Lo Monaco: "Pinto e Catania sono due giocatori importanti"

Pietro Lo Monaco con Pinto e Catania oggi a Torre del Grifo

Pietro Lo Monaco con Pinto e Catania oggi a Torre del Grifo 

Le dichiarazioni del direttore generale rossazzurro durante la conferenza stampa di presentazione di Pinto e Lele Catania

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato del Catania Calcio, Pietro Lo Monaco, durante la conferenza stampa di presentazione dei calciatori Giovanni Pinto ed Emanuele Catania, svoltasi nel pomeriggio nella sala congressi di Torre del grifo:

«Pinto ed Emanuele sono due giocatori importanti. Quando abbiamo fatto l’operazione Catania qualcuno ha storto un po’ il muso, qualche testata nazionale ha detto che noi eravamo la squadra dei vecchietti, dimenticando che oltre ai Lodi, ai Catania, ci sono i Biondi, i Saporetti, i Welbeck…ma noi non ci siamo mai curati di questo. Catania ha voluto fortissimamente questa maglia e noi lo abbiamo voluto con noi. A me sembra più ragazzino del più ragazzino del gruppo. Giovanni avevamo provato a prenderlo anche l’anno scorso, il fatto di averlo preso ci rende soddisfatti al cento per cento.
Pecorino andrà al Milan in prestito con diritto di riscatto. Se lo avessi ceduto me lo avrebbero pagato come un ragazzino. Ma noi crediamo tanto nel calciatore, è un potenziale nostro, se gli piace ce lo devono pagare, e avremmo anche una percentuale su un’eventuale cessione futura da parte del Milan.
Le condizioni del "Massimino" sono buone, è stato fatta una risemina e delle concimazioni ad hoc. Purtroppo il caldo di questi mesi è stato massacrante e se non gli dai l’acqua nei momenti giusti il manto erboso ne risente subito. Abbiamo avuto anche dei guasti che adesso sono stati risolti.
Quando lo sponsor tecnico ce li fornirà giocheremo con le nuove maglie, dobbiamo aspettare che ce le spediscano.
Noi non abbiamo solo Rossetti, abbiamo anche Barisic che si sta allenando già con la squadra. In un settore dove dovranno giocare in 3 abbiamo tante scelte, anzi, dobbiamo ancora cercare di sistemare Brodic e Liguori, che hanno bisogno di giocar con continuità. Pochi hanno rimarcato il lavoro fatto dal nostro settore giovanile. Il Catania è tornato in tutti i punti organizzativi nella maniera giusta, oggi voglio rimarcare il lavoro del nostro settore giovanile.
Mi sono arrabbiato domenica per il 6-3: si può mollare come corsa ma non nella testa. Abbiamo mollato nella testa, siamo diventati immobili, nei gol subiti. La squadra ha comunque operato bene, quindi non mi va che passi il messaggio che la difesa non abbia fatto bene per quei tre gol subiti. Non si deve mai mollare, mai.
Su Mihajlovic si sono spese milioni di parole. Sta dando un grande esempio a tutti. Colpito da una malattia la sta affrontando con una determinazione incredibile, la sta prendendo a schiaffi e non è assolutamente facile. Quando ho saputo che domenica sarebbe andato in panchina mi sono commosso. È un uomo importante: Forza Sinisa, anche questa volta ce la farai!
Dobbiamo avere rispetto di tutti ma ricordarci che siamo il Catania. Ci vogliamo riappropriare del 4-3-3, con una squadra capace di esprimere un gioco, è un’esigenza. Abbiamo preso Camplone, che veniva da qualche annata non bellissima, puntando sulla sua voglia di rivalsa e sulla sua dedizione al gioco offensivo.
Per la trasferta di Venezia abbiamo speso 15mila euro. Non abbiamo trovato aerei disponibili, avevo addirittura pensato anche di dare forfait, la multa ci sarebbe costata meno. Si era pensato anche di andare in Slovenia, a Lubiana, poi avremmo fatto due ore e mezza in autobus, ma non abbiamo trovato posti. Quindi c’è chi parla tanto per parlare e per far sapere che esiste».