Sicula Leonzio-Catania 0-0: le dichiarazioni dei protagonisti

Aya in azione a Lentini

Aya in azione a Lentini 

Gli interventi di Mignemi, Torrente, Leonardi, Angiulli e Aya, nel post gara dell' 'Angelino Nobile'

Le interviste a caldo, realizzate dai colleghi di UltimaTv, a Ramzi Aya e Angiulli del Catania e a Torrente, Mignemi e Leonardi per la Sicula.

Davide Mignemi (direttore sportivo Sicula Leonzio):
«Pareggio che prima della partita avremmo definito prezioso per come era stata la nostra settimana, un po' travagliata con il cambio dell’allenatore e l’infrasettimanale in cui abbiamo preso una bella batosta. Ma analizzando la partita meritavamo di più, ma va bene così, servivano punti e siamo sulla buona strada. Dietro a tutto quello che facciamo c’è tanto lavoro, l’atteggiamento sta alla base di questo campionato, se no non vai da nessuna parte. Il mister in questi due giorni, con un paio di allenamenti per conoscere la squadra, ha lavorato molto sull’atteggiamento».

Vincenzo Torrente (tecnico Sicula Leonzio):
«È stata una grandissima prestazione, abbiam concesso poco al Catania e creato tante occasioni da gol clamorose nel secondo tempo. Bravi i ragazzi che hanno fatto quello che gli avevo chiesto. Era un periodo difficile, di prestazioni e di risultati, oggi è stata una gran gara. Per Gomez è una distorsione, speriamo nulla di grave. Sapevamo le giocate prestabilite del Catania, sapevamo dei lanci sugli esterni e dei lanci in verticale, ma non gliele abbiamo permesse. Nel secondo tempo abbiamo creato delle palle gol e il loro portiere è stato determinante».

Federico Angiulli:
Sicuramente la serenità mentale è una cosa che dobbiamo avere dentro di noi. L’ambiente si aspetta tanto da noi, quindi non possiamo pretendere applausi dopo prestazioni come questa. Siamo stati scelti per vincere il campionato, quindi dobbiamo giocare tutte le partite da squadra di vertice, giocare meglio sulle seconde palle, essere decisi e non aver paura. La Leonzio ha fatto la partita che doveva fare, da squadra di C. Il gruppo è positivo, situazioni così non hanno creato crepe interne, sappiamo che nessuno sta remando contro, nessuno lo fa apposta. Bisogna adattarsi tutti, dal più tecnico al meno tecnico. Non riuscire a vincere e non riuscire a creare è normale che porta a un po’ di negatività, ma è questione di lavoro e di adattamento e di trovar la quadra mentale. Le partite migliori noi le abbiamo fatte contro squadre di categorie superiori, perché sono squadre che ti lasciano giocare e nel nostro girone ce n’è poche, quindi dobbiamo abituarci. Oggi non abbiamo preso gol, abbiamo pareggiato, non c’è il rammarico di avere perso ma siamo comunque amareggiati. Siamo consapevoli delle nostre capacità, quando ci adattiamo all’avversario magari il risultato è già compromesso, è quindi una questione di mentalità».

Ramzi Aya:
In C il calcio è diverso, non è com’è stato in Coppa Italia, ci sono tanti duelli e se non li vinci fai fatica. Bisogna fare qualcosa in più, dobbiamo avere più personalità e fare quello che facciamo in allenamento. Oggi abbiamo perso tanti duelli e chi meritava di vincere era la Leonzio, per le azioni create. Abbiamo sbagliato noi, dovevamo stare più alti e avere più coraggio, regalavamo troppi metri all’avversario. Nel secondo tempo abbiamo provato a stare un po’ più alti. Dobbiamo avere più coraggio a star più alti».

Giuseppe Leonardi (presidente Leonzio):
«Da catanese vedere il Catania in C è una brutta cosa, non è la categoria che gli appartiene. Oggi c’erano mille persone provenienti solo da Catania. È un periodo difficile ma il campionato è ancora lungo. A noi il pareggio sta stretto, però la strada è quella giusta. Col Catania giocare è facile, gli stimoli vengono da se, adesso dobbiamo trovare continuità contro le altre squadre. La Leonzio oggi ha fatto quello che doveva fare, ma la strada è ancora lunga, mancano due partite al giro di boa e poi vediamo il da farsi, andiamo su questa strada. Catania è come una bella donna, che corteggi ma non è semplicissimo. La piazza ti spinge ogni giorno nel bene e nel male ma non è facile. Pulvirenti sta facendo il massimo per riportare il Catania dove lui stesso lo aveva portato».