Siracusa-Catania 2-1: le pagelle rossazzurre

Joel Baraye vola via sulla sinistra

Joel Baraye vola via sulla sinistra 

Pessima prestazione di Esposito e dell’intero reparto d’attacco. Baraye l’unico che riesce a superare la sufficienza.

PISSERI voto 6: Il Siracusa, pur creando diverse chances, centra la porta soltanto in occasione dei due gol, sui quali lui non ha colpe specifiche. Per il resto non viene chiamato in causa.

CALAPAI voto 6: Non soffre particolarmente Tiscione e si concede spesso e volentieri delle avanzate. Sia nel primo che nel secondo tempo prova a mettere qualche pallone in area, senza grossa fortuna.

AYA voto 5,5: La sua partita inizia nel peggiore dei modi, con un rilancio effettuato con troppa sufficienza che viene intercettato da Tiscione e consente a Catania di involarsi verso la porta difesa da Pisseri e siglare il fulmineo 1-0. Si riscatta trasformandosi nell’unico vero attaccante della sua squadra, impensierendo quasi ad ogni calcio piazzato, tra prima e seconda frazione di gioco, il portiere avversario Crispino. Quest’ultimo, però, in giornata di grazia, gli nega a più riprese la gioia del gol.

ESPOSITO voto 4,5: Primo tempo da incubo. In occasione del vantaggio aretuseo, lascia troppo spazio a Catania anziché chiuderlo, come avrebbe dovuto. Pochi minuti dopo, una sua deviazione incerta in area concede un’occasione a Parisi. Catania lo manda in bambola e lo costringe ad un fallo da ammonizione. Nell’intervallo Sottil lo sostituisce.
Dal 46° SILVESTRI voto 6: Gioca tutta la ripresa, durante la quale il Siracusa non spinge ma parte spesso in contropiede. Lui è bravo a chiudere tutti i varchi e gestire bene le situazioni spinose.

SCAGLIA voto 5,5: Gara dai due volti. In fase difensiva è parecchio sofferente, di fronte alle avanzate di uno spavaldo Palermo. In fase di spinta invece è propositivo, ma non trova partner ideali per arrivare sul fondo.
Dal 65° BARAYE voto 6,5: Rispetto a Scaglia garantisce un passo molto più rapido ed incisivo, che mette in ambasce i dirimpettai. Nei minuti finali è protagonista in due circostanze nell’area di rigore avversaria: all’84°, su traversone di Brodic, prova ad inquadrare la porta ma il suo tiro viene murato; pochi minuti dopo, sul 2-1, si inserisce sul lato sinistro e suggerisce per Marotta, senza troppa precisione.

CARRIERO voto 5,5: All’esordio con la maglia del Catania, fa un po’ di pasticci palla al piede, non trovando sempre la giusta intesa con Lodi. All’11° cerca con intraprendenza la conclusione da fuori, con un tiro deviato in angolo. Al 58° viene richiamato in panchina.
Dal 58° ANGIULLI voto 6: Cerca di dare un po’ di brio alla mediana, facendo molto movimento. Al 65° va vicino al gol con una deviazione volante in area controllata dal solito Crispino. Nel finale affianca Lodi in un inedito centrocampo a 2.

LODI voto 6: La prestazione nel complesso non è sufficiente. Non solo non fa girare bene il pallone, ma sbaglia anche molti passaggi. Nelle singole giocate, però, rischia di fare ancora una volta la differenza: al 29° mette sulla testa di Aya il pallone del possibile pareggio; nella ripresa offre un grande assist a Curiale, sprecato dal compagno; all’86° trova il gol con l’ennesima perla su calcio di punizione.

BIAGIANTI voto 6: In avvio di partita, dopo il vantaggio aretuseo, è il più attivo in zona gol. Sia al 2° che al 7° si rende pericoloso nell’area avversaria. Poi si abbassa, anche per concedere a Lodi di avanzare il raggio d’azione, e torna alle mansioni d’ordine. Soffre a tratti l’esuberanza atletica dei mediani del Siracusa (soprattutto nelle ripartenze).
dall’81° BRODIC voto 6: Gioca poco più di dieci minuti, si piazza sulla destra e prova a creare la superiorità, trovando un bel guizzo all’84°, quando sforna un traversone interessante.

