Ternana-Catania 2-0: le pagelle rossazzurre

Moise Mbende, prestazione sufficiente

Moise Mbende, prestazione sufficiente 

Mbende e Salandria disputano un gran primo tempo, ma nella ripresa calano insieme al resto della squadra.

MARTINEZ voto 6: Non positiva una respinta di pugno al 15° sul calcio di punizione di Furlan, che consente ad un avversario di tentare il colpo di testa da pochi passi. Per il resto controlla senza problemi le altre conclusioni delle “fere” e non può nulla sui gol di Partipilo e Torromino.

CALAPAI voto 5,5: Nel primo tempo soffre le (poche) avanzate della Ternana sul suo lato. Al 21° commette un erroraccio che consente a Torromino di aggredire pericolosamente l'area, mentre al 40° concede spazio a Palumbo per un cross. In fase offensiva invece si distingue positivamente con alcuni bei traversoni. Nella ripresa inverte il trend del primo tempo, non avanzando più ma contenendo bene, come quando chiude una pericolosa incursione di Furlan.

MBENDE voto 6: Nel primo tempo è uno dei migliori in campo. Diverse sono le chiusure decisive che impediscono alla Ternana di costruire occasioni nell’area etnea. Persino in fase di impostazione si segnala con dei bei lanci, da uno dei quali, al 37°, nasce l’occasione di Pinto. Sfortunatamente devia fuori il tiro di Esposito, diretto nella porta rimasta sguarnita sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa perde parecchia sicurezza a seguito dell’ingresso dello sgusciante Partipilo, che segna il gol del vantaggio e successivamente gli sfugge in un’azione personale.

ESPOSITO voto 5,5: Prestazione del tutto analoga a quella di Mbende, rispetto al quale è però meno sicuro, anche se non di molto, nella fase difensiva. Sfiora il gol a porta libera al 25°. Nella ripresa anche lui si perde Partipilo a più riprese, a partire dal gol dell’1-0.

PINTO voto 6: Nel primo tempo spinge come un matto e si sovrappone. Al 37° si inserisce in area ma tira da posizione impossibile, anziché crossare. Nel secondo tempo encomiabile il recupero con cui devia il tiro di Partipilo, il quale era arrivato a tu per tu con Martinez. Prova a rendersi pericoloso nel finale senza riuscirci.

SALANDRIA voto 6: Anche per lui partita dai due volti. Nel primo tempo, forse, è il migliore in campo, e vederlo giocare è un piacere per gli occhi. Si propone costantemente dettando il passaggio ai compagni, una volta ricevuto il pallone lo gestisce bene sgusciando via in velocità. Finalmente un centrocampista coi fondamentali e la “gamba” da Serie C. Nella ripresa però cala, ed è lui a perdere il pallone dal quale scaturisce l’azione del 2-0, che invano prova ad evitare ripiegando su Torromino.
Dal 70° BIAGIANTI voto 5,5: Non riesce a dare un gran contributo in fase di recupero palla.

RIZZO voto 5,5: Positivo nel primo tempo, quando interpreta bene il suo ruolo da frangiflutti davanti alla difesa. Nella ripresa, complice il calo di Salandria, col quale sembrava intendersi bene, perde un po’ la bussola anche lui e sbaglia qualche pallone di troppo.

MANNEH voto 5,5: Schierato sulla fascia destra, a piede invertito, ma viene spesso ignorato dai compagni che preferiscono attaccare sulla corsia opposta. Quando chiamato in causa dà il suo contributo, guadagnando punizioni e inserendosi nei pressi dell’area. Manca però la giocata risolutiva, e nel secondo tempo anche lui si perde, gestendo male un contropiede nei minuti iniziali e non riuscendo ad incidere una volta spostato da Lucarelli sul lato sinistro.
Dal 58° BIONDI voto 5: Pesa inevitabilmente sulla sua valutazione la grande chance sciupata al minuto numero 79. Non essendo un attaccante, però, non possono essergli attribuite colpe eccessive. Dove ha peccato di più è stato nei suoi fondamentali, non essendo riuscito a mettere in difficoltà con dinamismo e movimenti il dirimpettaio Parodi.

