Catania-Viterbese 0-1: Tsonev punisce l'ingenuità di Pisseri

Il gol di Tsonev

Il gol di Tsonev 

La cronaca del match tra etnei e laziali, valido per il recupero della 9a giornata d'andata della Serie C 2018/19.

Tabellino
CATANIA-VITERBESE 0-1
Marcatori: 31° Tsonev.

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Aya, Silvestri, Marchese (80° Llama); Calapai, Carriero (57° Rizzo), Lodi, Angiulli (37° Sarno), Valeau (46° Manneh); Marotta (57° Brodic), Di Piazza.
In panchina: Bardini, Esposito, Lovric, Baraye, Bucolo, Liguori, Mujkic,
All: Novellino.

VITERBESE (3-5-2): Forte; Atanasov, Rinaldi, Coda; De Giorgi (73° Sparandeo), Palermo, Damiani, Tsonev, Mignanelli; Ngissah (60° Molinaro), Vandeputte (60° Pacilli, 90° Milillo).
In panchina: Demba, Bertollini, Cenciarelli, Coppola, Artioli, Del Prete, Zerbin, Polidori.
All: Calabro.

ARBITRO: Paterna di Teramo.

ASSISTENTI: Biava di Vercelli e Fantino di Savona.

AMMONITI: Silvestri, Marotta, Rizzo (Catania); Atanasov, De Giorgi, Ngissah, Tsonev, Forte (Viterbese).

ESPULSI: Coda (Viterbese).

RECUPERO: 1'; 5'.

LE SCELTE INIZIALI
Nonostante la disfatta di Reggio Calabria, Novellino conferma il 3-5-2, cambiando però qualche elemento dell'11 di partenza: Carriero ed Angiulli vengono preferiti a Bucolo e Rizzo nel ruolo di mezzali, mentre sulla sinistra Valeau ha la meglio su Baraye e si accinge a fare il suo esordio da titolare. Portiere, trio difensivo, esterno destro, regista e coppia d'attacco sono gli stessi già schierati al "Granillo" dieci giorni fa.
Calabro, alle prese con un'emergenza, riesce a recuperare solo per la panchina Cenciarelli, Pacilli e Pulidori. Anch'egli schiera un 3-5-2, suscettibile di trasformarsi in un 3-4-2-1 con l'avanzamento di Tsonev sulla trequarti. Rispetto alla formazione proposta tre giorni fa a Trapani, le novità sono Forte in porta (a causa dell'indisponibilità di Valentini, infortunatosi al "Provinciale"), De Giorgi per Zerbin sulla destra, Damiani per Coppola in mediana e Ngissah per Molinaro in attacco.

