"Chi fa 'u Catania?"..."a bulletta" di Luciano Messina

Il medico ortopedico Luciano Messina immortalato al

Il medico ortopedico Luciano Messina immortalato al "Massimino" al termine di Catania-Matera 

Ogni settimana un nuovo personaggio ci dirà "a bulletta" sul Catania...buona fortuna!

Per tutta una lunga settimana, aspettando il calcio d’inizio della prossima partita, l’intera città con stemma ’u liotru si domanda: «Ca viremu chi fa ‘u Catania.» In quest’istante migliaia di cittadini etnei stanno ancora interpellandosi: seduti nell’autobus, in fila alla posta, sdraiati alla plaja o a passeggio alla Villa. Nondimeno, inquieta come il mare in tempesta, adesso un’ondata di catanesi se lo chiede persino in ospedale, in banca, nei bar e financo in visita al cimitero. Dal lunedì alla domenica, dalle nostre parti, la domanda di rito è una sola: «Chi fa ‘u Catania?»

Buongiorno.
Nella centralissima piazza Spedini di questa città chiamata Catania tutto alla perfezione funzionò la sera di martedì sette febbraio del duemiladiciasette, san Teodoro martire. Due i palloni che furono depositati in fondo al sacco del Matera, un milione i cori stornellati per Ciccio Famoso, undicimila i biglietti staccati dal capostazione rossazzurro. A far festa insieme ad un’intera comunità gaudente, c’era pure un celebre tifoso simpatico e travolgente, medico ortopedico e storico componente della compagnia del Gatto Blu.
Digito le cifre del suo recapito mobile e lo arruolo di getto nella “bulletta” in vista di Akragas-Catania.
«Che combina di bello Luciano Messina?» – gli chiedo. «Come fanno quelli del Gatto Blu ancora a sopportarti ?» - insisto prima che faccia in tempo a rispondermi.

«Caro Alessandro – ribatte lui pacatamente - si lavora in modo continuo. I fratellini del Gatto blu dopo ventotto anni di convivenza sono riusciti a trovare gli anticorpi per riuscire a non ammalarsi con la mia presenza».
«Spostiamoci sulla nostra squadra del cuore. – lo stuzzico - Si può dire oppure no che Pietro Lo Monaco è una "risorsa" per il Catania Calcio?»

«Pietro Lo Monaco – Luciano riparte come una locomotiva - è una grande risorsa e solo lui e non altri che in passato sono stati definiti “risorsa” (sappiamo tutti a chi ci riferiamo), riesce a compattare ambiente e società e anche se sbaglia qualche mossa rimedia con grande capacità. All’orizzonte c’è la gara di Agrigento e spero che Rigoli la imposti come ha fatto con quella con il Matera: per vincere».
«Sono sicuro – mi decido ora a formular la “domanda delle domande” - che tu sai già come finirà la prossima partita del Catania e sai anche per quali benedetti motivi Akragas-Catania finirà con quel punteggio esatto»

«La sfida dell’Esseneto – conclude sorridendo Luciano Messina - terminerà 0-3 con reti di Diogo Tavares (doppietta) e Andrea Di Grazia (gol dell'ex). Il fatto è che giocando con il doppio centravanti si creano molti spazi. Secondo me, Tavares riuscirà meglio di Pozzebon a liberarsi per il tiro in porta: boom, boom. Mi è arrivata la notizia che stanno trattando Budel ....Siccome a Rigoli ci piaci il maiale dei Nebrodi, vo viriri ca fanu a sasizza?»
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La briga di trascriver di volta in volta le risposte più “sfruculianti” (citazione Max Licari) se l’è presa la redazione di calciocatania.com. Dopo un’interminabile successione di conciliaboli segreti, l’incarico è andato a due appassionati storici di pallone rossazzurro. L’uno bazzica da anni il mondo finanziario, per passione segue i tornei giovanili del Catania e si chiama Vincenzo La Corte. L’altro è Alessandro Russo, un medico ortopedico catanese che scrive e insegna scrittura creativa; il suo ultimo libro, pubblicato di recente per Algra Ed., s’intitola “IL RUSSO-AZZURRO“.