Lecce-Catania 1-0: le pagelle rossazzurre

Pozzebon fra i meno peggio a Lecce

Pozzebon fra i meno peggio a Lecce 

Le votazioni riportate dai giocatori del Catania nella sfida persa coi giallorossi.

Pisseri 7: Nei primi minuti fa venire qualche brivido con una parata in due tempi (1') e con qualche controllo coi piedi un po' azzardato, ma è solo un collaudo. Vola al 30' su una botta dalla distanza del capitano dei salentini Cosenza, grande intervento in angolo. Altra grande parata al 44', si salva ancora in corner. Troppo forte per lui il tiro di Costa Ferreira per il gol vittoria del Lecce. Sventa ancora in calcio d'angolo al 67'. Commette un'altra incertezza al 73’, regalando l'ennesimo angolo ai padroni di casa, ma si conferma ancora una volta il migliore del Catania.

Gil 6: Controlla insieme agli altri due centrali il capocannoniere della Lega Pro Caturano, che oggi non fa una gran partita, anche grazie al lavoro dei difensori rossazzurri. Drausio fa la sua partita senza altri tipi di "colpi di testa" come ad Agrigento e Messina. Si becca un giallo nella ripresa.

Bergamelli 6: Continua a fare il muro e dirige la difesa. Regge bene il confronto con il bomber Caturano che in pratica viene annullato.

Marchese 6: Nel primo tempo, a parte qualche distrazione, è decisivo al centro della difesa dove si mostra pronto a spazzare quando serve. Viene schierato nella retroguardia a tre: peccato, perché se fosse stato utilizzato sulla fascia sinistra (o se gli fosse stata concessa qualche incursione) i suoi cross avrebbero potuto far fruttare qualcosa.

Parisi 5,5: È chiamato agli straordinari in conseguenza del nuovo modulo adottato da Giovanni Pulvirenti. Qualche incertezza nel primo tempo, ma lotta e aggredisce, spingendosi in avanti quando può. Guadagna l'ultimo angolo della partita che può regalare il pareggio ai rossazzurri, ma sarà un nulla di fatto.

Di Grazia 5: Con Biagianti e Bucolo c'è anche lui a compiere il "misfatto" dal quale scaturisce il gol di Costa Ferreira. Inizialmente viene piazzato sul centro-destra della mediana nel 3-5-1-1 di mister Pulvirenti, ma non riesce a brillare: poche spinte e spesso gli avversari gli sfuggono. È lui a costringere Bucolo all'ammonizione, si becca anche quella "verbale" del compagno.

Bucolo 6: La complicità nell'azione che ha deciso la partita è l'unica pecca per un cuor d'elefante che si batte su ogni pallone. È sempre col fiato sul collo degli avversari e cerca anche di far ripartire i compagni. L'ammonizione beccata nel primo tempo gli costa la sostituzione al 15° della ripresa.

Biagianti 5: Si impappina, in compagnia di Bucolo e Di Grazia, alla ricerca della palla che giunge all'indisturbato Costa Ferreira in occasione del gol vittoria dei salentini. Si è parlato tanto della scarsa condizione fisica mostrata dagli etnei e proprio il capitano, nonostante giochi col cuore, ne rappresenta l'emblema. Ammonito al minuto 63.

Djordjevic 5,5: Vale quanto detto a proposito di Parisi riguardo ai sacrifici dovuti al nuovo modulo tattico. Nei primi 45' compie qualche errore, soffre Pacilli sulla corsia di destra d'attacco del Lecce, ma fa anche qualche intervento prezioso. Si spegne del tutto nella seconda frazione di gioco, durante la quale verrà sostituito.

Mazzarani 5,5: Si rivede dal primo minuto. È quello che in avanti ha creato più occasioni. Ci prova con due tiri dalla distanza nella prima frazione: il primo è una "soffice" palombella, il secondo una botta da ancora più lontano della precedente, entrambe si spengono sul fondo. Ci riprova dopo il vantaggio del Lecce ma la conclusione è da dimenticare. Diffidato, protesta per un angolo non concesso e si fa ammonire: salterà la gara con la Paganese.

Pozzebon 6: Gran tiro da fuori area al 38°, palla fuori di poco. Nel primo tempo si muove bene su tutto il fronte d'attacco e va anche al cross. Nel secondo tempo invece si spegne e si fa notare solo per un altro gran tiro da fuori al 71°, in occasione del quale trova l'opposizione del portiere giallorosso Perucchini, alla sua prima parata.

Fornito 5,5: Sostituisce Bucolo al 60°, ma fa vedere poco. Da lui ci si aspetta di più.

Scoppa 5: Entra al 76° al posto di Di Grazia. Dopo cinque minuti prende un inutile quanto banale cartellino giallo. Non fa vedere nulla di che.

Tavares SV: In campo dal minuto 76 per Djordjevic. Non ha il tempo di incidere.

All. Giovanni Pulvirenti 6: Viene gettato nel marasma rossazzuro e con soli quattro giorni di allenamento non può avere colpe. Pronto a dare il suo contributo presenta i suoi undici schierati con un 3-5-1-1, col rientro di Gil (dalla squalifica) e quello di Mazzarani e Di Grazia, ultimamente relegati in panchina da Petrone. La squadra è ben imbottita, subisce il Lecce ma si difende bene: il reparto arretrato regge e non ha colpe in occasione del gol, frutto di un errore nato a centrocampo e di un tiro da fuori imparabile. Sono poche le occasioni da gol: l'unico tiro nello specchio della porta arriva solo nella ripresa, ma in occasione dei tre tiri di Mazzarani fuori dallo specchio gli uomini di Pulvirenti fanno tremare i padroni di casa (specie nell'ultima occasione si poteva fare meglio).

Lecce 6,5: Domina la partita in quanto a gioco, possesso palla e occasioni create. Ma non senza soffrire. Il Catania si chiude bene e trovare la via del gol non è facile. Ci prova con i tiri da fuori ma non sfonda, quando trova lo specchio ad opporsi c'è il miglior portiere del girone a dire di no. Ottimo il lavoro di Cosenza, Pacilli e Fiordilino, ma il migliore è Costa Ferreira che trova un missile da fuori area capace di battere Pisseri. Il gol regala tre punti preziosi ai giallorossi.

Arbitro Paolini 6,5 Arbitra, come si suol dire, "all'inglese" e la partita è piacevole anche grazie a questo, perché fa correre quando serve. Fa capire chi è che comanda non facendosi intimidire. I gialli sembrano starci tutti, da entrambe le parti. Forse manca un angolo al Catania nei concitati minuti finali.