Il numero dieci rossazzurro, fiducioso per la sfida dell'Adriatico, ribadisce l'importanza delle gare esterne
Il Catania torna a parlare. E dopo le dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato Cosentino e dal tecnico Dario Marcolin al termine della gara disputata contro il Crotone, riprende a confrontarsi con giornalisti, cominciando dal suo giocatore più rappresentativo, Alessandro Rosina.
Il centrocampista rossoazzurro, sereno e concentrato, torna sul pareggio di lunedì scorso: "Il Crotone si è dimostrata squadra discretamente organizzata per quanto concerne la fase difensiva e non è stato facile trovare degli spazi utili. Preferisco giocare alle spalle delle due punte ma posso adattarmi a soluzioni tattiche alternative se la gara lo richiede. Contro il Crotone ho spesso cambiato posizione con Sciaudone alla ricerca delle penetrazioni centrali, una soluzione tattica richiesta dal mister ma che è insita nelle nostre caratteristiche".
Un campionato impegnativo ed una classifica da risalire, per centrare l'obiettivo minimo stagionale. E sulle ambizioni del Catania, Rosina si mostra fiducioso, sottolineando però la necessità di fare risultato anche lontano dalle mura amiche: "la voglia di fare bene in trasferta è tanta e sappiamo di dover colmare questo gap che ci separa dalle altre squadre del torneo. La gara di Pescara arriva comunque in un momento propizio perché ci stiamo esprimendo bene e daremo certamente il massimo. La squadra abruzzese ha degli ottimi elementi e nonostante non attraversi un periodo brillante, bisognerà stare molto concentrati. Iniziare a vincere in trasferta è un tassello importante, che ci consentirà di uscire da questa fase di stasi".
Su come il Catania sia cambiato in queste ultime settimane, il centrocampista di Belvedere Marittimo fa riferimento all'aspetto tattico e motivazionale, assolvendo innanzitutto i vecchi compagni del quale si dice certo siano i primi ad essere dispiaciuti per come sono andate le cose. "Tutto il gruppo è partito con i favori del pronostico e nessuno d noi poteva mai immaginare un epilogo del genere. Rispetto alla prima parte della stagione, con l'arrivo di Marcolin, è cambiato innanzitutto il modulo. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di atteggiamento tattico, considerata la rivoluzione che si è consumata. C'è una nuova predisposizione che riguarda tutto il gruppo, conoscevo già tutti e molti li avevo già affrontati da avversari. Hanno accettato di venire a Catania nonostante la deficitaria situazione di classica e sono davvero motivati. Adesso, come sempre, spetta al campo l'ultima parola".
Il centrocampista rossoazzurro, sereno e concentrato, torna sul pareggio di lunedì scorso: "Il Crotone si è dimostrata squadra discretamente organizzata per quanto concerne la fase difensiva e non è stato facile trovare degli spazi utili. Preferisco giocare alle spalle delle due punte ma posso adattarmi a soluzioni tattiche alternative se la gara lo richiede. Contro il Crotone ho spesso cambiato posizione con Sciaudone alla ricerca delle penetrazioni centrali, una soluzione tattica richiesta dal mister ma che è insita nelle nostre caratteristiche".
Un campionato impegnativo ed una classifica da risalire, per centrare l'obiettivo minimo stagionale. E sulle ambizioni del Catania, Rosina si mostra fiducioso, sottolineando però la necessità di fare risultato anche lontano dalle mura amiche: "la voglia di fare bene in trasferta è tanta e sappiamo di dover colmare questo gap che ci separa dalle altre squadre del torneo. La gara di Pescara arriva comunque in un momento propizio perché ci stiamo esprimendo bene e daremo certamente il massimo. La squadra abruzzese ha degli ottimi elementi e nonostante non attraversi un periodo brillante, bisognerà stare molto concentrati. Iniziare a vincere in trasferta è un tassello importante, che ci consentirà di uscire da questa fase di stasi".
Su come il Catania sia cambiato in queste ultime settimane, il centrocampista di Belvedere Marittimo fa riferimento all'aspetto tattico e motivazionale, assolvendo innanzitutto i vecchi compagni del quale si dice certo siano i primi ad essere dispiaciuti per come sono andate le cose. "Tutto il gruppo è partito con i favori del pronostico e nessuno d noi poteva mai immaginare un epilogo del genere. Rispetto alla prima parte della stagione, con l'arrivo di Marcolin, è cambiato innanzitutto il modulo. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di atteggiamento tattico, considerata la rivoluzione che si è consumata. C'è una nuova predisposizione che riguarda tutto il gruppo, conoscevo già tutti e molti li avevo già affrontati da avversari. Hanno accettato di venire a Catania nonostante la deficitaria situazione di classica e sono davvero motivati. Adesso, come sempre, spetta al campo l'ultima parola".