Il CONI sbarra le porte: il Catania resta nell'inferno della C

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Dichiarata l'inammissibilità dei ricorsi contro Lega B e Figc sul format: la cadetteria resta a 19 squadre.

Fumata nera, il Catania resta in Serie C. È questo il verdetto del Collegio di Garanzia del CONI, riunitosi oggi per risolvere definitivamente le spinose questioni relative alla composizione del campionato cadetto 2018/19 che hanno infiammato questa estate, tenendo col fiato sospeso i tifosi rossazzurri.
Il Collegio di Garanzia, presieduto dal presidente Franco Frattini, ha dichiarato l'inammissibilità dei ricorsi di Ternana e Pro Vercelli contro le delibere della Lega B e della Figc (che hanno ridotto a 19 il format della cadetteria) confermando la B a 19 squadre e, contestualmente, dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse il ricorso di Ternana, Siena e Pro Vercelli contro la decisione della CFA dello scorso 1 agosto sui criteri per i ripescaggi.
Nella motivazione, si legge che l'inammissibilità è dovuta al fatto che "ogni doglianza nei confronti della disposizione regolamentare ritenuta lesiva e dei conseguenti atti applicativi doveva essere proposta dinanzi agli Organi della Giustizia Federale". Tradotto significa che i ricorsi contro le delibere della Lega B e della Figc sul format del campionato, presentati da Ternana e Pro Vercelli, non potevano essere proposti direttamente al Collegio di Garanzia dello Sport, che non è competente a giudicare come organo di unico grado in un caso come quello dei ripescaggi. Bisognava partire dal TFN, come ha fatto il Catania, il cui ricorso verrà discusso nella giornata di domani.
Una decisione amara che estromette tutti i club che ambivano al ripescaggio: Robur Siena, Ternana, Pro Vercelli, Novara e Catania. Per le ultime due una vera e propria doppia beffa, dopo l'illusione coltivata a seguito della sentenza della CAF dello scorso 1 agosto.
Per il Catania di Andrea Sottil si prospetta così il quarto campionato di fila nell’inferno della Serie C. Un’amarissima conferma, che suscita rabbia a iosa, da tramutare in determinazione e voglia di conquistare sul campo quella B strappata dalle aule dei tribunali nel modo più grottesco.

Il dispositivo
Di seguito il comunicato emesso dal CONI che sancisce l'esclusione del Catania dalla Serie B 2018/19:

"Il Collegio di Garanzia, a Sezioni Unite,
HA DICHIARATO INAMMISSIBILI i ricorsi proposti da Ternana (R.G. 73-2018) e Pro Vercelli (R.G. 74-2018) contro la Lega Nazionale Professionisti Serie B e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, della Lega Nazionale Professionisti Serie A, della Lega Italiana Calcio Professionistico, delle società Novara Calcio S.p.A., , Robur Siena S.p.A., Virtus Entella s.r.l., Calcio Catania S.p.A. per l'annullamento del provvedimento assunto dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B del 31 luglio 2018, con il quale la predetta LNPB si è rifiutata di emettere le certificazioni di sua competenza, previste dal C.U. n. 18 del Commissario Straordinario in data 18 luglio 2018, nonché della decisione assunta dalla medesima LNPB di pubblicare il calendario del Campionato di Serie B 2018/2019 con l'organico a 19 squadre, resa nota dalla predetta Lega in data 10 agosto 2018, e di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente ai predetti provvedimenti e decisioni;
nonché i ricorsi proposti da Ternana (R.G. 75-2018) e Pro Vercelli (R.G. 76-2018) nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, della Lega Nazionale Professionisti Serie B, della Lega Nazionale Professionisti Serie A, della Lega Italiana Calcio Professionistico, delle società Novara Calcio S.p.A., , Robur Siena S.p.A., Virtus Entella s.r.l., Calcio Catania S.p.A. per l'annullamento delle delibere del Commissario Straordinario FIGC del 13 agosto 2018, pubblicate con C.U. n. 47, n. 48 e n. 49 e del C.U. n. 10 della LNPB, con cui è stato pubblicato il Calendario relativo al Campionato di Serie B 2018/2019, nonché di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente ai predetti decisioni;
La decisione è stata assunta a maggioranza con il dissenso del Presidente del Collegio di Garanzia e di un componente.

