Juve Stabia-Catania 4-0: le pagelle rossazzurre

Di Cecco prestazione da dimenticare, ma è in buona compagnia...

Di Cecco prestazione da dimenticare, ma è in buona compagnia...  

Le valutazioni riportate dagli etnei al termine della gara di Castellammare di Stabia

PISSERI voto 6: Cosa scrivere del povero Matteo, lasciato come un bersaglio indifeso dai suoi compagni di difesa e (soprattutto) centrocampo? Nonostante i quattro gol incassati – sui quali non ha alcuna responsabilità – il numero 12 rossazzurro è uno dei pochissimi a salvarsi nell’umiliante serata di Castellammare di Stabia. Nel finale, evita la ‘manita’ in un paio di circostanze.

DI CECCO voto 4: Che sarebbe stata una serata difficile lo si intuisce dopo appena un minuto di gioco quando si perde Kanoute’ nel cuore dell’area etnea. Per tutta la partita, soprattutto nel primo tempo, soffre maledettamente i movimenti e gli scambi veloci tra il senegalese e Lisi. Prestazione da dimenticare.

GIL voto 4,5: Al rientro dopo il turno di squalifica, il brasiliano è uno tra i pochi in palla. Nei primi venticinque minuti si fa notare per una respinta di testa sulla conclusione di Lisi e per un recupero provvidenziale, poi…il tracollo. Suo il fallo su Ripa, giudicato dall’arbitro in area, che causa il rigore del 3-0. In avvio di ripresa rimedia il secondo giallo della partita che gli vale una espulsione a dir poco frettolosa.

BASTRINI voto 4,5: Titolare a sorpresa all’ultimo minuto, vista l’indisponibilità di Bergamelli, il difensore ex Samp, così come il collega di reparto Gil, subisce negativamente la mancata copertura dei mediani. Fatale il giallo rimediato al 42’ (parso assai esagerato) per un fallo sull’inarrestabile Izzillo che gli farà saltare per squalifica la gara contro la Fidelis Andria.

DJORDJEVIC voto 4,5: Nonostante il gioco stabiese si sviluppi principalmente sul fronte opposto al suo (soprattutto nel primo tempo) anche l’esterno serbo naufraga inevitabilmente con tutto il resto della squadra. Nessun cross, nessuno spunto degno di nota in fase offensiva.

BIAGIANTI voto 4: Prestazione da cancellare anche per il capitano, irriconoscibile (così come tutta la squadra, del resto) rispetto all’ottima prova contro la Casertana. In occasione della prima marcatura stabiese si fa infinocchiare, insieme a Bucolo, da Izzillo. Assai impreciso negli appoggi, rimedia dopo 12 minuti il giallo che gli farà saltare la gara contro la Fidelis Andria. Giornata storta.

SCOPPA voto 4: Così come i suoi colleghi di reparto anche l’argentino si perde nel vortice dell’avvolgente manovra stabiese. Mai un lancio illuminante, mai un cenno della sua presenza in campo. Impalpabile. Non ne becca una.

BUCOLO voto 4: Vedi sopra. Sicuramente la peggior prestazione di Saro con la maglia rossazzurra. Oltre alla rete dell’1-0 è palesemente in ritardo anche in occasione del raddoppio firmato dal solito Izzillo. Irriconoscibile, in balia dei centrocampisti stabiesi, è lontanissimo parente del combattente che siamo abituati a vedere in campo. Lascia il terreno di gioco in avvio di ripresa.

dal 49’ DI GRAZIA voto s.v.: Gettato nella mischia sullo 0-3 la sua partita – così come le velleità di una fantomatica rimonta degli etnei – finisce due minuti più tardi in occasione dell’espulsione di Gil che, sostanzialmente, sancisce la fine del match più del quarto sigillo di Lisi. Nel finale becca un colpo proibito (non sanzionato dall’arbitro) che gli procura una ferita al labbro.

RUSSOTTO voto 6: A differenza dei compagni, Russotto è l’unico giocare con più motivazione. Determinazione che gli vale, nonostante il risultato, la sufficienza. In avvio di gara reclama (giustamente) un calcio di rigore sul quale il pessimo Proietti di Terni lascia correre. Episodio che genera in lui un nervosismo assai evidente. Suo l’assist al bacio sprecato malamente da Mazzarani. Lascia il campo a venticinque minuti dalla fine evitando di finire per la seconda volta nel taccuino dell’arbitro ternano.

dal 66’ NAVA voto 4: la sua partita dura meno di 5 minuti, giusto il tempo di farsi espellere per un fallo da ultimo uomo su Kanoute’ lanciato a rete. Domanda: che senso ha farsi cacciare fuori quando ormai la partita è ampiamente compromessa?

CALIL voto 4: Titolare per la seconda partita di fila l’attaccante brasiliano è pressoché un fantasma. Lento, macchinoso ed impacciato non si vede mai né in fase di conclusione né in fase di disturbo. La voglia di giocare e di non rimanere in panchina, paventata da mister Rigoli in sala stampa, rimane un concetto astratto. Probabilmente la sua ultima partita in rossazzurro.

dal 49’ BARISIC voto s.v.: Così come scritto per Andrea Di Grazia, anche la partita dello sloveno non inizia mai…

MAZZARANI voto 4: Al decimo si mangia clamorosamente la palla del possibile 1-1 calciando malamente il pallone, abbondantemente a lato rispetto alla porta stabiese. Un errore pesantissimo che si ripercuote sullo sviluppo dell’incontro.

PINO RIGOLI voto 4: Pronti via il tecnico di Raccuja si affida ancora a Caetano Calil in avanti, relegando Barisic, Paolucci e Di Grazia in panchina. Primo tempo da film horror, sicuramente il più brutto di tutto il campionato, con un approccio al match totalmente sbagliato e proseguito con i mancati correttivi ad un centrocampo completamente in balia della manovra stabiese. Inutile commentare una ripresa che finisce, sostanzialmente, al momento dell’espulsione di Gil. Tante le perplessità e i dubbi generati dalla sconcertante prestazione del “Menti”, dalla quale ci si aspettava ben altro. Giusta la mossa di togliere dal campo un nervoso Russotto evitando un’altra possibile squalifica in vista della gara contro la Fidelis Andria.

ARBITRO PROIETTI DI TERNI voto 4: Pur essendo un arbitro tra i più scandenti dell’intera categoria, la pessima prestazione del signor Proietti di Terni non condiziona il risultato finale, che sia chiaro. Dubbi al 9’ su una trattenuta di Lisi a Russotto, coi rossazzurri che reclamano un calcio di rigore. Pochi dubbi, invece, sul tiro dagli undici metri assegnato ai campani, con il fallo di Gil su Ripa che inizia abbondantemente fuori area. Eccessivo il secondo giallo rifilato a Gil che porta all’espulsione del brasiliano.