Direttore, perché sminuisce la nostra storia? Gangi è simbolo!

13 Maggio 1995: Tifosi rossazzurri a Gangi

13 Maggio 1995: Tifosi rossazzurri a Gangi 

Così facendo quel sentimento che va coltivato rischia di esser bruciato...

“Il sentimento dei tifosi va coltivato e non bruciato, va coltivato e non bruciato”. Concetto chiaro, chiarissimo, espresso da Pietro Lo Monaco, direttore generale del Calcio Catania, e sottolineato più volte nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa. Parole che sottoscriviamo in toto, perché il sentimento, la passione e l’amore dei tifosi rappresentano l’ unico aspetto che va salvato dalla balorda stagione 2018-19 e la base solida da cui ripartire. Parole che, tuttavia, vanno a sbattere contro altri concetti espressi dal dirigente di Torre Annunziata nel corso della medesima conferenza. Riferimenti che feriscono l’animo di chi c’è sempre stato, anche quando la platea non aveva le luci sfavillanti di San Siro ma la polvere ‘mpicusa delle infime serie dilettantistiche: “Diecimila a Gangi? Amico mio, a Gangi ci entravano 200 persone e non diecimila…”.. Al "Raimondi" di Gangi, quel giorno di 24 anni fa, c'erano 4.000 catanesi. Le foto parlano da sole…

Panoramica del "Raimondi" di Gangi invaso dai tifosi rossazzurri 



Direttore, perché sminuisce la nostra storia? Gangi, 13 maggio 1995, è simbolo. Gangi è tappa fondamentale di un percorso di risalita, di rinascita, dopo le angherie subite per mano del Palazzo nell’estate del 1993. Gangi è la voglia di urlare al mondo che il Calcio Catania 1946 non è morto, ma è vivo ed è tornato. Gangi è l’orgoglio rossazzurro. Gangi è rivendicazione di appartenenza in faccia agli usurpatori biechi, pronti a banchettare sulle disgrazie altrui e intenti alla vana sostituzione dello storico club con elefanti e cirnechi in giacca e cravatta. Gangi è una pagina di storia che fa battere ancora il cuore ogni qual volta che viene sfogliata. Gangi è pietra miliare.

La storia del Calcio Catania non inizia il 28 maggio 2006 ma sessant’anni prima, per i “puristi” – fautori del Catania 1929 – addirittura anche settantasette. Nel cuore dei tifosi rossazzurri, oltre al 27 maggio 2007, al 18 maggio 2018, all’1 marzo 2009 o al 12 marzo 2010, ci sono scolpite anche altre date, ognuna delle quali intrisa di pari importanza: 14 giugno 1970, 25 giugno 1983, 25 marzo 1995, 25 aprile 1999, 9 giugno 2002 e tante altre ancora.

Così facendo, sminuendo la nostra storia, il sentimento che lei stesso dice di voler coltivare, rischia di bruciarsi a causa di focolai appiccati proprio da lei. Rispetto genera rispetto. E per i tifosi del Catania, il rispetto per la loro storia, fatta di lacrime e sangue, è alla base di tutto.