Ripartenza da +12

Gioia rossazzurra a fine partita

Gioia rossazzurra a fine partita 

Max Licari sul netto successo contro il Ragusa. Un buon Lodi, bene l'attacco. La classifica sorride.

Una gara senza storia

Inizia con il botto l'anno nuovo per il Catania, capace di chiudere il conto con il volenteroso Ragusa già dopo una ventina di minuti. Infatti, all'atto del rigore assegnato alla formazione rossazzurra, con contestuale espulsione di Cess, la gara del "Massimino", nobilitato da più di 15.000 presenze, si è virtualmente conclusa, come testimoniato dallo svolgimento dei successivi 35' relativi alla prima frazione. Il raddoppio di Chiarella al 30' e il tris di Russotto al 37', complice una "paperissima" dell'ex Truppo, hanno ratificato numericamente un dominio assoluto e incontrastato, poi tranquillamente gestito in una ripresa di assoluto controllo, senza strafare e, soprattutto, senza inutilmente umiliare un avversario valoroso. Si comincia, dunque, con il piede giusto il girone di ritorno, nel segno di una supremazia incontrovertibile, fotografata da una classifica che non lascia adito a dubbi: 12 lunghezze di vantaggio su Locri e Lamezia, incapaci di andare oltre il pari rispettivamente contro Santa Maria Cilento e Canicattì. Il gap in graduatoria si allarga, inesorabilmente. Così, il presidente Pelligra, presente allo stadio, può gioire e, allo stesso tempo, continuare a programmare il futuro in tutto agio.

Solidità e personalità

Ferraro, privo di tre pezzi grossi come Lorenzini, Jefferson e Sarno, e alle prese con il caso Vitale (ancora "punito" in tribuna), imposta il suo classico 4-3-3 sul 2004 Groaz in porta (Lubishtani indisponibile in extremis), Boccia esterno mancino basso, i tre centrocampisti over e il trio d'attacco Chiarella-Sarao Russotto. Contro lo speculare schema del collega ragusano Raciti (catanese d.o.c.), il tecnico campano decide, quindi, di puntare sul gioco sulle ali, anche grazie alla spinta parallela dei laterali bassi Rapisarda e Boccia. Una strategia che paga subito, in virtù della buona verve dei due esterni avanzati e di un Lodi sempre lucido in regia, quasi mai contrastato da Distefano e soci. Il Catania prende immediatamente in mano le redini del gioco, lasciando le briciole a un Ragusa troppo tenero per poter pensare di uscire indenne dal "Massimino". La già citata occasione del fallo di rigore, accompagnato dall'espulsione di Cess, indirizza al 20' la gara in modo chiaro. Netto il fallo su Russotto, del resto. In inferiorità numerica, gli ospiti perdono campo e vanno in perenne difficoltà, mentre i rossazzurri dilagano. Al 30' Chiarella si ritrova a colpire indisturbato da centro area, fulminando l'incerto Truppo per l'inevitabile raddoppio. Truppo che, sette minuti dopo, si rende protagonista di un incredibile pasticcio, facendosi sfuggire dalle mani una velleitaria stoccata da distanza siderale di Russotto, peraltro fra i migliori in campo. Sul 3-0 la partita non esiste più. Il Catania gestisce con autorevolezza anche nella ripresa, caratterizzata da almeno altre due o tre occasioni da rete, una traversa e tanto possesso palla. I cambi di Ferraro donano qualcosina in più in fatto di verve, malgrado De Luca, impiegato da centravanti al posto di Sarao, non riesca in qualche circostanza a bucare la larga difesa ospite. Entrano benino pure Giovinco, a rilevare Russotto, e il giovane Pedicone, utilizzato da ala sinistra invece che da terzino. Di contorno, i pochi minuti regalati a Di Grazia e Al. Russotto, con l'auspicio per quest'ultimo di poter trovare un impiego più continuo, scevro dalle reiterate problematiche fisiche che finora lo hanno limitato.

A Locri, contro il San Luca, per consolidare il gap in classifica

Domenica prossima si torna in Calabria. Sarebbe il caso di ricominciare a vincere anche in trasferta, considerato che da troppo tempo non si riesce a farlo. Il Catania visto contro il Ragusa potrà farlo con serenità, a patto che continui il percorso di crescita atletica evidenziato. I locali costituiscono un buon sodalizio di categoria e, all'andata, fecero una bella figura al "Massimino"; non sarà, pertanto, facile portare a casa i tre punti. Sarà necessaria grande concentrazione e voglia di non mollare la presa. Umiltà, in una parola. Let's go, Liotru, let's go!!!