PRIMO TEMPO
Poche emozioni nei primi minuti. Il Catania ci prova ma non sfonda, con una percussione di Marotta fermata in area dalla Viterbese e con un cross di Angiulli che risulta però troppo lungo per Di Piazza. Al 9° Mignanelli, mancino naturale, rientra sul destro e prova un tiro da distanza siderale: palla decisamente lontana dallo specchio della porta difesa da Pisseri. Tre minuti più tardi bella ripartenza del Catania, avviata da Carriero nella propria metà campo e proseguita da Di Piazza, Lodi e Angiulli, quest'ultimo però sbaglia la misura dell'appoggio per l'accorrente Valeau sulla sinistra.
Al 17° Marotta riceve palla sulla trequarti e prova a calciare con forza ma non impensierisce Forte. Due minuti dopo, da una rimessa laterale di Marchese sulla sinistra, Marotta con una sponda libera Valeau in area, il numero 29 mette in mezzo ma Coda sbroglia la matassa e l'azione sfuma. Al 22° non riesce uno schema tra Lodi e Di Piazza dalla bandierina, la palla torna al numero 10 grazie ad Angiulli ma Lodi poi crossa direttamente tra le braccia del portiere avversario. Al 23° Ngissah reclama un rigore per un contatto in area con Silvestri ma Paterna lascia correre. Un minuto dopo Vandeputte prova un lob a scavalcare Marchese al limite dell'area, trovando la deviazione col braccio del difensore etneo: punizione interessante per i laziali. Mignanelli, però, effettua un tiro troppo morbido, controllato agevolmente da Pisseri. Al 27° Marotta sulla trequarti serve Di Piazza che scatta sul filo del fuorigioco, secondo il guardalinee oltre la linea della difesa avversaria, azione ferma. Un minuto dopo Angiulli sguscia via a centrocampo ma ancora una volta sbaglia il tocco a seguire per Marotta. Allo scoccar della prima mezzora Silvestri ostruisce la falcata di Vandeputte a un passo dall'area di rigore: nuova punizione insidiosa per gli ospiti, con ammonizione per il numero 5 che, diffidato, salterà la gara col Bisceglie. Sul punto di battuta stavolta si presenta un destro, l'ex Lecce Tsonev, che aggira la barriera (schierata piuttosto male) e batte Pisseri sul suo palo (non bene il portiere rossazzurro nella scelta della sua posizione di partenza).
Reagisce il Catania al 36° con un lancio di Marchese che libera Angiulli in area, immediato cross in mezzo per Di Piazza, anticipato con deviazione in angolo di un difensore gialloblù. Un minuto più tardi Angiulli viene richiamato in panchina da Novellino, uscendo tra i fischi e venendo sostituito da Sarno: gli etnei passano al 3-4-1-2. Il numero 7 si mette subito in mostra con un assist per Di Piazza, trovato però in offside. Al 41° la Viterbese vicina al raddoppio con Ngissah che entra in area, rientra sul destro e prova un diagonale che non inquadra la porta. Due minuti più tardi altra idea di Sarno, che taglia il campo con un lancio in area, sulla sinistra, sul quale Valeau per poco non arriva. Il Catania insiste e al 44° Calapai sforna dalla destra un cross: Di Piazza, ben piazzato nei pressi dell'area piccola, colpisce male di testa e mette fuori. Un minuto dopo Sarno guadagna un calcio di punizione quasi al limite dell'area, posizione perfetta per un mancino. Batte Lodi e la sfera sopravanza di poco la traversa.
Pochi secondi dopo Paterna manda tutti negli spogliatoi. Catania punito da Tsonev che approfitta di un'ingenuità di Pisseri. Per il resto la Viterbese, seppur ordinata, ha proposto poco e niente. Gli etnei hanno spinto a più riprese, senza mai trovare la chiave per violare l'area di rigore avversaria. Particolarmente negativa, in questo senso, la prova di Angiulli, sostituito anzitempo da Sarno che nel giro di qualche minuto ha dato l'impressione di poter dare la svolta attesa.

