Tiberio Guarente, centrocampista del Catania, ha risposto oggi alle domande dei giornalisti nella sala stampa di Torre del Grifo.
Il centrocampista del Catania, Tiberio Guarente, ha parlato in sala stampa a Torre del Grifo prima della seduta di allenamento di questo pomeriggio. L’ex giocatore del Siviglia, ha analizzato il momento personale in maglia rossazzurra e quello della squadra di De Canio reduce dal successo sull’Udinese. Queste le dichiarazioni raccolte da “CalcioCatania.Com”:
“Non posso essere soddisfatto di questo inizio di stagione – ha affermato Guarente – tuttavia abbiamo trovato la strada giusta vincendo contro l’Udinese. E’ stato un segnale importante per tutto il gruppo. I tre punti erano importantissimi a livello psicologico. Abbiamo sempre messo spirito di sacrificio. Inoltre siamo stati più fortunati rispetto ad altre volte. Quel pizzico in più da parte di tutti è stato fondamentale per il raggiungimento della vittoria.
Con De Canio abbiamo adottato metodi nuovi di lavoro. Al mister piace lavorare di più sul fattore reparto che sui singoli. Io, come tutti i miei compagni, stiamo cercando di adattarci. Personalmente raggiungerò il top della condizione quando giocherò con più frequenza. Dobbiamo migliorare e anche io ne sono consapevole. Devo mettere in difficoltà il mister per conquistare la maglia da titolare. Tiro di meno in porta? In questo momento cerco di contenere di più. Quando una squadra vince trasmette più fiducia anche ai singoli.
Cosa non ha funzionato? La squadra è stata penalizzata molto dagli infortuni, il mister ha dovuto cambiare modo di giocare in funzione delle assenze. Non abbiamo mai avuto l’intera rosa a disposizione e questo ci ha fatto perdere in compattezza e sicurezza. Ritrovando alcuni giocatori importanti, tutto sarà più semplice.
Torino? Incontriamo una squadra che lotta per la salvezza ed esprime un bel gioco. Dobbiamo cercare di fare un salto di qualità anche in trasferta. Andiamo lì fiduciosi di potercela giocare. Adesso ci serve dare continuità ai risultati. La classifica è molto corta. Ci sono dieci squadre in quattro punti. Dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere più partite possibile. Nel girone di andata, più ti avvicina ai venti punti meglio è”.
“Non posso essere soddisfatto di questo inizio di stagione – ha affermato Guarente – tuttavia abbiamo trovato la strada giusta vincendo contro l’Udinese. E’ stato un segnale importante per tutto il gruppo. I tre punti erano importantissimi a livello psicologico. Abbiamo sempre messo spirito di sacrificio. Inoltre siamo stati più fortunati rispetto ad altre volte. Quel pizzico in più da parte di tutti è stato fondamentale per il raggiungimento della vittoria.
Con De Canio abbiamo adottato metodi nuovi di lavoro. Al mister piace lavorare di più sul fattore reparto che sui singoli. Io, come tutti i miei compagni, stiamo cercando di adattarci. Personalmente raggiungerò il top della condizione quando giocherò con più frequenza. Dobbiamo migliorare e anche io ne sono consapevole. Devo mettere in difficoltà il mister per conquistare la maglia da titolare. Tiro di meno in porta? In questo momento cerco di contenere di più. Quando una squadra vince trasmette più fiducia anche ai singoli.
Cosa non ha funzionato? La squadra è stata penalizzata molto dagli infortuni, il mister ha dovuto cambiare modo di giocare in funzione delle assenze. Non abbiamo mai avuto l’intera rosa a disposizione e questo ci ha fatto perdere in compattezza e sicurezza. Ritrovando alcuni giocatori importanti, tutto sarà più semplice.
Torino? Incontriamo una squadra che lotta per la salvezza ed esprime un bel gioco. Dobbiamo cercare di fare un salto di qualità anche in trasferta. Andiamo lì fiduciosi di potercela giocare. Adesso ci serve dare continuità ai risultati. La classifica è molto corta. Ci sono dieci squadre in quattro punti. Dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere più partite possibile. Nel girone di andata, più ti avvicina ai venti punti meglio è”.