autogol nel finale contro il Genoa ha cambiato la sua storia in questa stagione?
L’allenatore deve essere valutato per il lavoro che fa, sarebbe triste pensare di dipendere da un gol.
C’è qualcosa che non rifarebbe e qualcosa che avrebbe fatto?
Probabile, quando avremo compiuto quest’impresa ci penseremo con il sorriso.
All’andata è stato uno dei pochi ad affrontare la Fiorentina con Gomez e Rossi, adesso gioca Matri, cosa cambia?
Per organico rimane una delle pretendenti che può insidiare chi sta davanti, al di là dei giocatori è una squadra con un’identità, per questo dobbiamo andare oltre le nostre possibilità domani.
Non ha avuto Lodi nelle prime otto, Rinaudo può essere l’uomo adatto per sostituirlo? Bellusci può giocare dall’inizio?
Rinaudo lo conosco poco ma per caratteristiche può sostituire Lodi. Bellusci è a disposizione.
Tra Castro e Keko, qual è il giocatore che assomiglia di più a Gomez?
Per caratteristiche fisiche sembrerebbe più Keko.
Fino a questo momento, sulla delicata posizione in classifica del Catania ha influito maggiormente un campionato più competitivo con squadre più attrezzate alla lotta per la salvezza o piuttosto un senso di responsabilità e il peso di dover ripetere lo splendido risultato della scorsa stagione?
Nel momento di ripartire non è momento di far bilanci. Tante cose hanno influito che bisogna correggere dopo.
Dati i numeri, bisogna ripartire da una difesa da migliorare?
I numeri sono questi, quando si parla di difesa credo si debba parlare di equilibri.
Leto potrebbe essere una valida alternativa con Keko davanti e Castro dietro?
Sono delle soluzioni che ho provato. Adesso ci vuole cuore, bisogna essere pronti a vivere questa situazione.
Riguardo il portiere?
Gioca Frison, nonostante Andujar abbia tutta la mia fiducia.
E’ possibile che Leto e Keko possano partire titolari?
L’importante è essere concentrati tutti.
Sentiva che ci sarebbe stata un’altra occasione e cosa ha provato quando si è concretizzata la possibilità?
Se avessi pensato questo, nonostante la rabbia, avrebbe voluto dire augurare il male alla squadra.
E’ vero che bisogna guardare avanti, servono però un Biraghi e un Plasil ai livelli di inizio stagione?
Bisogna ripartire dalle nostre possibilità, non dalla paura.
Rispetto alle ultime partite ritroviamo tra i convocati Monzon e Maxi Lopez, destinati ad andare via. Che segnale è?
Al di là del mercato e delle situazioni personali dei giocatori. Se tutti dimostrano di esserci con la testa questo lo dirà il tempo.
Cosa si aspetta dal mercato e quali reparti devono essere rinforzati?
Domani mi aspetto 23 persone che vogliono giocare e aggredire la palla. Bisogna concentrarsi su noi stessi.
Cosa pensa della designazione dell’arbitro Banti della sezione di Livorno?
Ho grande fiducia nell’operato degli arbitri.
Cosa si aspetta da un Catania senza Lodi?
Lodi è un valore aggiunto, è un giocatore che può dar tanto alla causa. Chi sa che deve dare di più dobbiamo essere tutti noi. Si riparte e si deve ripartire consci della fatica che ci aspetta, senza paura di questa, con rabbia.
Mister bentornato, che situazione ha trovato e cosa ha pensato delle parole del presidente?
Quello che ho pensato è che fosse ingiusto, abbiamo chiarito subito. Quando sono stato richiamato ho pensato al futuro. Ho trovato una squadra che vuole fare l’impresa per raggiungere la salvezza, un’impresa possibile per questa squadra. Sono convinto che possiamo dare il 100% e salvarci.
Senza Lodi e Peruzzi squalificati. Castro a centrocampo e Izco terzino sarebbero una possibilità?
E’ una possibilità ed ho avuto modo di poterlo provare in allenamento nonostante i pochi giorni. Mi interessava guardarli negli occhi e vedere quanta voglia avevano di salvarsi. Sono tornato qui azzerando tutto e dando a tutti la volontà di dare il massimo.
Raramente i tifosi espongono striscioni per i giocatori, quando è stato esonerato i tifosi le hanno tributato uno striscione.
