Una risposta fondamentale
Max Licari sul netto successo di Giugliano. Toscano indovina tutto, Lunetta superstar. Classifica ok.
Una vittoria indiscutibile
Si diceva, prima del match nel bellissimo hinterland napoletano, che un risultato pieno sarebbe potuto risultare crocevia fondamentale, in senso positivo, di questa prima parte di campionato. Ebbene, il rotondo successo con tre gol di scarto
sul Giugliano, condito peraltro con l'ennesimo "clean sheet", certifica la ritrovata verve del team condotto da mister Toscano e proietta i rossazzurri a quota 18 punti, nella parte altissima della classifica, in attesa delle eventuali "risposte" da parte delle più accreditate pretendenti alla promozione diretta, Salernitana e Benevento in primis, impegnate nei match domenicali. Vittoria netta, indiscutibile, già quasi archiviata a 7' dalla conclusione della prima frazione dalla bella rete di Forte, alla terza soddisfazione stagionale, ma avviata al 5' da un autentico eurogol, il sesto, dello straripante Lunetta di questi tempi. In mezzo, un'altra colossale occasione a tu per tu con Russo fallita dallo stesso Forte, una traversa di Cicerelli e diverse altre chance potenziali non andate a buon fine per un soffio. Insomma, un dominio assoluto, a fronte di un Giugliano impreciso e incapace di impensierire Dini, se non nell'unica possibilità sprecata da Esposito, su errore tecnico in palleggio di Celli al 26', con un debole appoggio murato dall'impeccavile estremo difensore rossazzurro, nell'unica parata seria della sua serena partita. Unico "neo", purtroppo corposo, l'infortunio muscolare subito al 33' da Cicerelli (sostituito da Stoppa), elemento fondamentale dello scacchiere etneo, una eventuale perdita assai grave in proiezione doppio turno interno con Salernitana e Benevento, due big match che potrebbero indirizzare un'intera stagione. Da comprendere bene le sue condizioni già dal postpartita.
Toscano, scelte logiche e vincenti
Che il tecnico calabrese potesse mettere in campo l'undici poi effettivamente schierato al "De Cristofaro", alla vigila pareva abbastanza "scontato". Con il rientro a pieno regime di Forte, l'impossibilità di inserire dal primo minuto i pur recuperati Caturano, D'Ausilio, Aloi e Rolfini, gli unici dubbi potevano sussistere in mezzo (Corbari-Quaini) e in avanti (Forte-Jimenez), dubbi risolti a vantaggio dei favoriti Quaini e Forte. Di contro, il 3-5-2 di Cudini, imperniato sulla cerniera mediana in cui spiccano l'ex Zammarini e De Rosa, nonché la coppia d'attacco formata da Nepi (capocannoniere con 6 reti) e D'Agostino. Fin dall'inizio, i rossazzurri si riversano nella metà campo avversaria, non lasciando scampo ai padroni di casa, surclassati sulle fasce dalle coppie Casasola-Lunetta e Donnarumma-Cicerelli. Molto male i fragili Vaglica ed Esposito, malissimo Milan e l'altro ex Del Fabro in difesa. Il gol di Lunetta, un tiro a giro di sinistro dopo grande azione in dribbling dalla destra, è lo scontato avvio di una gara quasi a senso unico, sviluppatasi poi, come detto, nell'ambito di un dominio etneo chiaro, suggellato dal raddoppio al 38' di Forte, ben servito dal sapiente sinistro di Donnarumma. Nella ripresa, il triplo cambio di Cudini, che mette dentro ragazzi più "ficcanti" e fisici come Balde, Borello e Peluso (e poi anche Njambe), rende più pericoloso il Giugliano, sebbene il Catania, in ripartenza, mantenga una costante dose di pericolosità, come testimoniato dalla deviazione aerea di Casasola dopo pochi minuti e da alcune possibilità di tiro di Stoppa non andate in porto. È vero, al 59' il Giugliano timbra il palo interno con De Rosa, nell'unica vera occasione dei campani in tutta la gara, ma il Catania fornisce sempre l'impressione di gestire con serenità tutte le fasi del gioco. Anche gli ingressi, a una mezzoretta dal termine, di Caturano e Corbari per Forte e Quaini non mutano di certo il quadro della partita, anzi, aggiungono "pepe" al contropiede del Catania, che timbra il palo al 72', su azione susseguente a palla inattiva, con Di Gennaro e, dopo essersi visto negare al minuto 80 un incredibile rigore dall'incommentabile signor Mazzoni di Prato (nettissimo ed evidente a occhio nudo il pestone di Prezioso su Stoppa, incomprensibilmente non rilevato al FVS dallo stesso arbitro), realizza al 89' il terzo gol con il neoentrato Jimenez (in campo al 73', insieme a "soldatino" Raimo, al posto dell'esausto Lunetta e di Donnarumma), bravo a ribattere in rete un pallone stampatosi sul palo su stoccata del medesimo Stoppa. Un successo meritato e importantissimo in vista della sentitissima disfida del "Massimino" al cospetto della Salernitana.
Tutti allo stadio a sostenere il Liotru!
Una sfida dal sapore antico e dai contenuti forti quella di domenica prossima al "Massimino" contro i granata allenati da mister Raffaele, uno dei tanti ex di un match non decisivo ma certamente indicativo, tra due delle chiare favorite alla vittoria finale. Infatti, ad aggiungere sale alla già saporitissima minestra, si registreranno i ritorni a Catania di due discussi "transfughi" come Faggiano e Inglese, fra i "protagonisti" della scorsa stagione rossazzurra. Soprattutto, è stato il "voltafaccia" del centravanti ex Parma ad aver lasciato tanto amaro in bocca nei tifosi etnei, commoventi nell'adottarlo come indiscusso beniamino fin dall'inizio della sua avventura alle falde dell'Etna, avvio di un percorso di "rinascita" dopo tante, troppe stagioni tribolate, in special modo sotto il profilo fisico. Un sostegno incondizionato che, per molti innamorati dei colori rossazzurri, avrebbe dovuto generare uno spirito di riconoscenza, non dovuta ma gradita, da parte del giocatore, giudicato quindi "ingrato" a seguito del "gran rifiuto" estivo e la scelta (legittima, per carità) di seguire il mentore Faggiano in terra campana. Tuttavia, Catania-Salernitana non potrà e dovrà assolutamente tramutarsi in un "a tu per tu" tra il pubblico e gli ex rossazzurri, perché si perderebbe completamente il senso di un confronto cruciale, a livello di prestazione e risultato, al cospetto di una diretta concorrente. Conta solo il Catania, nulla di più. Let's go, Liotru, let's go!!!
