Catania: presentati alla stampa Pinto e Lele Catania

Giovanni Pinto in azione al

Giovanni Pinto in azione al "Partenio", autore di un'ottima prestazione 

Le dichiarazioni del terzino ex Parma e dell'attaccante catanese

Sono stati presentati alla stampa, nel pomeriggio di oggi nella sala congressi di Torre del Grifo Village, il terzino sinistro Giovanni Pinto e l'attaccante catanese Emanuele Catania, entrambi protagonisti nella gara di domenica contro l'Avellino. Di seguito le dichiarazioni dei due calciatori rossazzurri, arrivati dal mercato estivo.

Emanuele Catania:
«Ringrazio il direttore e il Catania per la grande possibilità che mi hanno dato. A 38 anni non era facile ed è un motivo di orgoglio in più, ringrazio anche i miei compagni che mi hanno accolto bene. Io sono convito che i campionati li vince sempre il gruppo, ognuno di noi deve fare il massimo per portare il Catania più in alto possibile. Non è stato possibile per me prendere la maglia numero 46, ci ho provato.
Mbende è un giocatore importante, sia a livello fisico che tecnico, troverà il suo spazio perché in questa categoria ci può dare una grossa mano. Domenica è stata una giornata emozionante per me, era un mio sogno indossare quella maglia e sono contento di aver esordito già alla prima giornata.
Posso essere d’aiuto nello spogliatoio specie per i più giovani. Io speravo di arrivare qui ma ero anche pessimista. Ma quando ci siamo sentiti è stato facilissimo concludere la trattativa.
Sono nato a Catania e abito a San Giovanni Galermo. I primi calci li ho dati con la Meridiana, per un periodo ho lasciato il calcio perché andavo male a scuola, poi ho ripreso con gli allievi della Pirandello, poi sono andato a Palagonia prima che arrivasse l’Acireale».

Giovanni Pinto:
«Catania è una piazza molto importante al di là della categoria dove si trova attualmente. Cercherò di aiutare i miei compagni per cercare di lasciare al più presto questa categoria.
A livello difensivo c’è ancora da lavorare, ad Avellino l’importante era raccogliere tre punti ma prendere tre gol dà fastidio a noi difensori.
Di Molfetta non lo conoscevo ma abbiamo stretto un buon rapporto fin da subito, anche fuori dal campo. Siamo ancora ad agosto ma come inizio non c’è male. Abbiamo fatto una prestazione incoraggiante, fare sei gol alla prima giornata non è da tutti, come abbiamo visto. Dobbiamo cercare di non prendere gol perché solitamente chi vince il campionato è la squadra che subisce meno gol.
A Parma non ho mai visto il campo, ma ho visto che c’è molta professionalità, quindi consiglio ai miei compagni di allenarsi con molta professionalità dal lunedì al sabato, così in campo viene tutto molto più facile.
Mi ispiro a Cancelo, anche se gioca a destra, ma è solo un’ispirazione, perché arrivare a quei livelli è molto difficile».