Catania: quattro giornate di squalifica per Raffaele

Raffaele a bordo campo durante la sfida con la Vibonese

Raffaele a bordo campo durante la sfida con la Vibonese 

Al club anche un'ammenda, per fatti avvenuti negli spogliatoi. Enigma su chi andrà in panchina contro la Turris.

Il noto fattaccio accaduto ieri sera durante Catania-Vibonese è costato quattro giornate di squalifica al tecnico del Catania Peppe Raffaele, reo, secondo il comunicato n. 174/DIV del giudice sportivo Pasquale Marino, della seguente infrazione: "perché, a gioco fermo, entrava sul terreno di gioco sottraendo la disponibilità del pallone a un calciatore della squadra avversaria, costringendo l'arbitro a sospendere la gara per decretarne l’espulsione.". Evidentemente vi è un errore materiale nel comunicato, dato che il gioco non era fermo (qualora fosse stato così, non avrebbe avuto senso una squalifica così lunga). Infatti, qualche ora dopo il comunicato è stato corretto, sostituendo la dicitura "a gioco fermo" con "a gioco in svolgimento".
Alla società etnea inflitta anche un'ammenda di € 1.500,00 "per indebita presenza negli spogliatoi, al termine della gara, di persone non identificate ma riconducibili alla società". Episodio increscioso, da evitare in futuro, tenuto conto delle quotidiane voci sulla massa debitoria che pesa sul club.

Considerata la squalifica di Raffaele e la momentanea indisponibilità del suo secondo Leonetti, risultato positivo al Covid una decina di giorni fa, ci si chiede chi siederà in panchina nell'imminente incontro con la Turris. Oltre alle suggestioni Pellegrino e Guerini, si fa largo l'ipotesi di un impiego di Giovanni Marchese, tecnico della Berretti, oppure di Orazio Russo, altro tesserato col patentino di allenatore.