CURCIO voto 5,5: Ancora fuori forma, si accende a intermittenza, provando soluzioni anche sorprendenti come un tiro dalla distanza siderale al 22°. Non inquadra la porta in un calcio di punizione battuto dal limite. Nel secondo tempo viene provato come falso nueve da Lucarelli, con scarsi risultati, eccezion fatta per una sponda smarcante per Sarno.
Dal 70° VICENTE voto 5,5: Anche lui, come Biagianti, non ha un impatto estremamente positivo sul match, non contribuendo più di tanto alla riconquista del pallone.

DI MOLFETTA voto 5,5: Col suo dinamismo mette in difficoltà nel primo un Nesta un po’ in bambola. Manca, come spesso gli capita, nella giocata risolutiva, spesso rinviata oltre misura con un dribbling in più che andrebbe evitato. Nel secondo passa a destra, ha il tempo di guadagnare un corner, poi viene sostituito.
Dal 59° SARNO voto 6: E’ lui il protagonista delle più ghiotte palle gol del Catania nella ripresa. Al 69° aggira il portiere di testa ma non riesce a ribadire in rete prima dell’intervento del difensore avversario. Dieci minuti dopo crea la chance finita sui piedi di Biondi.

BARISIC voto 6: A Terni, dopo averlo visto all’opera, si chiedono come mai venga così contestato a Catania. Da centravanti incide poco e niente, andando al tiro soltanto una volta, al 29°, con un mancino respinto da Marcone. Il suo contributo maggiore lo dà quando si allarga, salta ripetutamente l’uomo a prova a servire i compagni, anche se spesso, come Di Molfetta, manca di tempestività nella scelta del momento del suggerimento. Nella ripresa, dopo l’ingresso di Sarno, si sposta sulla fascia destra, senza creare più grattacapi alla Ternana.
Dal 70° MAZZARANI voto 5: Schierato fuori ruolo, da punta, ma assolutamente impalpabile.

All. LUCARELLI voto 6,5: Il Catania del primo tempo è uno dei più belli della stagione. Tante le occasioni create, buona l’intesa che si va innestando tra vecchi e nuovi (su tutti Salandria), quel che manca è il colpo risolutivo, ma se sei costretto a mettere Barisic centravanti forse non si può pretendere di più. Ciò nonostante il pari maturato al 45° sta più che stretto, considerando l’infortunio Esposito-Mbende ed il rigore non assegnato per il contatto tra Celli ed Esposito. Nella ripresa la Ternana butta dentro i titolari e vince la partita, lui fa entrare le riserve che riescono a produrre soltanto l’occasione di Biondi che, se finalizzata, avrebbe consentito ragionamenti diversi. In queste condizioni anche il cambio modulo (4-3-3 negli ultimi 20’) non si rivela risolutivo.

TERNANA voto 6: Gallo fa parecchio turnover e nel primo tempo non la paga cara soltanto per la scarsa finalizzazione degli etnei, che non riescono ad approfittare degnamente della grande sofferenza provocata ai terzini rossoverdi. L’ingresso di Partipilo, praticamente da solo, spacca la partita. In una situazione di vantaggio, le fere si ritrovano nelle condizioni ideali per gestire il risultato, col Palumbo che sale in cattedra, e per colpire in contropiede, col redivivo Torromino.

Arbitro DE SANTIS voto 4,5: I cartellini sembra non averli con sé, non uscendoli quando dovrebbe (nella ripresa manca un’ammonizione a Paghera per un fallo su Di Molfetta ed a Celli per un intervento su Sarno). L’errore principale è il rigore non assegnato al Catania per il contatto Celli-Esposito al 45° in area.