G. Tedesco: "Trapani-Catania bella gara. La gente merita una sfida del genere"

Giacomo Tedesco in azione con la maglia del Catania, in una gara al

Giacomo Tedesco in azione con la maglia del Catania, in una gara al "Massimino" contro la Lazio  

Intervista a Giacomo Tedesco, ex centrocampista di rossazzurri e granata

A poco più di 48 ore dalla grande sfida fra Trapani e Catania che si disputerà venerdì 1 dicembre allo stadio "Provinciale" di Erice abbiamo sentito Giacomo Tedesco, ex sia degli etnei che dei granata. Il centrocampista, che oggi ha appeso le scarpette al chiodo ma gestisce una scuola calcio, ha giocato alle pendici dell’Etna dal 2007 al 2009 dove ha conquistato due salvezze nella massima serie collezionando 60 presenze e una rete, contro la Roma all’Olimpico in quel Roma-Catania 4-3 del 16 maggio 2009.
Nella città del sale invece Tedesco ha giocato dal 2011 al 2013, in Lega Pro, sfiorando la promozione tra i cadetti alla prima stagione, perdendo la finale play-off con il Lanciano, e ottenendola nel campionato successivo dopo il testa a testa contro il Lecce. Con i granata il centrocampista palermitano ha giocato 49 gare e messo a segno 4 reti.

Giacomo Tedesco segue il Girone C della Serie C? Come giudica fin qui il cammino di Catania e Trapani?
«Stanno disputando un buon campionato e la prossima partita potrà decidere quale sarà la squadra che può dare fastidio al Lecce, perché sulla carta il Lecce sembra la squadra fatta per vincere il campionato però anche il Catania non è da meno. I rossazzurri hanno questo turno favorevole dove riposerà la capolista, allora una delle due o l’aggancia o il Trapani si avvicina e aggancia il Catania e rimangono tutte lì a distanza di pochi punti. Sarà una partita bella, perché tutt'e due le squadre hanno un organico che può puntare alla promozione. Entrambe possono competere fino alla fine con i salentini e spero che al termine della stagione o Catania o Trapani possano superare il Lecce e che l’altra vinca i play-off perché la Sicilia ha bisogno di qualche squadra in più nel campionato cadetto. Era bellissimo nel 2006/2007 con tre squadre siciliane in Serie A (Catania, Messina e Palermo, ndr)»

A proposito degli anni fiorenti delle siciliane in A, che ricordi ha della sua esperienza a Catania?
«È stato bellissimo, ho fatto due anni veramente belli con grandissimi professionisti come Baiocco, Mascara, Spinesi, Vargas, per citarne qualcuno. Sono state due annate una sofferta e una invece fatta con molta tranquillità con Zenga in panchina».

Paradossalmente nell’annata sofferta si è raggiunta la semifinale di Coppa Italia.
«Sì, purtroppo dopo la sconfitta in casa in campionato contro la Reggina nella semifinale di ritorno con la Roma al "Massimino" la testa era più rivolta alla salvezza che alla Coppa Italia, infatti il mister fece tanto turnover per risparmiare le forze per il campionato e alla fine ha avuto il merito insieme a noi di raggiungere la tanto agognata salvezza. Quella stagione sofferta è stata bella, tante volte le annate sofferte sono più belle rispetto a quelle tranquille per piazze come Catania, Trapani, Reggio Calabria, Palermo, ti danno più soddisfazione».

 Giacomo Tedesco, freschissimo doppio ex...

Giacomo Tedesco, freschissimo doppio ex... 



E dell’esperienza a Trapani. . .?
«Sono stati gli unici anni giocati in Lega Pro e fortunatamente il secondo anno siamo riusciti a vincere il campionato. La città ci sperava. Il rammarico è non aver disputato il campionato di Serie B, che avrei un po' meritato specie dopo la vittoria in campionato, chiunque se lo sarebbe aspettato, però non ho niente da recriminare perché comunque è stata una bellissima stagione, fa parte della storia del Trapani e vincere per la prima volta un campionato di Lega Pro da tante soddisfazioni».

Sicuramente anche l’anno prima il Trapani meritava il salto di categoria.
«Sì certamente. L’anno prima sicuramente qualcuno ha fatto degli errori e alla fine si è pagato. Avevamo un organico abbastanza competitivo però le scelte erano sempre le stesse e si sono rivelate sbagliate, e quello è un rammarico».

Ritornando alla sfida di venerdì, chi vincerà?
«Sarà una partita bellissima: c’è un attacco fortissimo come quello del Trapani, perché con uno come Reginaldo che, ho visto giocare, ancora fa divertire i tifosi. . .mentre dietro qualcosa non va. Il Catania secondo me ha qualcosa in più, lo sta dimostrando. Alla fine secondo me sarà una grandissima partita, spettacolare e piena di gol. La gente e la Sicilia si merita una partita del genere».

Giacomo Tedesco per chi farà il tifo?
(Sorride) «Io sono imparziale. Sono un tifoso della Sicilia e spero che nonostante tante difficoltà ne venga fuori al più presto».

Oggi dove si vedrebbe in campo, tra i rossazzurri o tra i granata?
«In entrambe, ma non mi schiererei né dall' una né dall’altra parte perché sono stato bene sia i due anni a Catania che negli altrettanti a Trapani. Anche la gente, sia dell’una che dell’altra città mi ha trattato sempre bene e mi hanno fatto sentire il proprio calore e questo ti spinge a dare il massimo, perché quando hai la gente che ti da una mano sia in campo che fuori è importante».

Cosa fa oggi Giacomo Tedesco?
«Giacomo Tedesco gestisce una scuola calcio a Palermo, l’ Asd Sport Village Tommaso Natale, dove si diverte con tanti bambini. Dalle tre alle sette sto in campo per cercare di far crescere qualche campioncino. Vorrei insegnargli la furbizia che nei giovani non c’è più, fregare l’avversario come si faceva una volta, cosa che adesso non c’è più. Mi auguro anche che questi ragazzi tirino fuori la grinta dei siciliani che un tempo era veramente cercata da tutti».