Primavera 3, il ritrovato derby giovanile domani a Carini

Da sx, Tropea, Sciuto, Panarello, Fichera, Caracó e Le Mura (Ph. Daniele Sicilia)

Da sx, Tropea, Sciuto, Panarello, Fichera, Caracó e Le Mura (Ph. Daniele Sicilia) 

Bisogna tornare alla stagione 2014-15 per l'ultimo derby tra le due maggiori giovanili siciliane, nel torneo Primavera

Domani, domenica 21 marzo, alle 14.30 al Centro Sportivo "Pasqualino Stadium" di Carini, per la quinta giornata del Campionato Primavera 3 "Dante Berretti", si affronteranno le squadre di Palermo e Catania. Aria di derby, finalmente, anche per le maggiori giovanili delle due siciliane, dopo ben cinque stagioni di percorsi diversi dopo l'ultima volta. In quella 2014-15, infatti, il Palermo gioca nella massima serie, il Catania in Serie B; le rispettive formazioni "Primavera" si affrontano nel corso della 53ª edizione dell'omonimo campionato. In ambedue le gare della regular season i rosanero del tecnico Bosi hanno ragione dei catanesi guidati da Pulvirenti, nella classifica marcatori i cannonieri delle due squadre ricoprono terzo e quarto posto: La Gumina (17 reti) e Di Grazia (16). Il Catania chiude con 48 punti al pari di Palermo ed Empoli, ma la classifica avulsa premia le avversarie, che vanno avanti ai quarti di finale: i rosanero battono la Juventus, poi lasciano la competizione nella semifinale, dove soccombono alla Lazio ai calci di rigore.

È quella l'ultima stagione Primavera del Catania: a partire dalla successiva, con la retrocessione d'ufficio in Serie C, si dischiudono le porte del Torneo Dante Berretti, consecutivamente fino a quello della stagione in corso che, però, muta la denominazione in Primavera 3. I palermitani dal canto loro affrontano le successive quattro stagioni nei campionati Primavera, compresi i nuovi Primavera 1 e 2, prima della retrocessione in Serie D, dove gareggiano nel torneo Juniores; ritornati in C nella corrente stagione, anche per loro è Campionato Primavera 3.

Nelle alterne vicende di questa stagione 2020-21, contraddistinta dal contrasto alla diffusione del Covid-19, il campionato ha visto la partenza a fine ottobre scorso, per poi fermarsi, con diversi ulteriori rinvii, fino alla ripresa avvenuta il 20 febbraio; nel Girone G, quando mancano tre gare alla fine del girone d'andata, il Palermo comanda provvisoriamente la classifica, il Catania ricopre la quarta posizione a quattro lunghezze di distanza. Il percorso dei rosanero è stato tutto sommato contraddistinto da una certa regolarità, frutto di tre vittorie e un pari, senza subire mai sconfitte; viceversa il Catania deve ancora raggiungere una continuità di risultati che le dia modo di approcciarsi alla vetta, per via di un percorso segnato dalle due vittorie quali estremi di una striscia che registra, purtroppo, anche due sconfitte consecutive (una casalinga).

Il tecnico Giovanni Marchese ha recentemente utilizzato il modulo 3-5-2, ma potrebbe anche optare per l'evoluzione più offensiva dello stesso, ovvero il 3-4-3, con una formazione fra le più giovani del girone, dove trovano spazio anche i 2004 Russo e Tropea. Dubbi in porta, dove potrebbe rientrare il titolare Coriolano, ripresosi dopo l'infortunio della precedente gara, ma Vadalà si è mostrato all'altezza nell'occasione, salvando il vantaggio nel finale. La linea dei tre centrali difensivi passerà dalla probabile conferma dei sempre presenti Caracò e Panarello, cui aggiungere Iuculano; Lo Duca e Tropea avranno il difficile compito di aiutarli partendo dalla mediana e facendo la spola tra difesa e attacco. Il centrocampo appare saldo nelle mani di Sciuto, Limonelli e Le Mura; in attacco, indisponibile l'autore del gol della vittoria Fichera per squalifica, la scelta parte dalla conferma di Russo al centro con Bozzanga e uno fra Di Stefano e Aquino a fungere da esterni.

Maggiore esperienza fra le file della squadra rosanero, dove abbondano i 2002 che ovviamente fanno la differenza grazie ad un anno in più: occhio soprattutto all'attaccante Barcellona e alla mezzala Florio, ambedue accreditati di due reti messe a segno. Comunque, non tanto le reti segnate, sei, contro le sette rossazzurre, quanto quelle subite sono il fiore all'occhiello del team palermitano, appena due (sei il Catania). A dirigere l'incontro sarà il fischietto di Trapani Melodia, nell'occasione coadiuvato dagli assistenti Parrinello e Barone, entrambi di Marsala.