Numeri di maglia: a Sarao e Reginaldo il "peso" del 9 e del 10

Numero 9 per Manuel Sarao

Numero 9 per Manuel Sarao 

Molte conferme, compreso il fedelissimo 13 di Izco; gli epurati rimasti senza numero; il 27 di Biagianti non assegnato...

Attraverso il proprio sito ufficiale, il Catania ha reso nota la numerazione ufficiale delle maglie degli atleti in prima squadra per la stagione sportiva 2020/21:

1 Santurro, 2 Noce, 3 Claiton, 4 Vicente, 5 Silvestri, 6 Welbeck, 7 Gatto, 8 Rosaia, 9 Sarao, 10 Reginaldo, 12 Della Valle, 13 Izco, 16 Albertini, 19 Manneh, 20 Pinto, 21 Biondi, 22 Martínez, 23 Dall’Oglio, 26 Calapai, 29 Zanchi, 30 Arena, 31 Pecorino, 33 Panebianco.

Maglia non assegnata = epurazione in vista?
In primo luogo salta all'occhio un dettaglio: su 29 giocatori attualmente sotto contratto, il numero è stato assegnato a 22 (oltre al terzo portiere Della Valle, che è giovane di serie). Sono rimasti per il momento fuori dai giochi Furlan, Maldonado, Mazzarani, Curcio, Distefano, Rossitto e Curiale.
Gran parte di questi ultimi è destinata a salutare il Catania e la mancata assegnazione del numero di maglia suona come una conferma in tal senso. Ci riferiamo in particolar modo a Furlan e Mazzarani (che sembravano diretti al Livorno, prima che le rispettive trattative si ingolfassero), a Curcio (seguito, pare, da alcuni club di C), ed a Curiale (vicino al Catanzaro). Cedendo questi giocatori, la società etnea ridurrebbe il proprio numero di giocatori professionisti da 26 a 22, rientrando nel limite previsto dal regolamento di lega e scongiurando il pericolo di pagare ingaggi a vuoto, tanto più in una situazione peculiare come quella in cui si trova il club rossazzurro.
Ma come evidenziato sia dai dirigenti che dallo stesso tecnico Raffaele, sono in programma ulteriori innesti, sicché si renderebbero necessarie ulteriori cessioni. In quest'ottica potrebbero rientrare i giovani Distefano e Rossitto, che potrebbero essere piazzati in prestito, oltre ad altri elementi della rosa. Ad esempio, il reparto di centrocampo conta tanti elementi, forse troppi, e qualora i problemi burocratici riguardanti Maldonado dovessero risolversi, Vicente (o chi per lui) potrebbe essere candidato all'esclusione dal progetto. Proprio l'ecuadoregno ex Arzignano al momento è rimasto privo del numero, in quanto il proprio tesseramento è sub iudice.

I riconfermati...confermano anche il numero
Nell'analisi delle casacche scelte partiamo da chi faceva parte dell'organico del Catania già nella scorsa stagione. In questo senso si nota come praticamente tutti (Noce, Vicente, Silvestri, Welbeck, Manneh, Pinto, Biondi, Martinez, Dall'Oglio e Calapai) hanno confermato il numero in precedenza indossato. Lo stesso Emanuele Pecorino, rientrato dal prestito al Milan, ha ripreso il 31 che aveva utilizzato due stagioni fa, in occasione del proprio debutto in prima squadra. L'unico cambio riguarda il terzo portiere, il giovane Della Valle, che nello scorso campionato aveva proprio il 31, adesso ceduto a Pecorino, mentre nella prossima stagione utilizzerà il numero 12, ereditandolo dall'oggetto misterioso Luciano Peraggini, giovane argentino investito a inizio anno del ruolo di terzo portiere, in attesa di un tesseramento mai arrivato in seguito.

