Sicula Leonzio-Catania 0-0: le pagelle rossazzurre

Un super Narciso sventa una possibile occasione di Mazzarani

Un super Narciso sventa una possibile occasione di Mazzarani 

Sufficienza stirata per molti, male Lodi, spicca Bucolo nella battaglia del "Nobile"

PISSERI voto 6: Eccezion fatta per un’uscita coi pugni nel primo tempo e per il tiro da fuori di Esposito al 62°, non viene impegnato dagli avversari.

BLONDETT voto 6: Schierato nel ruolo per lui atipico di terzino destro, comincia bene liberando l’area da un pericoloso cross al 5°. A lungo andare, però, soffre il dinamismo di Arcidiacono: al 32° rimedia un giallo per interrompere una ripartenza del numero 7 bianconero; a fine prima frazione di gioco rischia il secondo giallo trattenendolo sulla trequarti. Migliora nella ripresa, quando riesce a coprire con più efficacia e cerca di accompagnare l’azione.

AYA voto 6: Sia Lescano che Foggia vengono controllati senza grossi patemi d’animo. Con la sua personalità cerca di spronare la squadra nei frangenti in cui la Sicula aumenta l’intensità.

BOGDAN voto 6: Come Aya non accusa sofferenza alcuna in marcatura. Si rende pericoloso nell’area di rigore avversaria nella ripresa, con una sponda interessante al 68° e con un colpo di testa murato da Narciso su azione d’angolo al 70°.

MARCHESE voto 6: L’unica incertezza la commette al 13° quando si fa ubriacare da De Rossi lasciando andare l’ex compagno al traversone. Per il resto la sua è una prestazione d’esperienza che cresce alla distanza, con due cross interessanti sfornati a metà ripresa.

LODI voto 5: Stretto nella morsa del centrocampo bianconero, non riesce a tirare il coniglio fuori dal cilindro. L’unico acuto è un pregevole lancio “alla cieca” per Mazzarani nel primo tempo. Particolarmente nervoso per l’atteggiamento degli avversari e la direzione di gara, rimedia un cartellino rosso subito dopo il triplice fischio del sig. Volpi.

BIAGIANTI voto 5,5: Confermato nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa, nel primo tempo non è brillantissimo. Al 14° non controlla un retropassaggio di Manneh e lascia andare al tiro Arcidiacono; due minuti perde un pallone nella metà campo avversaria consentendo alla Sicula Leonzio di partire in contropiede. Nella ripresa cerca di mettere un po’ d’ordine e guadagna un buon calcio di punizione al 65°. A corto di fiato, viene richiamato in panca dal mister a venti minuti dal termine.
-> RIZZO voto 6: Gioca da mezzala sinistra e contribuisce a pareggiare l’agonismo messo in campo dai pari ruolo avversari nella fase finale del match.

MAZZARANI voto 6: Pur non essendo brillantissimo è uno dei pochi che si fa timidamente vedere dalle parti di Narciso. Al 31° ci prova di testa su lancio di Lodi; nel secondo tempo entra in un paio di azioni pericolose scaturite da tiri dalla bandierina.
-> BUCOLO voto 7: Entra al 71°, si piazza davanti alla difesa e…comincia a dettar legge, vincendo tutti i contrasti e provando anche a saltare l’uomo e aiutare la manovra.

BARISIC voto 5,5: Fa molto movimento sull’out di destra, è una presenza costante che fa dormire sonni poco tranquilli a Squillace ma…non riesce mai a sfoderare un guizzo vincente.
-> BRODIC SV: Gioca una decina di minuti da ala sinistra. Sbaglia qualche controllo, effettua un traversone basso controllato da Narciso, ma nel complesso è ingiudicabile.

CURIALE voto 5,5: Nel primo tempo fa continuamente a sportellate con Camilleri ed Aquilanti, provando ad aprire gli spazi per i centrocampisti. Cala nella ripresa, nella quale ha un’occasione al 70°, con una scivolata nell’area piccola con la quale prova a ribadire in rete la respinta di Narciso sul colpo di testa di Bogdan. Anche lui sbatte sul muro eretto dal portiere avversario.
-> RIPA voto 6: Pochi minuti a disposizione, ma lascia il segno con un colpo di testa degno di nota per la scelta di tempo operata in occasione di un corner. Un Narciso in stato di grazia gli nega però la gioia del gol.

MANNEH voto 5,5: Prima da titolare in questo campionato, in quello che presumibilmente è il ruolo a lui più familiare. Nella prima frazione di gioco è incostante: in alcuni frangenti taglia a fette la difesa avversaria coi propri movimenti (costringendo Camilleri ad un fallo da cartellino…arancione), in altri viene limitato da De Rossi e non trova l’intesa giusta coi compagni, soprattutto con Marchese. Nella secondo tempo continua a sbagliare qualche tocco o appoggio e viene sostituito dopo poco più di un quarto d’ora.
-> DI GRAZIA voto 6: Gioca mezz’ora, non riesce ad incidere in fase offensiva ma lotta come un leone, aiutando anche in copertura.

All. LUCARELLI voto 5,5: Poco da obiettare sulle scelte operate all’inizio e a gara in corso. Piazza Blondett su Arcidiacono per arginare l’elemento più pericoloso della formazione avversaria: nel primo tempo l’ex Cosenza va in difficoltà ma poi chiude la gara in scioltezza. Lancia Manneh dal primo minuto, valorizzando l’esterno offensivo più brillante delle ultime settimane, ma il gambiano non riesce a ripetersi. Dopo aver riproposto senza profitto la soluzione Lodi mezzala, nella fase finale mantiene la mediana a 3, per opporsi alla supremazia fisica e di nervi del centrocampo di Diana. Manca brillantezza, ma tenendo conto delle condizioni del campo, dell’avversario rognoso e della prestazione da urlo di Narciso, il pari non può essere considerato un delitto.

SICULA LEONZIO voto 6,5: Gioca meno bene rispetto alla gara d’andata, ma ha il merito di limitare al massimo il potenziale offensivo del Catania, bloccando gli esterni con marcature mirate e paralizzando il centrocampo con un pressing alto, asfissiante e costante. Se Bollino e Arcidiacono tenessero i nervi a bada, quella di Diana sarebbe una squadra che potrebbe ambire senza problemi ai playoff.

Arbitro VOLPI voto 5: Primo tempo poco fortunato. Grazia Bollino, al quale andava estratto il secondo giallo al 35° per l’evidente manata destinata a Curiale. Per par condicio sorvola sulla trattenuta di Blondett (anch’egli già ammonito) su Arcidiacono a fine primo tempo. Migliora nella ripresa, quando l’unica grave svista è la mancata ammonizione di D’Angelo al 68° per il fallo con cui il centrocampista bianconero aveva fermato Lodi, interrompendo una pericolosa manovra degli etnei. Non riesce comunque a tenere gli animi a bada e il finale con l’espulsione di Lodi e il successivo principio di rissa sono lì a dimostrarlo.