Catania-Udinese (0-2): 7 volte A rrivederci!!!

Nino Pulvirenti, unica garanzia per il futuro...

Nino Pulvirenti, unica garanzia per il futuro... 

Il commento al match conclusivo del "Massimino" tra etnei e friulani. I temi "caldi": un campionato positivo; Montella, parole d'addio; arrivederci al prossimo campionato. In Serie A...

Un campionato positivo
Non bastano le ultime sconfitte o l’undicesimo posto a inficiare un ottimo campionato, ben giocato dal Catania di Montella, capace di salvarsi con largo anticipo e, per qualche settimana, coltivare anche sogni europei. Certo, chiudere undicesimi dietro Parma, Bologna e Chievo, in specie proprio i veronesi votati all’anticalcio totale, non fa piacere, ma evidentemente se i rossazzurri hanno racimolato 48 punti, questo meritano e il campo, unico giudice inappellabile, dice che le tre squadre predette e la stessa Atalanta (52 punti complessivi conquistati in stagione) hanno qualcosa in più. Bisognerà crescere in personalità e in qualità tecniche se si vorrà far meglio in futuro. “Far meglio”, non “far bene”, attenzione. Perché il Catania ha fatto bene, raggiungendo il record di punti e la possibilità di partecipare al settimo campionato di A consecutivo, come mai nella storia. Nessuno può dire altrimenti. E mai, sottolineo mai, ha giocato così bene, regalando prestazioni indimenticabili contro le grandi squadre. Il limite sta proprio lì: bene con le grandi, male con le piccole. Il limite che certifica la non completa maturità dell’organico. Un organico buono negli 11-12 titolari, inadeguato alla “coltura” di sogni nelle “alternative”. Infatti, se andiamo ad analizzare il flop rossazzurro dell’ultimo mese, ci accorgiamo che molte volte si è giocato senza elementi fondamentali oppure gli stessi non erano in condizioni ottimali. E la gara di oggi ne è una testimonianza palese. Senza Lodi, Barrientos e Bergessio, che possesso palla vuoi fare? Ma, perdonatemi, non una parola proferirò sulla paritta odierna contro l'Udinese. Sarebbe superfluo e inutile. Complimenti ai friulani che hanno meritato il raggiungimento dei preliminari di Champions League. Sperando che possano far meglio rispetto all'anno scorso... In futuro, quindi, occorrerà lavorare in direzione di un miglioramento dell'organico, non dimenticando, però, una fondamentale “verità” del campionato italiano: a parte Juve, Milan, Inter, Roma e Napoli, tutte le altre (Lazio e Udinese comprese) partono, innanzitutto, per raggiungere i fatidici 40 punti e salvarsi. Il resto viene dopo. Perdere di vista tale obiettivo, significherebbe consegnarsi a una sicura retrocessione. Ma la “nuova” società del Presidente Pulvirenti, quella targata Gasparin, quella “delomonacizzata”,non commetterà mai e poi mai questo errore. Lo Monaco ha fatto benissimo al Catania, rimarrà nella storia, giacché i suoi numeri si mostrano chiari e inequivocabili, tuttavia già costituisce il passato. E il passato va custodito in modo prezioso ma subito superato dalle esigenze del presente. Francamente, sono molto curioso. Ho la sensazione che gli inevitabili stimoli che sorreggeranno il Presidente nel post-Lo Monaco consentiranno un’ulteriore crescita della società e della squadra. Provo molta fiducia in merito.

Montella, parole d’addio
Il Presidente Pulvirenti, a fine gara, è stato ancora una volta chiaro: Montella ha un contratto per un altro anno, Montella è l’allenatore del Catania, Montella sarà l’allenatore del Catania, non avendo, fra l’altro, comunicato nulla di “alternativo” in merito. Almeno, finora. Parole adamantine di un personaggio che fa della chiarezza un punto d’onore. Peccato che l’Aeroplanino, nell’ambito di un bel discorso fatto di complimenti alla società, ai giocatori e all’ambiente catanese, abbia fatto altrettanto chiaramente comprendere cosa sceglierà per il futuro: la Roma. È una sua “debolezza”. Ci ha messo dentro anche la famiglia, il cuore e tutto l’armamentario del caso. Ma il succo non cambia. Andrà ad allenare Totti, dato che nel post-gara dell’Olimpico Baldini gli avrebbe assicurato che la scelta sarebbe ricaduta su di lui, proprio per volere dei “senatori” e della stessa piazza giallorossa che mai l’ha dimenticato. Legittimo. Come legittimo è il richiamo del Presidente ai doveri contrattuali. I tifosi, sono sicuro, desidererebbero che, finalmente, si desse continuità a un buon progetto, basato sul bel gioco (e questo è incontrovertibile), un progetto firmato Montella. Ma l’impressione è che non sarà praticabile questa strada. Se Montella vorrà andar via, sarà quasi impossibile trattenerlo. Non so quale possa essere il “piano B”, però sono certo che la società l’abbia ampiamente preparato. Un tecnico giovane stile Montella? Il Sottil della situazione? Il “cavallo di ritorno” Marino? Il grande nome tipo Delio Rossi? Vedremo, ma tale scelta sarà, così come quella relativa al Direttore Sportivo (Nicola Salerno favorito?), alla base della costruzione del nuovo Catania

Arrivederci al prossimo campionato
A tutti questi interrogativi avremmo una risposta a breve giro di posta. L’unica cosa che possiamo fare è aspettare e mantenere salda la fiducia verso una società che ha fatto bene e vorrà fare ancor meglio. Almeno, io farò così. Si è trattato di un campionato bello ma stancante. Riposiamoci un tantino e ritempriamoci in vista della prossima stagione. Per il calciomercato e i sogni qualche giorno di tempo ancora rimane... Un abbraccio e... Let’s go, Liotru, let’s go!!!