Lo Monaco: "Vogliamo andare in B, ma senza pazzie..."

Pietro Lo Monaco e  Antonio Carbone oggi in sala congressi

Pietro Lo Monaco e Antonio Carbone oggi in sala congressi 

Le parole dell'ad degli etnei raccolte nel corso della conferenza odierna

Binomio inscindibile
Con la presentazione della campagna abbonamenti 2019-20, svoltasi questa mattina nella sala congressi del “Torre del Grifo Village”, è scattata ufficialmente la nuova stagione in casa rossazzurra. Come da consuetudine, così come avviene ormai da qualche anno, hanno presenziato l’evento l’ad Pietro Lo Monaco e Antonio Carbone, responsabile delle relazioni esterne ed istituzionali del club, con quest’ultimo che ha illustrato i dettagli della campagna abbonamenti che prenderà inizio nella giornata di domani, venerdì 12 luglio, con la prima fase destinata ai vecchi abbonati che potranno esercitare il diritto di prelazione. “La presentazione della campagna abbonamenti – ha dichiarato l’ad degli etnei – segna l’inizio ufficiale della nuova stagione. Abbiamo scelto ‘binomio inscindibile’, come frase di lancio, perché si tratta di una grande verità. Un legame fra il Catania e i suoi tifosi non si può scalfire. Ci auguriamo che questo binomio porti al raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

Attrezzeremo una squadra competitiva
L'ad Lo Monaco ha presentato la nuova stagione, la quinta di fila in terza serie, mantenendo un profilo basso: "È una stagione in cui rinnoviamo le nostre ambizioni col chiaro intento che non si vince per intercessione divina. Noi ci proveremo anche quest’anno, contendendo la B alle altre formazioni che si attrezzeranno adeguatamente. Veniamo da due campionati nei quali è mancato solo il salto di categoria, siamo passati fra mille vicissitudini, ma sicuramente questi anni trascorsi sono stati utili per permetterci di ritornare. Alla luce di quanto è avvenuto ad altre società, vedi Foggia o Palermo, bisogna fare una profonda riflessione: il Catania, oggi, è una società forte, sta cercando in tutti i modi di ritornare ad avere un assetto di affidabilità. Siamo pronti ad affrontare un’altra annata di livello. Cercheremo di attrezzare una squadra competitiva, che abbia voglia di venire su, ma senza fare pazzie. Preferisco perdere uno o due giocatori ma non mettere a repentaglio la vita dell'azienda, è basilare".

La Giornata Rossazzurra
“La Giornata Rossazzurra si fa secondo il momento, potrebbe capitare anche con un avversario di media levatura perché si tratta di una partita che decida tanto. Non è detto che si farà col Bari”.

Non abbiamo la competitività economica di Bari, Catanzaro e Reggina, ma…
“Rispetto ai fiumi di parole che sono stati spesi, vista l’assenza di notizie, siamo andati avanti per la nostra strada, proseguendo il piano per mettere in piedi una squadra competitiva. Abbiamo provveduto a cambiare la guida tecnica e contestualmente siamo andati avanti nel procedere con le indicazioni del tecnico in quel che possiamo chiamare piano di potenziamento, che poi è tutto da verificare. Abbiamo un organico assai nutrito, con giocatori che impongono alla società un esborso importante. Il Catania, come detto in precedenza, farà quello che le proprie possibilità consentono di fare. Nessuna follia, anche perché non è nelle condizioni di farle. Il primo obiettivo è salvaguardare la struttura aziendale. Le pazzie se le porta via il vento, il Catania non lo farà fallire nessuno. La proprietà garantirà il necessario per sostenere le nostre ambizioni. Così come è avvenuto negli anni passati il Catania non avrà la competitività economica di squadre come Bari, Reggina o Catanzaro, ma ci auguriamo di avere la fantasia per poter sopperire a questo gap”.