SECONDO TEMPO
Nell'intervallo Novellino decide di sbilanciarsi ulteriormente, inserendo Manneh al posto di Valeau (anch'egli poco convincente nella prima frazione di gioco). Al 47° Sarno filtra per Marotta che al limite dell'area prova a calciare ma non mette in difficoltà Forte. Al 50° primo sprint di Manneh sulla sinistra, il suo cross basso viene allontanato dalla difesa gialloblù. Un minuto dopo ci prova Lodi con un tiro da fuori, palla controllata dall'estremo difensore laziale. Il Catania accelera e Manneh costringe Atanasov al fallo da ammonizione. Al 54° Marotta reclama una trattenuta subita in area mentre attendeva la battuta di una punizione di Lodi. Ne nasce un battibecco con De Giorgi che porta all'ammonizione di entrambi. Anche il numero 9, dunque, salterà il Bisceglie. Subito dopo doppia sostituzione per Novellino, che richiama proprio Marotta facendo entrare al suo posto Brodic ed inoltre sostituisce Carriero con Rizzo. Immediatamente il Catania si rende pericoloso con Di Piazza, il cui tiro viene respinto da un difensore con le braccia attaccate sul corpo, ma il numero 32 chiede a gran voce l'assegnazione del rigore, non venendo ascoltato. Pochi secondi dopo Ngissah rimedia un'ammonizione. La partita si incattivisce e continuano a susseguirsi scontri verbali tra le due fazioni. Ne fanno le spese Rizzo e Tsonev, che finiscono sul taccuino dei cattivi.
Al 60° primi cambi per Calabro, che sostituisce la propria coppia d'attacco, richiamando Vandeputte (apparso troppo nervoso) e Ngissah, per far spazio al redivivo Pacilli ed a Molinaro. Il match da diversi minuti si è appiattito, con la Viterbese chiusa nella propria metà campo che non concede spazi e con frequenti interruzioni di gioco. Al 65° Marchese si avventura nell'area di rigore avversaria, provando prima un cross col sinistro e poi, dopo una deviazione, un tiro sporco col destro. Novellino prova a cambiare le carte in tavola, passando ad un 4-2-3-1 con Calapai e Marchese terzini con licenza di spinta, Rizzo e Lodi in mediana, Sarno-Brodic-Manneh sulla trequarti e Di Piazza in attacco. Al 67° Marchese crossa in area, Brodic di testa sfiora il gol ma sulla ribattuta del palo si fa trovare pronto e gonfia la rete. Il gol, però, viene annullato per fuorigioco, nonostante le proteste protrattasi per un paio di minuti degli etnei, che facevano notare al guardalinee che un giocatore della Viterbese, che si trovava a terra al "confine" tra il campo il fondo campo, teneva tutti in gioco. Al 72° nuovo tentativo di Marchese (un vero attaccante aggiunto), che non ha fortuna. Un minuto dopo Calabro inserisce Sparandeo per De Giorgi.
Al 75° ci prova Rizzo con un tiro da lontano, palla abbondantemente a lato. Poco dopo Viterbese vicinissima al raddoppio con un contropiede sprecato malamente da Molinaro. All'80° Novellino si gioca la sua ultima carta: Llama al posto di Marchese, con l'argentino che prende la stessa posizione del deliano. Un minuto più tardi slalom di Pacilli in area che mette a sedere Pisseri e prova a segnare con uno "scavetto", Silvestri salva sulla linea. Minuto numero 85: Sarno risponde a Pacilli con uno slalom ancor più tambureggiante con il quale dalla destra si incunea nel cuore dell'area, mette in mezzo, lì dove Manneh di controbalzo a pochi passi dalla porta calcia malissimo, mandando la palla sopra la traversa. Il gambiano risente dell'errore e sbaglia un paio di appoggi nei minuti seguenti. All'89° ammonito Forte per perdita di tempo. Quando manca poco più di un minuto allo scadere il gioco viene interrotto per un infortunio di Pacilli: l'ex Lecce viene rimpiazzato da Milillo, mentre Paterna assegna 5' di recupero. Al 91° ingenuità dell'esperto Coda che scalcia in malo modo Manneh e rimedia l'espulsione, lasciando in 10 i suoi compagni nell'infuocato finale. Un minuto dopo contropiede della Viterbese, Damiani dalla destra serve Molinaro tutto solo in mezzo, miracolo di Pisseri. Gli insistenti attacchi del Catania non portano a niente, l'ultimo a provarci è Sarno al 95° con un tiro da lontano, piuttosto alto.
Per Paterna può bastare. I ragazzi di Novellino abbandonano il green del "Massimino" tra i copiosi fischi del pubblico. Si può reclamare per il gol misteriosamente annullato a Brodic e l'occasione clamorosamente sprecata da Manneh, ma è in ogni caso troppo poco per una squadra che doveva a tutti i costi conquistare i tre punti per non perdere il contatto con le altre pretendenti ai playoff e che invece si è fatta sconfiggere da una squadra con più minuti sulle gambe, priva di diversi titolari.