Reggina-Catania: quando lo scacco è del Re

I giocatori rossazzurri sotto la il settore ospiti del

I giocatori rossazzurri sotto la il settore ospiti del "Granillo" 

Focus sulle vittorie etnee a Reggio Calabria. All'interno le immagini dell'ultimo '2'

Undici volte Catania
Metà settembre, l’aria è fresca; così tanto che la sera sembra esser più d’inizio autunno che di fine estate. Il cielo è limpido, ci sono stelle e luna. Sotto questo manto bluastro c’è un nonno che prova ad insegnare il gioco degli scacchi al nipote. Impresa titanica per il sapiente anziano, messo a dura prova dalla vivacità del giovincello. Una domanda, un po’ maldestra, sembra far crollare definitivamente tutti i buoni propositi d’insegnamento: “Nonno – chiese senza pensare il nipote – ma il re può dare scacco alla regina?” . L’anziano, sfilandosi gli occhiali in segno di rassegnazione, rispose con quel garbo fiabesco che solo i nonni hanno: “Nel gioco degli scacchi non è possibile, ma nel calcio sì. Conosco dei ‘Re’ che in passato hanno dato più volte scacco ad una regina, anzi Reggina... L’ultimo a riuscirci, la notte del 4 novembre 2006, è stato Giorgio Corona, con un sinistro al volo proprio sotto la curva rossazzurra. Quella fu l’ultima delle undici scorribande dell’Elefante in terra calabrese…”. All’improvviso il bimbo scoprì di avere un’attenzione mai conosciuta prima, così tanta che chiese al nonno di raccontargli le altre dieci storie.

“Quella più lontana – riprese orgogliosamente il nonno – risale all’aprile 1949 e porta la firma di Re Giovanni Prevosti. Il ricordo di quella gara è un po’ sbiadito, visto che avevo meno di tre anni. Nel ’67 la vittoria più larga: 4-1 con doppietta di Vitali, Pereni e Trombini. L’anno dopo toccò a Re Angelo Volpato firmare l’1-0. Quella che ricordo con più gioia risale al 14 giugno 1970: Re Aquilino Bonfanti, che da qualche mese non è più con noi, ne fece due e il Catania di Massimino conquistò la Serie A. Tra il ‘72 e il ‘73 ancora Aquilino Fulvio Francesconi, altro Re, diedero altre due volte scacco alla Reggina, sempre in B. E la rimonta del 1975, ne vogliamo parlare? Loro vincevano per 2-0, poi Colombo, Ciceri e Prestanti ribaltarono tutto. Nel giro di due anni, tra il febbraio del 1978 e il maggio del 1980, ricordo altri tre Re e altrettanti 1-0: Emilio Frigerio, Giovan Battista Rappa e Marco Piga. Quando segnò l'attaccante di Palau fu gran festa: bastò un rigore a metà del secondo tempo per regalare un'altra promozione al Cavaliere...”.

Il nipote, con lo sguardo estasiato di chi rimarrebbe ad ascoltare per ore intere, aveva già memorizzato quei nomi leggendari: “Aquilino, Marco, Giorgio, hanno nomi importanti questi Re!”. “Eccome – rispose il nonno – ogni generazione ha il suo, chissà chi sarà il prossimo…”.




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