Questo mi riempie d’orgoglio perché nel momento più duro ho avuto l’affetto dei tifosi e devo ricambiarlo con tutto quello che ho. So che loro si aspettano questo e vorrò dargli questa gioia. Noi abbiamo bisogno di loro, la squadra ha tanta voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Abbiamo bisogno di spingere un po’ di più. Ho trovato grande disponibilità, è ovvio che nel percorso qualcosa possa essere alterato ma c’è un grande feeling e ciò mi da tanta forza per raggiungere questo obiettivo.
Ritornare alla vigilia della partita contro Montella. La vittoria dell’anno scorso cosa significa?
Troviamo una squadra forte e allenata da un grandissimo allenatore. In questo momento ci vuole la grande impresa nella grande sfida, rispettando i valori, ma in questo momento serve questo genere di partita.
Avendo la possibilità di osservare la squadra dall’esterno, per quale motivo la squadra non riesce a decollare?
Per non sbagliare bisogna guardare sé stessi. Al di là di ricercare all’esterno le motivazioni, io ho avuto il vantaggio di guardare la situazione dall’esterno e ciò mi aiuterà.
Quant’è importante aver già vissuto una situazione del genere al Varese e come è riuscito a guidare il gruppo a rialzarsi?
E’ importante l’inizio. Tutte le esperienze sono diverse ma ci sono delle analogie. E’ importante guardare a sé stessi.
Ritornando al passato, l’autogol nel finale contro il Genoa ha cambiato la sua storia in questa stagione?
L’allenatore deve essere valutato per il lavoro che fa, sarebbe triste pensare di dipendere da un gol.
C’è qualcosa che non rifarebbe e qualcosa che avrebbe fatto?
Probabile, quando avremo compiuto quest’impresa ci penseremo con il sorriso.
All’andata è stato uno dei pochi ad affrontare la Fiorentina con Gomez e Rossi, adesso gioca Matri, cosa cambia?
Per organico rimane una delle pretendenti che può insidiare chi sta davanti, al di là dei giocatori è una squadra con un’identità, per questo dobbiamo andare oltre le nostre possibilità domani.
Non ha avuto Lodi nelle prime otto, Rinaudo può essere l’uomo adatto per sostituirlo? Bellusci può giocare dall’inizio?
Rinaudo lo conosco poco ma per caratteristiche può sostituire Lodi. Bellusci è a disposizione.
Tra Castro e Keko, qual è il giocatore che assomiglia di più a Gomez?
Per caratteristiche fisiche sembrerebbe più Keko.
Fino a questo momento, sulla delicata posizione in classifica del Catania ha influito maggiormente un campionato più competitivo con squadre più attrezzate alla lotta per la salvezza o piuttosto un senso di responsabilità e il peso di dover ripetere lo splendido risultato della scorsa stagione?
Nel momento di ripartire non è momento di far bilanci. Tante cose hanno influito che bisogna correggere dopo.
Dati i numeri, bisogna ripartire da una difesa da migliorare?
I numeri sono questi, quando si parla di difesa credo si debba parlare di equilibri.
Leto potrebbe essere una valida alternativa con Keko davanti e Castro dietro?
Sono delle soluzioni che ho provato. Adesso ci vuole cuore, bisogna essere pronti a vivere questa situazione.
Riguardo il portiere?
Gioca Frison, nonostante Andujar abbia tutta la mia fiducia.
E’ possibile che Leto e Keko possano partire titolari?
L’importante è essere concentrati tutti.
Sentiva che ci sarebbe stata un’altra occasione e cosa ha provato quando si è concretizzata la possibilità?
Se avessi pensato questo, nonostante la rabbia, avrebbe voluto dire augurare il male alla squadra.
E’ vero che bisogna guardare avanti, servono però un Biraghi e un Plasil ai livelli di inizio stagione?
Bisogna ripartire dalle nostre possibilità, non dalla paura.
Rispetto alle ultime partite ritroviamo tra i convocati Monzon e Maxi Lopez, destinati ad andare via. Che segnale è?
Al di là del mercato e delle situazioni personali dei giocatori. Se tutti dimostrano di esserci con la testa questo lo dirà il tempo.
Cosa si aspetta dal mercato e quali reparti devono essere rinforzati?
Domani mi aspetto 23 persone che vogliono giocare e aggredire la palla. Bisogna concentrarsi su noi stessi.
Cosa pensa della designazione dell’arbitro Banti della sezione di Livorno?
Ho grande fiducia nell’operato degli arbitri.
Cosa si aspetta da un Catania senza Lodi?
Lodi è un valore aggiunto, è un giocatore che può dar tanto alla causa. Chi sa che deve dare di più dobbiamo essere tutti noi. Si riparte e si deve ripartire consci della fatica che ci aspetta, senza paura di questa, con rabbia.