Nel calcio c’è l’imponderabile
“Questi tre anni sono stati intensi, tosti, ai limiti, però oggi il Catania è una società forte, solida, affidabile e riconsiderata. Ci manca solo quel salto in B. Ci riproveremo anche quest’anno, con tutta la forza che abbiamo. Mi sembra chiaro che se hai l’organico più forte e non vinci, così come è avvenuto l’anno scorso, c’è qualche problema, non puoi nasconderti dietro a un dito. Si prova, cambiando la guida tecnica, qualche giocatore, ma non sempre si riesce. Due anni fa, per esempio, se avessimo vinto le partite in casa con Juve Stabia e Trapani, anziché fare appena un punto, avremmo conquistato la promozione. Ci sono annate e annate, con tante cose che influiscono. Quindi, cosa possiamo fare? Riproporci nuovamente, con forza e con le nostre possibilità”.

Trattative col Perugia…
Sulle possibili trattative con il Perugia riguardanti i cartellini di Marco Moscati e Salvatore Monaco l’ad etneo ha glissato: “Moscati e Monaco? Oltre ad essere dei giudici integerrimi voi (giornalisti, ndr) ne sapete più di me, più della società. Non ne so niente. Gatto? Con quale squadra gioca?”

La nuova maglia
“A breve presenteremo la nuova maglia. Ogni due anni il Catania cambia divisa di gioco, così come sempre fatto negli anni precedenti ad eccezione della stagione 2007-08. Abbiamo cambiato la prima e la terza.”

La scelta di Andrea Camplone
“Gli allenatori si giudicano dalla capacità che hanno di esprimere il lavoro in campo. Il metro è dato da come la squadra si esprime. Noi avevamo un’esigenza: riappropriarci di un modulo (il 4-3-3, ndr) che è stato proprio del Catania per diversi anni, anche quando doveva salvarsi in Serie A. Camplone ha tutti i requisiti. Mi auguro che riesca a dare una matrice offensiva a questa squadra e che sia in grado di imporre il proprio gioco agli avversari. Ci auguriamo che tutto questo possa concretizzarsi”.

Furlan, Welbeck e Catania
“Furlan, se non il migliore, è stato uno dei migliori portieri dello scorso anno. È un portiere che avevamo già bloccato all’inizio della stagione, perché se fosse stata Serie B lo avremmo preso pur avendo anche Pisseri. Quest’anno mi sembra corretto, giusto e doveroso dare la possibilità a Pisseri di verificarsi in altri palcoscenici. Ci auguriamo che il campo possa confermare le sue potenzialità. Welbeck è un bel martello, è un ragazzo con forza fisica, con molta voglia di fare. Ci darà una grande mano. Su Emanuele Catania è un catanese d.o.c., è un ragazzino di 38 anni che ha trascinato il Siracusa alla salvezza. È un giocatore imprevedibile che fa reparto da solo, di grande qualità tecnica, che ha voluto fortemente venire a concludere la propria carriera di calciatore qui, mi auguro il più tardi possibile. La morte calcistica non è nella carta d’identità, ma nella testa, puoi avere anche 30 anni. Lui ha una grande voglia di indossare la maglia della sua città. In avanti abbiamo gente come Curiale, Di Piazza, Sarno, Catania, anche se qualche altra cosa la faremo. Se son rose fioriranno…”.

Marchese, Lodi e Llama…
“Giorno 14 luglio la squadra si radunerà a Torre del Grifo e ci saranno convocati tutti i giocatori, alcuni verranno in un secondo momento, e saranno a disposizione del tecnico. Tutti i calciatori sono stati vagliati dal tecnico e sarà lui a decidere chi può fare a caso del Catania o meno. Il nostro organico è questo. Qualche giocatore che è vicino ad un ipotetico commiato potrebbe anche decidere di fare altre cose. Dobbiamo valutare anche con i vari calciatori.

Possibile ritorno di Izco? Abbiamo altri obiettivi
“Izco ha sempre ricoperto ruoli di corsa, mentre Catania è un attaccante. In mezzo siamo abbastanza pieni per pensare ad un ulteriore innesto, stiamo perseguendo altri obiettivi”.