MANNEH voto 5: Prestazione negativa per il gambiano, che non riesce mai a sfondare sulla destra e non si mette in evidenza coi guizzi ai quali ci ha abituato. Unico lampo, un cross per Aya al 37°. Nel primo tempo è protagonista di un episodio controverso nell’area avversaria, che lo vede cadere a terra dopo un presunto contatto con un difensore azzurro.
Dal 58° DI PIAZZA voto 5: Gioca più di mezz’ora nel ruolo di ala sinistra e si limita soltanto ad alcuni appoggi all’indietro, senza offrire spunti interessanti.

CURIALE voto 4,5: Al 22° rimedia un giallo evitabile per una scivolata eccessiva a metà campo. Al 54° Lodi gli serve la palla del 2-1, lui prova a sorprendere Crispino con un lob ma non inquadra la porta. Nel proseguo di gara segna a porta vuota ma a gioco fermo per fuorigioco ravvisato nei confronti di Marotta. Dopo l’ingresso di Di Piazza, gioca da finto esterno destro d’attacco, senza riuscire ad incidere nell’area avversaria.

MAROTTA voto 5: Nel primo tempo, di tanto in tanto, prova delle combinazioni con Lodi che però non mettono più di tanto in difficoltà il Siracusa. Nella ripresa propizia il potenziale 2-1 di Curiale ma viene pescato in offside. Nella fase in cui Sottil lancia il “tridente pesante”, torna al centro e fa a sportellate con gli avversari, senza cavare però un ragno dal buco. Chiude il match con un brutto scontro areo con Turati che lo costringe ad uscire in barella per una botta alla testa.

All. SOTTIL voto 5,5: Non si è visto un bel Catania, tutt’altro, e l’involuzione rispetto ai progressi registrati prima della sosta è parsa evidente. Ma riesce difficile imputargli delle colpe: Esposito e Scaglia sono stati schierati per i problemi fisici accusati dai pari ruolo; per il resto si è voluto provare Carriero, giocatore non troppo dissimile da Rizzo. Il problema è che questa squadra ha delle evidenti lacune non ancora risolte dal mercato: manca la mezzala in grado di aggredire la trequarti e collegare centrocampo e attacco; manca un’ala destra, possibilmente di piede destro. L’innesto di Di Piazza non appare funzionale alla risoluzione di queste criticità. Peraltro, sebbene il numero 32 non possa essere giudicato sulla base della mezz’ora disputata oggi, si è già visto che una soluzione che vede tutti i “tre tenori” insieme in campo, anche a partita in corso, non è praticabile, perché finisce col sacrificarli tutti e privare la squadra di un uomo in più sulla trequarti, in grado di mettere palloni utili in area.

SIRACUSA voto 7,5: La classica “partita perfetta” della squadra umile (si fa per dire, visto l’atteggiamento, anche tattico) contro la big di turno. La frittata iniziale di Aya e l’estrema bravura di Catania nel gestire queste situazioni ha fatto sì che i ragazzi di Raciti, trovato il vantaggio, proseguissero il match nel modo a loro più congeniale, ovvero aggredendo i portatori di palla avversari e rendendosi pericolosi con veloci ripartenze, orchestrate da una batteria d’attacco scatenata (Palermo, Rizzo e Catania soprattutto). Non troppo ermetica, invece, la difesa, che ha concesso al Catania (soprattutto sui calci piazzati) numerose occasioni, sventate tutte da un super Crispino.

Arbitro AYROLDI voto 6: Positivo nella gestione dei numerosi momenti ad alta tensione tra i componenti delle due squadre. Qualche episodio, invece, merita di essere rivisto: sull’intervento di Marotta su Tiscione dopo la traversa di Rizzo nel primo tempo, sembrava netto il rigore per il Siracusa; da rivedere anche un contatto che ha avuto come protagonista Manneh qualche minuto dopo, nonché la posizione di fuorigioco segnalata a Marotta nella ripresa, che ha compromesso il potenziale 2-1 di Curiale.