Ex - Casertana-Catania: Raffaele Esposito, "Re" per una notte

In piedi da dx: Esposito, Bifera, Cicchetti, Passiatore, Di Dio, Marziano, Angelo Russo, accosciati da dx Brutto, Di Julio, Lugnan, Monaco e Tarantino

In piedi da dx: Esposito, Bifera, Cicchetti, Passiatore, Di Dio, Marziano, Angelo Russo, accosciati da dx Brutto, Di Julio, Lugnan, Monaco e Tarantino 

Nuovo appuntamento con i doppi ex rossazzurri passati e presenti

UN “PULCINO” TRA TRE CHIOCCE
Undici novembre 1998, i riflettori dello stadio Cibali illuminano per la seconda volta nel giro di quindici giorni una delle dodici stracittadine catanesi disputate tra la seconda parte degli anni novanta e i primissimi anni del nuovo millennio. Si gioca la gara di ritorno valida per i sedicesimi di finale della Coppa Italia di Serie C. In campo Atletico Catania (formazione di Serie C1) e Calcio Catania 1946 (club partecipante alla ‘vecchia’ C2), reduci dal pareggio a reti inviolate conseguito al termine della gara di andata giocata in ‘casa’ atletista, si contendono l’accesso agli ottavi della manifestazione tricolore.
Per accedere al turno successivo il Catania ha solo un risultato utile, la vittoria, mentre all’Atletico andrebbe bene anche un pareggio con gol. Mister Pierino Cucchi, nonostante il Catania 46 sia in lotta per vincere il campionato, si affida ai migliori: da Bifera a Marziano, da Di Dio a Brutto, da Lugnan a Passiatore, ci sono tutti. In campo ecco anche tre calciatori che hanno legato in un modo o nell’altro il proprio nome a quello della Casertana: Gennaro Monaco (a Caserta tra il 1990 e il 1993), Dino Di Julio (rossoblu nella stagione 2004/05) e il mediano palermitano Pietro Tarantino (rossoblu nel 2002/03). Tra tanti giocatori esperti trova spazio anche uno scugnizzo di appena diciannove anni: Raffaele Esposito, centrocampista offensivo prelevato in estate dal Padova. L’ipotesi supplementari si arena già dopo duecentosettanta secondi, quando l’atletista Giacomo Modica, trapanese di Mazara del Vallo con un passato rosanero, infila dal dischetto la rete del vantaggio ospite. La reazione del Catania è rabbiosa e trova il giusto sfogo con la rete dell’immediato pareggio siglata da Tarantino, sempre dagli undici metri, appena tre minuti più tardi. Dopo il botta e risposta dei primi sei minuti la partita rimane sul filo del rasoio. I minuti passano, l’uno a uno non si schioda, e l’Atletico vede all’orizzonte il passaggio del turno. A spezzare i sogni di gloria atletisti ci pensa proprio il nuovo tecnico della Casertana, Raffaele Esposito, con la sua prima ed unica rete in rossazzurro. Una rete 'storica' che oltre alla qualificazione permette al Catania di battere per la prima volta l'Atletico.

Juan Ramos, con il numero 3, in azione contro il Cesena 



RAMOS E QUEL CARTELLINO FATALE…
Oltre a mister Esposito, alla prima sulla panchina dei falchetti, l’altro ex attuale è l’esterno mancino Juan Manuele Ramos. Uruguayano di Montevideo, classe 1996, Ramos è stato ‘pescato’ dalla dirigenza etnea nel gennaio 2014 dal Wanderers, squadra di quinta divisione corrispondente al nostro Torneo Allievi. Punto fermo della formazione Primavera di mister Giovanni Pulvirenti, Ramos ha esordito con la casacca della prima squadra in occasione del match cadetto tra Cittadella e Catania, del 24 dicembre 2014, vinto dai veneti per 3-2. Altrettanto amara la prima (e unica) rete in rossazzurro, siglata al Cesena nella gara di Coppa Italia dello scorso anno vinta per 4-1 dai romagnoli al “Massimino”. Da quella notte di metà agosto l’inizio della fine dell’esperienza catanese di Ramos, alla base di alcuni dissidi di natura economica con la “triade” Bonanno-Ferrigno-Pitino. Un tira e molla sfociato nell’addio del mancino sudamericano nel corso della scorsa stagione. Presente nella gara di andata, conclusa con la vittoria degli etnei per 1-0, salterà il match di ritorno per via di un cartellino giallo rimediato a Catanzaro la scorsa settimana.