Le scelte dei "nuovi": ad Izco l'adorato 13, a Sarao e Reginaldo i numeri più rappresentativi
Volgendo uno sguardo ai nuovi arrivi, non possiamo che iniziare da quello che, forse, ha fatto discutere di più: il ritorno di Mariano Izco. Il centrocampista argentino ha indossato ininterrottamente la maglia numero 13 sia nella lunga esperienza alle falde dell'Etna, sia nelle successive con le maglie di ChievoVerona, Crotone, Cosenza e Juve Stabia. Non poteva che ripartire dal proprio numero di fiducia, ereditato da Saporetti (ceduto alla Pro Patria).

Izco: il numero 13 come una seconda pelle, da sempre 



Numero abitudinario anche per Claiton, che, sostituendo in tal senso Mbendé, conferma a Catania quel 3 già utilizzato lungamente a Varese, Bari, Crotone e Cremona, ed Albertini, che "trapianta" il 16 indossato senza soluzione di continuità nelle ultime quattro stagioni con la Virtus Francavilla. Rosaia, che durante la propria carriera ha alternato il 4 e l'8, ha optato per quest'ultimo, anche in virtù del fatto che l'altro numero era appannaggio di Vicente.
Le maglie più rappresentative, che fanno più sognare i ragazzi, ovvero la numero 9 e la numero 10, sono andate agli acquisti che per caratteristiche si avvicinano di più al prototipo classico che identifica quei numeri: rispettivamente, Manuel Sarao (che prende il testimone lasciatogli da Di Piazza e Beleck) e Reginaldo (che "rimpiazza" il partente Curcio). Eppure, paradossalmente, entrambi non hanno quasi mai indossato tali casacche durante la loro carriera: Sarao ha avuto il 9 soltanto in campionati non caratterizzati da numerazione fissa (come quelli di Serie C antecedenti la stagione 2016/17), per poi utilizzare in pianta stabile altri numeri; Reginaldo, che ha cambiato tante squadre e tanti numeri di maglia, ha impiegato il 10 soltanto in due circostanze (a Siena nella stagione 2010/11 e nella sua esperienza in Giappone, risalente all'anno successivo).
Numero inedito anche per Alessandro Gatto, al quale è stato assegnato il 7, tipico degli esterni offensivi (l'anno scorso era andato prima a Sarno e poi a Capanni). Stesso dicasi per Andrea Zanchi, che ha avuto il 29, mai utilizzato in carriera.
Chiudiamo la carrellata coi giovani Arena e Panebianco, che per la prima volta hanno avuto l'onore di ricevere l'assegnazione di un numero di maglia per la prima squadra, tanto più dopo aver firmato, rispettivamente, il primo contratto da professionista ed il c.d. "pre-contratto". Arena avrà il numero 30, Panebianco il 33.

27, assenza rumorosa
La maglia appartenuta per anni e anni all'ex capitano Marco Biagianti è rimasta non assegnata. Lo stesso giocatore, durante la conferenza stampa con la quale l'altro ieri ha annunciato il proprio addio al calcio, ha rivelato che i suoi ex compagni avevano lasciato apposta il suo numero libero, auspicando un suo ritorno nell'organico, poi non avveratosi.
I rumors riguardanti un possibile allargamento delle liste a 24 giocatori, da un lato, potrebbero rimettere in gioco il fiorentino, sebbene le recentissime dichiarazioni di dirigenti e allenatore non sembrano deporre in suo favore, tanto più dopo che Biagianti ha, appunto, annunciato pubblicamente il proprio ritiro. Nel frattempo, non pochi tifosi tra i social hanno auspicato che la società ritiri in suo onore la maglia numero 27. Un'usanza che molte società, anche di rilevanza mondiale, hanno talvolta messo in pratica di fronte ai ritiri di simboli dei propri club. A Catania ciò non è mai accaduto, ma va sottolineato che da quando la società etnea ha usufruito della numerazione fissa (dal 2002 al 2015 e dal 2016 ad oggi), nessun giocatore ha totalizzato così tante presenze, attestandosi al secondo posto nella speciale classifica "all-time" ed entrando nel cuore della tifoseria.

Biagianti, il 27 ed il Catania: trinomio inscindibile