28 maggio 2006: Riusciremo a riveder le stelle...

Festeggiamenti a Piazza Duomo - Ph. Antonio Benanti

Festeggiamenti a Piazza Duomo - Ph. Antonio Benanti  

Quindici anni fa l'Elefante brindava al ritorno in Serie A contro l'Albinoleffe.

Quindici anni dopo
Una Catania bardata di rossazzurro. Una immagine bellissima, indimenticabile, che vorremmo vedere sempre. Perché quando una città si barda coi suoi colori ed i suoi vessilli è sintomo di felicità. Qualche ora fa, la centralissima Piazza Università, ha ospitato una manifestazione organizzata dai tifosi della Curva Nord incentrata sulla difesa della propria squadra di calcio, la propria storia, la propria identità e sull'appartenenza. Elementi che negli anni, dal 1993 in poi, hanno contraddistinto Catania e i suoi tifosi, come caratteristiche peculiari. Quindici anni dopo c'è ancora il rossazzurro per le strade, anche se non in quelle proporzioni viste in quel caldo 28 maggio 2006, giorno dell'agognato ritorno in paradiso del Calcio Catania 1946, matricola federale 11700. Quello stesso Catania che oggi, 28 maggio 2021, rischia di non avere un futuro degno del suo passato. La paura è tanta, tantissima. Ma la voglia di deride ancora una volta il fato è ancor più grande. Buon 28 maggio, Calcio Catania 1946: ritornerai a riveder le stelle.

27 Maggio 2021: tifosi rossazzurri in Piazza, sempre per il Calcio Catania 1946 



Spinesi-Del Core, è Serie A!
In uno stadio “Angelo Massimino” interamente bardato di rossazzurro, strapieno in ogni ordine di posto, il Catania di Pasquale Marino affronta l’Albinoleffe dell’ex tecnico granata Emiliano Mondonico con un unico obiettivo: la vittoria. Vincere per vanificare l’ultimo disperato attacco del Torino, a due punti dagli etnei, e per coronare quel sogno atteso quasi un quarto di secolo. Dopo un quarto d’ora sembra già fatta: Gionatha Spinesi, il “Gabbiano”, insacca di testa un preciso traversone di Davide Baiocco. Uno a zero per il Catania, lo stadio esplode. In chiusura di primo tempo, però, ecco la doccia fredda. Cross di Iacopino (un ex) per il seriano Nello Russo che insacca la rete del pareggio mandando, temporaneamente, il Torino in serie A. Ma c’è troppo calore il 28 maggio 2006 al “Massimino”. Un calore che nessuna doccia fredda è capace di raffreddare. Dopo sette minuti dall’inizio della ripresa il neo entrato Umberto Del Core insacca in rete il pallone della storia. In quella palla che rotola lenta, nella porta bergamasca sguarnita, ci sono ventitré anni di emozioni, gioie e delusioni. Sembra non entrare mai, sembra che sia spinta dal fiato di un’intera città che attende con ansia e trepidazione. Quando la palla accarezza la rete, l’uomo della provvidenza, si è già sfilato la maglia numero 11 da un pezzo. Corre Umberto da Bari, corre verso la storia. C’è tutto un tempo ancora da giocare, ma quella partita finisce proprio in quell’istante. I rossazzurri di Marino controllano agevolmente la gara, sfiorando più volte un terzo gol che non arriva mai. C’è da soffrire, come sempre del resto. Perché la sofferenza è nel DNA del Calcio Catania 1946. Il fischio di Farina arriva e la sofferenza lascia spazio ad una valanga di gioia irrefrenabile. Il Catania è in Serie A!




Catania-Albinoleffe 2-1

Catania: Pantanelli, Silvestri, Sottil, Bianco, Marchese (84’Sabato), Baiocco, Biso, Caserta (91’Brevi), O. Russo (46’Del Core), Spinesi, Mascara. All: Pasquale Marino

Albinoleffe: Ginestra, Garlini, Minelli, Sonzogni, Regonesi, Iacopino, Belinghieri, (70’Previtali), Poloni, Colombo (64’ Testini), Bonazzi (56’ Salgado), N. Russo. All: Emiliano Mondonico

Arbitro: Farina di Novi Ligure

Reti: 15’ Spinesi, 40’ N. Russo, 53’ Del Core.