Viterbese-Catania 2-0: le pagelle dei rossazzurri

Vincenzo Sarno, unico 6 in un mare di insufficienze

Vincenzo Sarno, unico 6 in un mare di insufficienze  

Le valutazioni riportate dai rossazzurri al termine della gara di Viterbo

PISSERI voto 4,5: Ha sulla coscienza la rete dell’1-0, generata da una sua respinta difettosa sul traversone di Vandeputte. Errore che incide pesantemente sul proseguimento della gara. Chiude lo specchio a Tsonev, al 17’, ma non può nulla sul rigore dello scatenato Polidori.

AYA voto 5: Adattato al ruolo di esterno di destra, per via della contemporanea assenza di Calapai e del lungodegente Ciancio, l’italo-tunisino (non al meglio) stringe i denti mettendo in campo la sua solita determinazione. Rispetto ad altre gare, stavolta, pecca anche in lucidità, vedi il fallo su Tsonev (che in verità appare un po' veniale) che vale il rigore ai laziali e il 'giallo' personale.

SILVESTRI voto 4,5: Pronti via becca un giallo dopo 90’ secondi, per un fallo sul sgusciante Vandeputte, che il retrogusto amaro di un sinistro presagio. La certezza, che sarà una giornata da cancellare, arriva qualche minuto più tardi quando pecca in reattività nell’occasione della rete di Polidori.

ESPOSITO voto 4,5: La sua partita dura appena 39’ minuti, complice un infortunio muscolare che lo costringe a lasciare il campo alla fine del primo tempo. Prima dello sfortunato episodio combina solo danni. Così come Silvestri non è reattivo in occasione del primo gol di Polidori. Pasticcia anche al 17’ quando respinge di testa un pallone che carambola su Baraye dal quale nasce l’occasione di Tsonev.
dal 40’CARRIERO voto 5: Lanciato in campo a freddo, per via dello stiramento patito da Esposito, l’ex Casertana si piazza sulla corsia di destra, riportando Aya al ruolo naturale di centrale. Fa di necessità virtù. Graziato da Camplone nel finale per una brutta entrata su Mignanelli che meriterebbe almeno il ‘giallo’.

BARAYE voto 5,5: Primi dieci minuti in piena sofferenza, per via delle scorribande degli indemoniati De Giorgi e Vandeputte. Superata la prima fase di evidente difficoltà, la prestazione dell’esterno senegalese sale di livello. Non benissimo, ma sicuramente molto meglio di qualche altro compagno di squadra…

LODI voto 4,5: Schierato come mezzala, così come faceva nella passata stagione anche mister Lucarelli, il numero 10 rossazzurro incappa in una delle sue giornate peggiori. Prova a dare geometria ad una squadra senza idee, ma le sue aperture non sono degne della sua fama. Troppi i palloni sbagliati in mezzo al campo, troppi…

BIAGIANTI voto 4,5: Così come il compagno di reparto anche il capitano tira fuori una delle peggiori prestazioni in maglia rossazzurra. Se sbaglia anche lui siamo messi proprio male, malissimo!
dal 72’ANGIULLI voto 5: In campo come ultima carta di Sottil l’ex Ternana galleggia nella mediana senza mai trovare le giusta posizione.

RIZZO voto 4: Al rientro dal primo minuto il mediano messinese appare lento e impacciato, in balia della maggior freschezza atletica e del dinamismo degli avversari. La fotografia della sua gara è la conclusione di prima intenzione (su corner di Lodi) che si perde in curva. Tiro da dimenticare, così come il suo rientro in campo.
dal 46’SARNO voto 6: Nel buio pesto di Viterbo, nel quale i rossazzurri riescono a fare anche peggio di Bisceglie, l’unico raggio di luce è rappresentato dal debutto in campionato del fantasista di Secondigliano. Nei 49 minuti passati in campo (recupero compreso) l’ex Foggia crea qualche grattacapo alla difesa avversaria. Piccoli segnali che lasciano ben sperare per il futuro.

MANNEH voto 5: Se domenica scorsa, contro la Paganese, era stato il migliore in campo, quest’oggi la freccia d’ebano del Gambia naufraga con il resto di una squadra che, erroneamente, lo cerca poco e niente.
dal 63’BRODIC voto 5: Suo, al minuto 89, il primo ed unico tiro in porta del Catania in tutta la partita. Prima di quel momento prova a dare vivacità alla manovra, riuscendoci a fasi alterne.

MAROTTA voto 4,5: In campo come punta centrale l’ex senese non trova mai il pertugio giusto per impensierire, quanto meno, il portiere Valentini, inoperoso per quasi tutti i 90 minuti. Tanto fumo e pochissimo arrosto. Irriconoscibile rispetto all’attaccante visto in avvio di stagione.

DI PIAZZA voto 4: Schierato come esterno del tridente d’attacco il ragazzo di Partinico è pressoché un fantasma. Sempre anticipato dagli avversari, anche per via di una condizione atletica ancora deficitaria, non riesce mai a rendersi pericoloso. Domanda: in queste condizioni quanto può essere utile alla causa come esterno?
dal 63’CURIALE voto: 4 Ah, c’era in campo anche lui? Mai visto.

SOTTIL voto 4,5: Privo del titolarissimo Calapai, e con Aya ed Esposito non al meglio, il tecnico piemontese è costretto ad adattare il centrale italo-tunisino nel ruolo di esterno basso di destro, in un 4-3-3 che vede, anche, il rientro dal primo minuto di Rizzo in mediana e di Di Piazza in avanti. Defezioni e acciacchi a parte, ai quali si aggiunge anche il forfait in corso d’opera di Esposito, il Catania visto a Viterbo è sicuramente il peggior visto fino a questo momento, anche rispetto alla sciagurata prestazione di Bisceglie. Lento e sfilacciato, sovrastato dall’intensità e dal maggior dinamismo di una Viterbese che gioca ogni tre giorni dall’inizio del 2019, il suo Catania ripete il copione visto a Siracusa (reti subite in avvio e alla fine del primo tempo) con l’aggravante di non aver mai creato palle-gol degne di questo nome. Ok, in campo vanno i giocatori, ma per lo scempio visto al Rocchi, con il solito arruffato 4-2-4 della disperazione del finale, gli interrogativi sono tanti, troppi. Sconfitta disarmante, la numero sei in campionato, quinta in trasferta, terza nelle quattro gare fuori casa disputate nel nuovo anno, aggravata dalle vittorie di Juve Stabia e Catanzaro e dal pari del Trapani, che pongono i rossazzurri al quarto posto, a – 11 dalla vetta, a – 5 dal secondo posto e a -1 dal terzo posto. Occorre una riflessione.

VITERBESE voto 7,5: Nonostante giochi ogni tre giorni da oltre un mese, per via delle tante gare da recuperare figlie della scellerata presa di posizione del presidente Camilli in estate, i laziali impongono alla partita un ritmo di gioco altissimo che mette in serie difficoltà il Catania. Squadra solida, con fraseggi semplici e tanta corsa (così come impone la C), con un Polidori che si regala una doppietta proprio nel giorno del suo ventisettesimo compleanno. Un posto nella griglia play-off è ampiamente alla portata.

ARBITRO CAMPLONE voto 6: Direzione di gara con poche sbavature quella condotta dal fischietto di Pescara, fra i migliori della categoria, anche se il contatto Aya-Tsonev meriterebbe un giro di VAR. Giusta la distribuzione dei cartellini.