HA DICHIARATO IMPROCEDIBILI PER SOPRAVVENUTO DIFETTO DI INTERESSE i ricorsi promossi da Ternana (R.G. 69-2018), Siena (R.G. 70-2018) e Pro Vercelli (R.G. 71-2018) contro il Novara Calcio S.p.A. e nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), la Lega Nazionale Professionisti Serie A (Lega Serie A), la Lega Nazionale Professionisti Serie B (Lega Serie B), la Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), per l'annullamento della decisione della Corte Federale d'Appello FIGC, di cui al C.U. n. 008/CFA del 6 agosto 2018 (dispositivo pubblicato sul C.U. n. 007/CFA del 1 agosto 2018), comunicata in pari data, con la quale è stata confermata la decisione del Tribunale Federale Nazionale - Sez. Disciplinare, di cui al C.U. n. 8/TFN del 19 luglio 2018 (dispositivo pubblicato sul C.U. n. 7/TFN del 17 luglio 2018), che ha annullato il punto D4 della delibera del Commissario Straordinario della FIGC di cui al C.U. n. 54 del 30 maggio 2018, nonché per l’annullamento di ogni ulteriore atto presupposto, annesso, connesso, collegato e conseguente alle predette decisioni."

Le motivazioni
SUI RICORSI DI TERNANA E PRO VERCELLI CONTRO LE DELIBERE DELLA LEGA B E DELLA FIGC SUL FORMAT A 19 SQUADRE E SUL BLOCCO DEI RIPESCAGGI
"considerato che, come questo Collegio di Garanzia a Sezioni Unite ha affermato nella decisione n. 32/2018, l’eventuale impugnazione di una disposizione regolamentare di una Federazione Sportiva Nazionale può essere proposta davanti agli organi della Giustizia Federale e che il Collegio di Garanzia dello Sport giudica in unico grado nei soli casi di atti e provvedimenti del CONI e negli altri casi espressamente previsti dal comma 3 dell’art. 54 CGS; considerato che, a maggior ragione, devono ritenersi impugnabili solo davanti agli organi della Giustizia Federale gli atti applicativi di una norma regolamentare federale;
ritenuto, quindi, che i ricorsi proposti direttamente davanti al Collegio di Garanzia dello Sport avverso i comunicati n. 47, 48 e 49 del 13 agosto 2018 devono ritenersi inammissibili perché ogni doglianza nei confronti della disposizione regolamentare ritenuta lesiva e dei conseguenti atti applicativi doveva essere proposta dinanzi agli Organi della Giustizia Federale; ritenuto che anche le impugnazioni nei confronti degli atti adottati dalla LNPB non possono ritenersi ammissibili di fronte al Collegio di Garanzia;
considerato che ogni questione attinente alla possibile rimessione in termini dei ricorrenti davanti agli Organi della Giustizia Federale, determinata dalla complessità delle questioni esaminate dal Collegio di Garanzia, anche in relazione alla competenza degli organi, potrà essere valutata dagli stessi Organi di Giustizia Federale ai quali gli interessati potranno eventualmente rivolgersi;
dichiara inammissibili i ricorsi di cui in epigrafe".

SUI RICORSI DI TERNANA, SIENA E PRO VERCELLI CONTRO LA DECISIONE DELLA CFA SUI CRITERI PER I RIPESCAGGI
"considerato che, in data odierna, il Collegio di Garanzia a Sezioni Unite ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi proposti, rispettivamente, dalla Ternana Calcio S.p.A e dalla F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l. contro le deliberazioni con cui è stato fissato a 19 squadre il campionato di Serie B per la stagione 2018-2019;
ritenuto, dunque, che sia venuto meno l’interesse delle parti ricorrenti alla decisione sui criteri di ripescaggio sino al raggiungimento a 22 squadre dell’organico della Serie B;
dichiara improcedibili i ricorsi per sopravvenuto difetto di interesse".

Il commento di Frattini su twitter
Questo il commento del presidente del Collegio di Garanzia Franco Frattini, in risposta ad alcuni tweet di tifosi: "È la prima volta che il Collegio si spacca e che il Presidente vota contro, non condividendo la scelta e sostenendo invece la B a 22. Sono queste le regole da giudice: ho votato in coscienza, ma ovviamente sono rattristato. I Colleghi hanno deciso diversamente."
"La pagina scritta è stata brutta - prosegue Frattini rispondendo ad un altro tweet - ma ho difeso la mia convinzione sulla B a 22, anche a costo di perdere nella votazione della sentenza...anche questa è una regola. anche se mai si era votato nel Collegio...
Ho sottolineato il dissenso perché mai il presidente del Collegio era stato messo in minoranza, e se difendo la mia tesi a costo di perdere non per questo passo a condividere la decisione...presa secondo le regole del voto tra i giudici".