Cosi di Catania (Calcio): La favola di Vito Carfì e i gol di Pedro e Luva

Vizzini 1984, foto ricordo prima dell'amichevole

Vizzini 1984, foto ricordo prima dell'amichevole  

Nuovo appuntamento con la seguitissima rubrica del nostro Alessandro Russo

Buongiorno, buongiorno, rieccoci qui.

Benvenuti in una nuova puntata di “Cosi di Catania (calcio)” di tanto in tanto in onda qui su calciocataniapuntocom. Quest’oggi nostra ospite è Giulia, brillante vizzinese doc, assicuratrice ma anche operatrice turistica. Prossima alla laurea in Informatica, da una vita fa volontariato e suona nella banda del paese.

“Negli anni Ottanta – attacca Giulia – la passione e l'entusiasmo per il Catania avevano un nome, quello di Vito Carfì, il papà migliore che io potessi avere, un uomo sempre gentile e sorridente con tutti. Un tifoso che amava così tanto il suo Catania, da portare allo stadio, per la prima volta, tutti i bambini che oggi sono uomini e padri di famiglia, contagiandoli in modo irreversibile.

Non ero ancora nata, ma l’amichevole Vizzini-Catania, giocata il 22 novembre 1984, era uno dei suoi ricordi più belli soprattutto perché, in quanto parte della dirigenza del Vizzini, alla fine di quell’indimenticabile partita ebbe l’onore di consegnare personalmente la targa al presidente Massimino. La foto con la squadra era in bella vista sulla scrivania del suo studio, con lui in mezzo ai giocatori e, a distanza di tempo, ne parlava con un tale entusiasmo come se quell’evento fosse avvenuto appena qualche pomeriggio prima.

Il suo amore per il Catania era talmente forte e coinvolgente, che per nulla al mondo avrebbe perso una partita dentro e fuori casa. I risultati determinavano il suo umore al punto che, se si perdeva, il malcapitato che provava a chiamarlo al telefono, difficilmente riceveva una risposta positiva: era consigliabile aspettare il lunedì, quando forse  la collera per la sconfitta si era un po' mitigata.

Tanti gli aneddoti che raccontava, legati ai viaggi di ritorno dalle partite, quando il silenzio imperava se i rossazzurri avevano perso, interrotto solo da brevi sospiri di delusione, o alle cantate goliardiche dell’inno a squarciagola quando avevano vinto, oltre ai commenti sulla partita, dove ognuno esprimeva i pareri tecnici con sicura convinzione. Lo stadio gli trasmetteva una tale carica di adrenalina che non terminava con la fine della partita ma durava fino alla domenica successiva, quando era già pronto per andare a vedere una nuova partita. Il viaggio, la curva, l’assordante tifo, i fedelissimi seduti sugli stessi gradoni, il vestiario sempre uguale per scaramanzia, costituivano la base degli aneddoti che mio papà, sempre circondato da tanti amici, raccontava e ripeteva, facendo sorridere ed esplodere l'ilarità di tutti.  Le giocate a carte tra primo e secondo tempo mentre si controllavano alla radio i risultati della schedina, la pioggia durante la partita e immancabilmente il campionato in cui i giocatori avevano le maglie con la stampa dello sponsor S7. Quell’anno la sua amata squadra rimase per più partite a sette punti ‘E per forza - diceva papà -  ce l’hanno scritto addosso Sempre 7.’

Non è un caso se hanno voluto intitolargli l’associazione ‘Vizzini Rossazzurra Vito Carfì’, nata nel 2023 e inaugurata il 3 luglio 2024 alla presenza del vicepresidente Grella, degli ex-giocatori Russo e Lodi, del segretario sportivo Passanisi e dell’addetto stampa Scaltriti.

È stato perfino realizzato uno striscione con la sua foto ogni domenica presente in curva con la sua immagine sorridente come ogni volta che lui andava allo stadio a sostenere il Catania.”

Le fonti di cronaca ci dicono che al campo di Vizzini faceva molto freddo il pomeriggio di giovedì ventidue novembre di quarant’anni fa. Aggiungono che nell'intervallo tra primo e secondo tempo venivano premiati il presidente Angelo Massimino e l'allenatore Mimmo Renna, tutti e due visibilmente commossi. A fine partita, poi, un lungo applauso salutava l'uscita dal campo dei giocatori rossazzurri subito catturati dai ragazzini a caccia di autografi. Concludono con una notazione di merito per gli amici di Vizzini che avevano curato tutto nei minimi particolari.

“Il Catania – così “La Sicilia”- è partito a spron battuto divertendo i quasi quattromila spettatori dei quali molti provenienti dai paesi vicini. Luva si è mosso bene per tutta la partita mentre Pedrinho dopo essersi liberato di due avversari, giungeva in area dove tirava con molta sufficienza tanto da colpire il palo. Sulla respinta il pallone tornava verso lo stesso brasiliano che, stavolta, calciava di precisione battendo Rosa. Poi alla mezz'ora Luvanor su un bel passaggio all'indietro di Giovanelli, segnava di prepotenza.”

Adesso, prima di chiudere la cinquantasettesima puntata di Cosi di Catania (Calcio), saluto con simpatia Giulia e rivolgo un pensiero speciale d’affetto a suo papà.

Dice Alex Zanardi che “Alcune storie non passano mai di moda, più le conosci più vorresti riascoltarle perché sono fatte degli stessi ingredienti di cui sono fatte le favole.”

In definitiva, quasi quarant’anni fa, nell’impianto sportivo di Vizzini, grazie all’encomiabile lavoro organizzativo del signor Vito Carfì, sia i grandi che i piccini vissero un festoso pomeriggio all’insegna dello stare insieme grazie allo sport.

Ora, però, concludo davvero scrivendo che quel pomeriggio, colà, i brasiliani Pedrinho e Luvanor per la prima e unica volta nella storia segnarono per il Catania nella stessa partita.

Come succede, insomma, soltanto nelle favole.

 

Stadio Comunale di Vizzini, 22 novembre 1984

Vizzini-Catania 0-3 Gara amichevole

Vizzini: Rosa, Fidone (75' Agosta), Lazzari (46' Vasques), Buccheri, Cardenia, Grasso (69’ Bracchitta), Barone, Berto, D'Amico, Filippelli, Maluzzo. All. Ferraro 

Catania: Marigo (46' Onorati), Longobardo (46’Pari), Pidone (46' Caracciolo), Giovanelli (46' Maggiora), Pedrinho, Picone, Luvanor, Mastalli (46' Borghi), Coppola, Ermini (46' Garaffa), Pellegrini. All. Renna

Arbitro: Grimaldi di Catania.

Gol  4' Pedrinho, 30' Luvanor, 76' Coppola (rigore).