L’accrocco:"Travolti da un insolito Porcino"

 

L'opinione a caldo del direttore Carletto Galati

Sgomberiamo subito il campo da ogni equivoci: per come si era sviluppata la partita, per le sue dinamiche, il pareggio è un buon risultato. Gare difficili queste, bastarde nella loro natura in quanto racchiudono nel proprio essere il massimo dell’ostilità: sono playoff e sono di Serie C. Chi mastica la categoria sa cosa voglio dire.

E’ vero le occasioni per il Catania sono state tante, ci sarebbe spazio per ragionare su come sarebbe andate se, ma questa simpatica squadra di un paesino delizioso della provincia bresciana rappresenta in pieno la classica formazione che ti fa perdere la pazienza, che ti logora e poi ti stende, magari in contropiede, magari avendo tirato in porta due sole volte.

Va bene così, va benissimo così. Recriminiamo, ok. Che serva da lezione per il futuro, per la prossima gara, senza guardare troppo oltre. Un passo alla volta, con fermezza di polso e sguardo dritto verso l’obiettivo, ancora lontano, non irraggiungibile, ma dai contorni ancora indefiniti. Certo, magari saremmo stati qui già a discutere di una semifinale, se solo si fosse evitato qualche errore di troppo, errori insoliti di giocatori insoliti, che magari ti travolgono o che travolgono gli avversari. Fino alla Ripa del lago. 1-1 e palla al centro. Al “Massimino” stavolta.