Conosciamo Petrone: la carriera

Le esperienze migliori a Bassano del Grappa ed Ascoli
Mario Petrone, napoletano classe 1973, è un ex difensore che ha avuto una breve esperienza nel professionismo a inizio carriera, con la maglia del Campania. È poi scivolato nel mondo del dilettantismo (Casertana, Rovigo, Giovani Cardito), appendendo gli scarpini al chiodo a soli 27 anni per problemi fisici, mentre indossava la maglia del Capri Isola Azzurra. In quest'ultima compagine Petrone inizia, nel 2000, il suo percorso da allenatore, guidando la squadra isolana nel campionato di Eccellenza. Resta nella medesima categoria nelle successive stagioni, allenando il Calangianus ed il Tempio.
Dopo l'esperienza vissuta nel 2004/05 con la squadra maltese del Msida Saint-Joseph, il tecnico partenopeo riceve la chiamata della Nuorese, neopromossa in Serie D. Petrone riesce nell'impresa di far fare ai sardi il doppio salto di categoria vincendo il campionato e conquistando così la promozione in Serie C2. Confermato per la stagione 2006/07, chiude il campionato al quarto posto e viene eliminato alle semifinali dei playoff dal Pergocrema.
L'anno dopo resta in C2 trasferendosi al Lumezzane, dove lotta per i playoff ma conosce l'onta dell'esonero a tre giornate dalla fine. Nel 2008/09 subentra a stagione in corso sulla panchina del San Marino per poi essere esonerato dopo cinque mesi. Passa quindi al Sanluri in Serie D, dove si rilancia con un buon quarto posto, riuscendo così a farsi richiamare dal San Marino nell'estate del 2010.
Al termine della seconda stagione sulla panchina dei "titani" ottiene una promozione dalla Seconda alla Prima Divisione di Lega Pro, grazie al secondo posto in classifica. Confermato per il 2012/13, viene esonerato dopo cinque giornate, concludendo così il proprio esordio in terza serie. L'estate successiva riparte dalla Seconda Divisione ed è protagonista di una grande cavalcata con la Bassano Virtus, che vince il campionato e la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione.
L'impresa non passa inosservata e Petrone, in occasione della prima stagione di Lega Pro a divisione unica, viene ingaggiato dall'ambizioso Ascoli. Con il napoletano al timone, i marchigiani sono protagonisti di un intenso duello con il Teramo, risolto a favore degli abruzzesi. L'Ascoli arriva secondo, disputa i playoff - nei quali viene eliminato dalla Reggiana - ma poi conquista a tavolino la promozione in cadetteria grazie ad un illecito sportivo del Teramo che determina la revoca del primo posto conquistato sul campo dai rivali. Confermato nel 2015/16 in Serie B, viene sollevato dall'incarico dopo undici giornate, con la squadra al terzultimo posto.