Alessandro Potenza, ex difensore del Catania 



MI RITORNI IN MENT…EX
Carrellata finale con i ‘doppi ex’ del passato. Nel reparto arretrato, oltre al già citato Gennaro Monaco, spicca un altro napoletano rimasto nel cuore degli sportivi catanesi: Vincenzino Del Vecchio , cresciuto proprio nel settore giovanile dei falchetti. Del Vecchio nelle quattro stagioni in Sicilia ha collezionato 56 presenze 5 reti e una promozione in C2 nel 1994-95, rimanendo nel cuore degli sportivi etnei per il grande amore dimostrato per la maglia rossazzurra. Altri ‘pezzi’ importanti della storia catanese sono Domenico Labrocca (quasi 200 presenze con la maglia dell’Elefante), Alessandro Potenza (61 gettoni e una rete in rossazzurro tra il gennaio del 2009 e il giugno 2013) e Nereo Marini, giunto a Catania nel 1942 proprio dalla Casertana. A centrocampo, oltre a Di Julio, Esposito e Tarantino, troviamo Nando Scarpa (in rossazzurro nel 1972-73), Mariano Marchetti ( 25 presenze e nel campionato di Serie C1 edizione 1991-92). Quintetto in avanti con Maurizio Cavazzoni (una promozione in A col Catania nel 1970), Nicola D’Ottavio (giunto a Catania proprio dopo una brillante stagione vissuta a Caserta), Marco Capparella e Michele Sergi e il freschissimo ex Maikol Negro (rossazzurro di passaggio nell’estate 2010) a Caserta nella scorsa stagione.

Gennaro Rambone, tecnico 'girastivale' 



ALLENATORI:DA RAMBONE A CARAMANNO
Tra i tecnici di Catania e Casertana il più rappresentativo è sicuramente Gennaro Rambone, autentico girovago della panchina. A Caserta in due riprese: la prima nel 1972-73 (appena quattro gare) e la seconda nella stagione 1998-99, nonché ultima esperienza in panchina prima del ritiro. In mezzo alle due esperienze alla guida dei Falchetti tanto rossazzurro: 1974/75 (solo le gare di coppa Italia prima della ‘staffetta’ con Egizio Rubino),1979/80 (le prime 8 giornate) e vari andirivieni tra il 1985 e il 1987. Altro nome rilevante è quello di Giuseppe Caramanno. Esperienza brillante, quella del tecnico palermitano, sulla panchina casertana, conclusa con un terzo posto in Serie C1 e la prestigiosa striscia di dieci vittorie consecutive (record nella storia rossoblu) nella stagione 1989-90. Qualche stagione più tardi, precisamente nel 1991-92, arriva sulla panchina del Catania: annata in chiaro scuro, contraddistinta dalla breve staffetta (un mese circa) con Franco Vannini. Protagonista in rossoblu è il tecnico salentino Mario Russo, autore della promozione in B del 1990-91. Poca gloria a Catania: campionato di C2 1995-96, stagione disgraziata (conclusa all’ottavo posto) e funestata dalla tragica scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino. Altro tecnico salentino è Antonio Renna: scarsi risultati in rossazzurro (14 posto nella B 1984-85), altrettanto coi rossoblu (undicesimo posto nella C1 1987-88). In conclusione troviamo Massimo Piloni, storico ‘secondo’ di Dino Zoff alla Juventus. Dieci gare (3 reti subite) nella Casertana 1968-69, al Catania nelle vesti di preparatore dei portieri dal 2000 al 2003.