Ex - Casertana-Catania: Gennaro Monaco, da Falchetto ad Elefante

Gennaro Monaco

Gennaro Monaco 

Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai doppi ex del passato e del presente

PIU' CALOROSO DI EFESTO
Il capitolo dedicato ai doppi ex di Casertana-Catania conserva delle pagine emozionanti che riportano a galla personaggi assai cari ad entrambe le tifoserie. Così tanto da comare a dismisura il vuoto lasciato dall’assenza di doppi ex attuali. Uno di questi personaggi indimenticabili, nonostante sia nato in un giorno di gennaio (il 5 del 1968), porta dentro di sé l’ardore non di uno ma di due vulcani, manco fosse il dio greco del fuoco Efesto. Si tratta di Gennaro Monaco, coriaceo combattente napoletano, trascinatore in campo e soprattutto fuori. Il buon “Gennarone”, dopo gli anni di Ischia ed Empoli, sposò la causa dei Falchetti di Caserta dal 1990 al 1993. Tre stagioni importanti, per un totale di 82 presenze e una rete, coronate dalla promozione in Serie B conseguita proprio al termine della prima annata. Nell’estate del 1998, dopo il ritorno ad Ischia e al biennio vissuto a Castellammare di Stabia, lo “sbarco” in Sicilia, non in quel di Cassibile ma a Catania. Così, come avvenuto coi rossoblù, anche in rossazzurro Monaco conquista una promozione al primo colpo, dalla C2 alla C1. Annata magica, vissuta da protagonista (29 presenze e 2 reti), con al fianco altri calciatori legati al rossoblù di Caserta: Dino Di Julio (in Campania nella stagione 2004/05), il palermitano Pietro Tarantino (falchetto nel 2002/03) e Raffaele Esposito, quest’ultimo tecnico della Casertana nella parte finale della scorsa stagione. La promozione in C1, però, non vale al generoso Gennaro la conferma in rossazzurro. In estate, infatti, viene ceduto a sorpresa all’Acireale. Il legame con l’Elefante è saldissimo e nel gennaio del 2001 il ritorno si concretizza. Seconda parentesi più ampia, arricchita dalla promozione in B del 2002 e da 5 presenze in cadetteria, una delle quali al “San Paolo” di Napoli: lo stadio della sua città. In totale in rossazzurro Gennaro Monaco ha collezionato 60 presenze, 2 reti (contro Sora e L’Aquila) ed altrettante promozioni.

Catania 1998/99. In piedi da dx: Esposito, Bifera, Cicchetti, Passiatore, Di Dio, Marziano, Angelo Russo, accosciati da dx Brutto, Di Julio, Lugnan, Monaco e Tarantino  



MI RITORNI IN MENT…EX
Carrellata finale con i ‘doppi ex’ del passato. Nel reparto arretrato, oltre al già citato Gennaro Monaco, spicca un altro napoletano rimasto nel cuore degli sportivi catanesi: Vincenzino Del Vecchio, cresciuto proprio nel settore giovanile dei falchetti. Del Vecchio nelle quattro stagioni in Sicilia ha collezionato 56 presenze 5 reti e una promozione in C2 nel 1994-95. Altri ‘pezzi’ importanti della storia catanese sono Domenico Labrocca (quasi 200 presenze con la maglia dell’Elefante), Alessandro Potenza (61 gettoni e una rete in rossazzurro tra il gennaio del 2009 e il giugno 2013) e Nereo Marini (a Catania nel 1942 proprio dalla Casertana) e Juan Manuel Ramos, esterno uruguayano adesso al Parma. A centrocampo, oltre a Di Julio, Esposito e Tarantino, troviamo Nando Scarpa (in rossazzurro nel 1972-73), Mariano Marchetti ( 25 presenze e nel campionato di Serie C1 edizione 1991-92). Quintetto in avanti con Maurizio Cavazzoni (una promozione in A col Catania nel 1970), Nicola D’Ottavio (giunto a Catania proprio dopo una brillante stagione vissuta a Caserta), Marco Capparella e Michele Sergi e il freschissimo ex Maikol Negro (rossazzurro di passaggio nell’estate 2010) a Caserta nella scorsa stagione.

Gennaro Rambone, tecnico 'girastivale' 



ALLENATORI:DA RAMBONE A CARAMANNO
Tra i tecnici di Catania e Casertana il più rappresentativo è sicuramente Gennaro Rambone, autentico girovago della panchina. A Caserta in due riprese: la prima nel 1972-73 (appena quattro gare) e la seconda nella stagione 1998-99, nonché ultima esperienza in panchina prima del ritiro. In mezzo alle due esperienze alla guida dei Falchetti tanto rossazzurro: 1974/75 (solo le gare di coppa Italia prima della ‘staffetta’ con Egizio Rubino),1979/80 (le prime 8 giornate) e vari andirivieni tra il 1985 e il 1987. Altro nome rilevante è quello di Giuseppe Caramanno. Esperienza brillante, quella del tecnico palermitano, sulla panchina casertana, conclusa con un terzo posto in Serie C1 e la prestigiosa striscia di dieci vittorie consecutive (record nella storia rossoblu) nella stagione 1989-90. Qualche stagione più tardi, precisamente nel 1991-92, arriva sulla panchina del Catania: annata in chiaro scuro, contraddistinta dalla breve staffetta (un mese circa) con Franco Vannini. Protagonista in rossoblu è il tecnico salentino Mario Russo, autore della promozione in B del 1990-91. Poca gloria a Catania: campionato di C2 1995-96, stagione disgraziata (conclusa all’ottavo posto) e funestata dalla tragica scomparsa del Presidentissimo Angelo Massimino. Altro tecnico salentino è Antonio Renna: scarsi risultati in rossazzurro (14 posto nella B 1984-85), altrettanto coi rossoblù (undicesimo posto nella C1 1987-88). In conclusione troviamo Massimo Piloni, storico ‘secondo’ di Dino Zoff alla Juventus. Dieci gare (3 reti subite) nella Casertana 1968-69, al Catania nelle vesti di preparatore dei portieri dal 2000 al 2003.