Catania-Viterbese, ex: quella Coppa Italia targata Pino Rigoli

Pino Rigoli, tecnico del Catania per parte della stagione 2016-17

Pino Rigoli, tecnico del Catania per parte della stagione 2016-17 

Nessun doppio ex negli attuali organici, ampia panoramica su quelli passati.

UNA VITTORIA STORICA
Primavera 2019. Il presidente Piero Camilli decide di affidare la panchina della Viterbese per il rovente finale di stagione al siciliano Pino Rigoli, allenatore del Catania per buona parte della stagione 2016-17. Il tecnico di Raccuja arriva in quel di Viterbo con un obiettivo ben preciso: vincere la Coppa Italia di Serie C e conquistare, di conseguenza, la qualificazione ai play-off promozione al termine di un’annata assurda, ampiamente condizionata dalla scellerata decisione del presidente Camilli di non scendere in campo (fino al 3 di novembre) per via dell’inserimento del club laziale nel raggruppamento meridionale.

L’8 Maggio 2019, nel giorno della gara di ritorno delle finali di Coppa Italia di terza serie, Pino Rigoli fa il suo esordio casalingo sulla panchina laziale. Al “Rocchi”, al cospetto del Monza di Brocchi, la Viterbese ribalta la sconfitta patita nella gara di andata del “Brianteo” in virtù della rete di Atanasov giunta in pieno recupero. Gol importantissimo che regala alla Viterbese una vittoria storica e la qualificazione al primo turno della fase nazionale dei play-off, in compagnia delle tre terze dei tre gironi.

Il cammino negli spareggi, però, a breve vita. Nel doppio turno contro l’Arezzo i laziali rimediano due sconfitte (3 a 0 fuori, 0 a 2 in casa) che sanciscono l’eliminazione dalla competizione e la fine dell’avventura gialloblu di mister Rigoli. Un’avventura brevissima, ma conclusa con la conquista di un trofeo.

Davide Baiocco, doppio ex assai rappresentativo 



MI RITORNI IN MENT…EX
Ampia carrellata finale con gli altri doppi ex del passato. Due presenze fra i pali: Patrizio Fimani, originario proprio di Viterbo, in rossazzurro nel biennio 1995-97 in Serie C2, e Adriano Zancopé, giunto a Catania proprio dalla Viterbese nell’estate del 2000. In difesa trovano posto Riki Di Bin, al Catania nella stagione 1992-93, alla Viterbese nella parte finale degli anni novanta; Michele Pagano (rossazzurro nel 1999/2000) e David Giubilato.

Gianni Califano e Lorenzo Battaglia, dalla Viterbese al Catania nel 2000 (foto: archivio Alessandro Russo) 



Quintetto in mediana. Si parte da Maurizio Pellegrino, ceduto alla Viterbese, nell’estate del 1997, dopo tre anni (e una promozione in Serie C2) a Catania. Percorso inverso per Davide Baiocco alla Viterbese dal 1998 al 2000, al Catania dal 2005 al 2009. Fra Pellegrino e Baiocco si collocano il pugliese Lorenzo Battaglia, arrivato a Catania dalla Viterbese nel gennaio del 2000, e il libico Jehad Muntasser, arrivato ai piedi dell’Etnea nell’estate dello stesso anno. Pochissima gloria, in entrambe le esperienze, per Gianluca Musacci, rossazzurro nella stagione 2015-16 (21 presenze e una rete) in terra laziale nella passata annata.

Affollamento in avanti con Gianni Califano, l’argentino Juan Manuel Turchi ed Emiliano Testini,Luigi Falcone (in gialloblu nei primi sei mesi del 2017), Elio Calderini (2 reti in 15 incontri con la casacca della Viterbese) e il palermitano Andrea Saraniti, attaccante cresciuto nel settore giovanile del Catania, in gialloblu nella prima parte della scorsa stagione.

Alessandro Ambrosi, bomber rossazzurro del 2001 



La stella lucente che brilla nel reparto avanzato è quella di Alessandro Ambrosi, autore di sei mesi indimenticabili con la maglia del Catania: 13 reti fra campionato e coppa dal gennaio al giugno 2001. Altrettanto intensa l’esperienza di Viterbo, nel 2009-09, con 15 reti in 28 gare. Conclusione con il vulcanico Gennaro Rambone: alla Viterbese nel 1970/71, al Catania più riprese del Catania negli anni 70 e 80.