Sannino si presenta: "Qui non per curare, ma per lavorare"

Mister Sannino per la rituale foto con la sciarpa rossazzurra...

Mister Sannino per la rituale foto con la sciarpa rossazzurra... 

Giuseppe Sannino, nuovo tecnico del Catania, è stato presentato oggi a Torre del Grifo.

TORRE DEL GRIFO- Ecco Giuseppe Sannino, nuovo tecnico del Catania, presentato questo pomeriggio a Torre del Grifo dall'Amministratore Delegato, Pablo Cosentino. Il "lavoro mentale" in cima al programma di lavoro di mister Sannino, e si presenta: "Sono qui per raggiungere un obiettivo".

"Non sono un inventore": "Da poco sono andato via dall'Inghilterra e ve lo dico col cuore: avrei voluto che il Catania non si trovasse in questa situazione. Perché sono andato via dall'Inghilterra? Voglio fare l'allenatore! In Inghilterra ci sono tante belle realtà che non ti fanno vivere questo lavoro con passione. Adesso andiamo a lavorare e cerchiamo di far sentire questi ragazzi protagonisti: hanno in mano le sorti di questa città e di questa società e hanno una guida. Bisogna capire il momento: so che è importantissimo farli sentire parte della squadra. L'aspetto tattico? I numeri lasciano i tempi che trovano: sarebbe da stupidi snaturare il progetto del 4-3-3. Ciò che chiedo è avere tutti la stessa idea, ovvero quella di sopraffare l'avversario con la qualità e la voglia di vincere ogni duello. Bisogna essere concreti: niente particolarismi. Io non voglio essere amico di nessino: ognuno deve fare questo mestiere al massimo e quando questo coincide col pensiero dell'allenatore, la strada è sempre dritta. C'è tanto da lavorare e confido molto in ciò che possono dare i giocatori dal punto di vista mentale: bisogna togliere qualche "Io" e mettere dei "Noi". Io non sono un inventore: mi piace mettere in campo la voglia di scendere in campo a guadagnare punti pensando che gli altri siano più bravi di noi.Ho voluto un anno di contratto perché credo poco ai progetti: non mi piace essere un peso alla società, facciamo un passo alla volta.

Mister Sannino oggi in conferenza stampa



"Un campionato diverso":"Il campionato di Serie B è un campionato in cui conta l'atletismo: ogni squadra andrà ad affrontare il Catania con molta fame, con la voglia di emergere e di salire in Serie A, come dobbiamo fare noi. Il portiere? Siamo stati sfortunati ad avere questi infortuni. Io la penso così: chi è disponibile e va in campo, è il migliore giocatore del mondo. Credo che i giocatori debbano contare sul proprio allenatore: io voglio capirli: il compito principale è quello di dargli sicurezza. L'esperienza di Varese in B? E' un'altra situazione rispetto a quei tempi! Ho trovato dei ragazzi che ho già avuto e loro sanno che c'è tanta strada da fare. Io sono qui non per curare, ma per lavorare e raggiungere un obiettivo: non so come e non so in quanto tempo. Il calcio è anche gioia: dobbiamo essere consapevoli che ci sono 20.000 persone che si battono per noi al Massimino. Conta essere un blocco unico, poi deve essere un allenatore a mettere il giocatore in condizione di rendere al meglio: difendiamo in 11, attacchiamo in 11. Cosa è accaduto nel Catania? E' la vita! Lo scorso campionato era già segnato per il Catania: adesso, però, molti vogliono ridare ai tifosi ciò che gli hanno tolto."

"Ringrazio Maurizio Pellegrino": "Il mio primo pensiero va a Pellegrino: lo ringrazio per ció che ha fatto, la sua mano si vedrà sempre. Mister Pellegrino è un professionista, ma il calcio è un'arte: basta un palo fuori o un palo dentro e cambia tutto!"

Il suo passato al Palermo: "La rivalità tra Palermo e Catania? E' una rivalità sana: io non dimentico nulla della mia esperienza lì, ma sono un professionista. Sono rimasto stupito da questa chiamata: l'ultima volta che sono entrato al Massimino c'era uno stadio pieno di "B": adesso il Catania è in B, quant'è strana la vita eh?"