Cosenza-Catania 1-2: le pagelle rossazzurre

Anastasi, spauracchio della difesa cosentina

Anastasi, spauracchio della difesa cosentina 

Mazzarani e Anastasi eroi di giornata, ancora sottotono Scoppa. Pino Rigoli si prende una bella rivincita.

Pisseri voto 6,5: Sfortunato in occasione del vantaggio cosentino, quando la sua pronta ribattuta finisce sui piedi di Baclet che lo trafigge. Si rifà al 30° con l'ennesimo intervento salva-risultato sul colpo di testa di Blondett. Grazie all'abulico attacco avversario è sostanzialmente inoperoso nella restante parte del match.

Parisi voto 6: In avvio di partita soffre le continue sovrapposizioni dell'accoppiata D'Anna-Statella. Poi prende le misure ai dirimpettai e non concede ulteriori sbavature. Cerca di spingersi in avanti ed effettua alcuni traversoni interessanti.

Drausio voto 6: Non soffre particolarmente Baclet che lo costringe al fallo in una sola occasione. Affidabile per l'intera durata della partita, tranne al 79° quando con un'ingenuità concede al Cosenza una pericolosa punizione dal limite.

Bergamelli voto 7: Con tempismo e fiuto del gol scaraventa in rete il pallone del pareggio dopo l'incerta risposta di Perina sul colpo di testa di Anastasi. Tiene botta in difesa e, soprattutto, dà un contributo ai compagni in fase di impostazione.

Djordjevic voto 6,5: Si propone con frequenza in avanti nella prima frazione di gioco, sfornando un bel cross al 14° e partendo in progressione al 40°. Nella ripresa pensa più che altro a contenere e lo fa senza grossi problemi.

Bucolo voto 6,5: Schierato per la prima volta da mezzala, si sobbarca la solita grande mole di lavoro sporco, risolvendo parecchi problemi ai compagni nei duelli che infiammano la metà campo.

Scoppa voto 5,5: Nelle prime fasi del match retrocede sulla linea difensiva per impostare e dà l'impressione di poter prendere in mano le redini del gioco. Appena Roselli alza il pressing dei suoi centrocampisti, però, torna a nascondersi e denota scarsa lucidità, limitandosi al compitino in fase di contenimento, nella quale commette numerosi falli tattici.

Fornito voto 5,5: Sembra aver perso lo smalto di inizio stagione. Corre parecchio, ma spesso a vuoto, e quando riceve il pallone raramente riesce a giocarlo in modo propositivo. Al pari dei compagni di reparto non fa però mancare grinta, concentrazione e impegno.

Russotto voto 6,5: Parte da destra ma è molto attivo e svaria su tutta la trequarti, inducendo la retroguardia cosentina a seguirlo e di conseguenza a scoprirsi. Va al tiro da fuori, cerca l'assist, trova infine la giocata giusta al 73° quando, di prima, chiude la triangolazione con Anastasi che propizia il gol della vittoria.
dall'89° Bastrini SV: Riferimento centrale nella difesa a 5 predisposta da Rigoli nei minuti di recupero. Non deve ricorrere agli straordinari.

Anastasi voto 7,5: Semplicemente determinante. Entra, perentoriamente e con classe, in entrambi i gol del Catania. Fa sentire la propria presenza fisica nell'area cosentina. Cerca l'intesa coi compagni proponendosi in appoggio. In poche parole, fa il centravanti di riferimento, interpretando un ruolo che fino ad oggi era mancato nello scacchiere di Rigoli. Disgraziatamente si fa male, scontrandosi con Perina, in occasione del gol decisivo.
dal 75° Barisic voto 6: Per le caratteristiche fisiche di cui dispone viene preferito da Rigoli agli altri colleghi presenti in panchina per rimpiazzare Anastasi nel finale. Il suo compito è quello di tenere alta la squadra: nonostante sia abbandonato al suo destino dalle scelte ultra conservative adottate dal tecnico, riesce a gestire un paio di palloni facendo respirare i suoi.

Mazzarani voto 7,5: Rinnova l'appuntamento col gol, facendosi trovare pronto con intelligenza sull'inserimento di Anastasi, ma soprattutto, per la prima volta da quando è arrivato, convince anche sotto il profilo della prestazione. Nel primo tempo affianca spesso e volentieri Anastasi in area e va vicino al gol al 45°; nella ripresa, col centrocampo a corto di fiato e idee, arretra la sua posizione di partenza per dare una mano in fase di impostazione. Una partita giocata a tutto campo, da uomo squadra.
dal 79° Di Cecco SV: Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere. Aggiunge la posizione di esterno sinistro di centrocampo al tour personale di ruoli svolto fin qui.

All. Rigoli voto 7: In alcuni aspetti lascia ancora a desiderare. Ad esempio il fatto che tardi troppo a prendere le contromisure al pressing alto adottato dal Cosenza che fa uscire dalla partita Scoppa e riduce la possibilità di imbastire azioni elaborate. Oppure ancora l'eccessivo arretramento nel finale provocato dalle sostituzioni operate, che porta i suoi ragazzi a soffrire più di quanto avrebbero dovuto. Ma oggi va premiato, al di là dei tre punti conquistati. Perché per la prima volta da inizio stagione, fuori casa, è riuscito ad affrontare a viso aperto l'avversario. Perché ha dimostrato di non essere un integralista (alla Pancaro) ma un tecnico che, pur mantenendo fermi i concetti di fondo, cerca sempre dei correttivi per ovviare ai problemi mostrati dalla squadra (vedi la soluzione del 3-4-3 in fase di possesso a inizio partita e la rotazione coraggiosa adottata in certi ruoli).

COSENZA voto 5: Forse sono incappati in una giornata no, ma con la prestazione offerta oggi i calabresi hanno dimostrato di non meritare il 5° posto attualmente occupato in graduatoria. La squadra di Roselli brilla per equilibrio e intensità ma pecca di eccessiva prevedibilità. Una difesa come quella del Catania, che è la migliore del girone, contiene senza grossi affanni le iniziative spesso individuali degli attaccanti di casa. Anche il tecnico non riesce a leggere bene il match e sbaglia a non cambiare l'assetto tattico dei suoi nel finale, limitandosi ad inserire giocatori dalle caratteristiche più offensive che però vanno ad occupare lo stesso ruolo dei compagni sostituiti.

Arbitro Valiante voto 5,5: Tanti i dubbi sulla sua conduzione di gara. Sembra esserci un rigore per il Catania al minuto numero 14 per una trattenuta su Anastasi. Per quanto riguarda i gol del primo tempo, da rivedere le posizioni di Baclet (sul tiro di Capece) e Bergamelli (sul colpo di testa di Anastasi).