Italia vincente, Catania promosso: la cabala ross...azzurra

Coppe portafortuna... (Collage fotografico a cura di Bruno Marchese)

Coppe portafortuna... (Collage fotografico a cura di Bruno Marchese) 

Un parallelismo fra i successi della Nazionale italiana e quelli ottenuti dall'Elefante. Una costante, non coincidenze...

Il veder sventolare il tricolore nelle piazze italiane, in particolare in quelle catanesi, è una immagine che agli occhi dei più nostalgici rievoca quanto di meravigliosamente vissuto tre lustri orsono, ovvero l'indimenticabile "accoppiata" promozione in A-Coppa del Mondo gustata fra il 28 maggio e il 9 luglio del 2006. Un momento storico entusiasmante quasi irripetibile. Quasi. Perché mettendo a confronto i successi ottenuti dalla Nazionale italiana di calcio (sei titoli fra Coppa del Mondo ed Europei) e il Catania (successi intesi come "promozioni") ne viene fuori un quadro assai allettante, che vede come protagonista il "mio" caro amico: Giambattista Vico.

Corsi e ricorsi storici, tanto cari al filosofo partenopeo, e "accoppiate" che si susseguono manco fosse un fatto automatico. Andiamo con ordine, partendo dal pre-46 e impreziosito da due titoli mondiali conquistati dall'Italia di Vittorio Pozzo (nella quale fecero la loro parte anche due ex rossazzurri...) e dalle promozioni conseguite dalla Società Sportiva Catania 1929, "parente" dell'attuale Calcio Catania.

Si parte dall'anno di grazia 1934. Il 10 giugno, a Roma, la vittoria sulla Cecoslovacchia per 2 a 1, reti di Orsi e Schiavio, rappresenta il primo storico successo azzurro nella rassegna mondiale, allora nota anche come "Coppa Rimet". Un mesetto più tardi i rossazzurri di Géza Kertész, liquidando fra il primo e l'otto luglio Reggiana e Biellese, conquistano la prima storica promozione in Serie B. Quattro anni più tardi la storia si ripete. Tocca ancora all'Italia tracciare la rotta vincente: gli azzurri, il 19 giugno del 1938, conquistando in Francia il secondo titolo (consecutivo) mondiale, battendo nella finale di Colombes l'Ungheria per 4 a 2. E' il tappo che fa fuoriuscire una stagione spumeggiante anche per l'allora Associazione Fascista Calcio Catania, allenata da Giovanni Degni, che ritorna in Serie B al termine del campionato 1938-39.

La cabala, puntuale come una sentenza nel pre-46, si prende qualche annetto di "riflessione" fino alla fine degli anni sessanta. Fra il 5 e il 10 giugno 1968 l'Italia di Ferruccio Valcareggi, superando Unione Sovietica prima e Jugoslavia poi, anche con l'aiuto della Dea Bendata, firma per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro degli Europei. Tuttavia, l'alloro continentale conquistato dagli azzurri non ha per le sorti del Calcio Catania lo stesso impatto immediato che ebbe il doppio titolo mondiale per il Catania 1929. Immediato no, "a lungo effetto" sì.

Il 14 giugno 1970, a due anni di distanza dalla notte romana, il Catania sbanca Reggio Calabria regalando al Cavaliere Angelo Massimino la prima promozione in Serie A. A dirla tutta, in questo salto di categoria dell'Elefante, sempre secondo le teorie notturne fra me e il "mio" amico Vico, influisce pesantemente anche il fattore secondo posto mondiale azzurro elemento che si ripeterà puntuale, sempre contro lo stesso avversario (il Brasile) anche 24 anni più tardi. Tradotto: Italia seconda ai mondiali di Messico 70 e Usa 94, Catania promosso in A nel 1969-70 e in C2 nel 1994-95.

L'undici luglio del 1982 l'Italia di Enzo Bearzot (calciatore del Catania negli anni cinquanta) schianta a Madrid la Germania Ovest, conseguendo meritatamente il terzo titolo mondiale. Qualche mese più tardi, nel ritiro di Bibbiena, il Catania di Sorrentino, Ranieri, Mastalli e Cantarutti mette la benzina necessaria nel motore per affrontare alla grande un'annata lunghissima che si concluderà a Roma, il 25 giugno 1983, con la promozione in Serie A, la quarta della storia catanese, la seconda firmata da Angelo Massimino.

Il resto è storia (relativamente) recente, con la fantastica "accoppiata" del 2006 e con la speranza - che in questo momento fa a pugni con le difficoltà oggettive nelle quali versa la società etnea - non troppo velata che l'alloro continentale conquistato dagli azzurri di Roberto Mancini possa essere di buon auspicio anche per i rossazzurri. La cabala lo vuole. E non solo lei.

Nel dettaglio:

1934: Italia Campione del Mondo
1933-34: Società Sportiva Catania promossa in B

1938: Italia Campione del Mondo
1938-39: Associazione Fascista Calcio Catania promossa in B

1968: Italia Campione d'Europa
1970: Italia Vice-Campione del Mondo
1969-70: Catania promosso in Serie A

1982: Italia Campione del Mondo
1982-83: Catania promosso in Serie A

1994: Italia Vice-Campione del Mondo
1994-95: Catania promosso in Serie C2

2006: Italia Campione del Mondo
2005-06: Catania promosso in Serie A

2021: Italia Campione d'Europa