Catania-Trapani 2-2: magie di Tulli e Lodi, giusto pari al "Massimino"

Il rigore del 2-2 di Lodi

Il rigore del 2-2 di Lodi 

Prodezza di Tulli, raddoppio di Ferretti (regalo della difesa etnea), poi una doppietta di Ciccio raddrizza la situazione.

TABELLINO
CATANIA-TRAPANI 2-2
Marcatori: 2° Tulli, 67° Ferretti, 73° Lodi, 87° rig. Lodi.

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese (46° Baraye); Rizzo (63° Llama), Biagianti (77° Brodic), Bucolo (46° Lodi); Sarno; Marotta (63° Manneh), Di Piazza.
In panchina: Bardini, Lovric, Esposito, Baraye, Valeau, Carriero, Angiulli, Pecorino.
All.: Sottil (squalificato, in panchina Cristaldi).

TRAPANI (4-3-3): Dini; Costa Ferreira, Taugourdeau, Scognamillo, Ramos; Aloi (84° Scrugli), Toscano, Corapi; Ferretti (78° Fedato), Nzola (72° Evacuo), Tulli.
In panchina: Ferrara, Cavalli, Mulè, Da Silva, Lomolino, Garufo, Franco, D'Angelo, Girasole.
All.: Italiano.

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina.

ASSISTENTI: Mansi di Nocera Inferiore, Severino di Campobasso; IV uomo Vigile di Cosenza.

AMMONITI: Aya, Baraye (Catania); Scognamillo, Nzola, Costa Ferreira, Aloi (Trapani).

ESPULSI: -

RECUPERO: 1'; 5'.

DIFFIDATI: Rizzo, Carriero, Sarno, Di Piazza (Catania).

LE SCELTE INIZIALI
Squadra che passa il turno non si cambia. Nonostante le prestazioni non esaltanti offerte contro il Potenza, Sottil conferma il canovaccio utilizzato in questi playoff. Nuova panchina per Lodi, unica novità l'ennesima staffetta in mediana, con Saro Bucolo che riconquista la maglia da titolare a discapito di Carriero.
Scelte coraggiose per Italiano, il quale schiera Costa Ferreira e Taugourdeau, entrambi centrocampisti di qualità, nella linea a 4 di difesa (il portoghese terzino destro, il francese centrale, entrambe soluzioni più volte provate in stagione), nonostante potesse contare su giocatori di ruolo come Garufo, Scugli e Mulè. In attacco solo panchina per Evacuo, al quale viene preferito il più mobile Nzola.

PRIMO TEMPO
Pochi secondi dopo il calcio d'inizio il Catania aggredisce subito l'area di rigore con un inserimento di Marotta sul lato sinistro, il tiro mancino del numero 9 è però fiacco e finisce preda di Dini. Al 2° minuto il Trapani passa: combinazione sulla fascia sinistra tra Tulli e Ramos, la palla ritorna al numero 23 che dal vertice sinistro dell'area lascia partire un gran destro che s'insacca sotto l'incrocio dei pali opposto. Al 5° nuova occasione per il Trapani con un sinistro a giro di Costa Ferreira, scagliato dal lato destro della trequarti: la conclusione a giro finisce di poco a lato. I rossazzurri sembrano aver patito psicologicamente il colpo subito, mentre il Trapani riparte con scioltezza ed al 9° prova una nuova conclusione da fuori con Ferretti, Pisseri blocca in due tempi. Il Catania non riesce a far girare il pallone e si affida perlopiù a lanci lunghi, al 14° sussulto dei tifosi etnei per un lancio in profondità verso Marotta, l'attaccante però non ci arriva. L'irruenza dei padroni di casa, dettata dal risultato, li porta a peccare di eccessiva fretta, sbagliando spesso passaggi o soluzioni.
Al 18° ci prova Di Piazza a dare la svolta con un'accelerata improvvisa con la quale si libera sulla sinistra, entra in area e mette in mezzo, interviene Dini, la palla rimbalza su un difensore granata che in tal modo neutralizza Marotta. Sul corner susseguente Aya gira di testa verso la porta, la sfera arriva a Di Piazza che tutto solo, sempre di testa, la manda sopra la traversa (la giocata è stata resa difficile dall'altezza della palla). Sono, comunque, segni di risveglio. Seguiti, però, da diversi minuti in cui la gestione del possesso palla del Trapani non consente ai ragazzi di Sottil di proseguire sulla stessa falsa riga. Anzi, al 25° giunge una nuova occasione per gli ospiti: cross dalla sinistra di Corapi, sul secondo palo la difesa etnea lascia colpevolmente solo Aloi che calcia al volo ma manda il pallone alto sopra la traversa. Un minuto dopo il Catania trova il gol con un gran destro a giro di Di Piazza, il quale però era appostato all'inizio dell'area di rigore ed è stato servito in posizione di fuorigioco, puntualmente ravvisata dalla terna arbitrale.
I rossazzurri insistono, al 30° gran giocata di Sarno che con un slalom entra in area dalla destra, si allunga il pallone ma costringe un difensore del Trapani a spazzare in angolo. Lo stesso numero 7, tuttavia, batte male il calcio piazzato. Già da un po', intanto, si scaldano Lodi e Baraye. Al 32° gioco interrotto per un problema fisico accusato da Tulli, che necessita l'intervento dei medici. Dopo un paio di minuti l'autore del gol si riprende e torna in campo. Al 35° buona chance per Di Piazza, servito in profondità da uno splendido lancio di Biagianti: il numero 32 non controlla benissimo ed è costretto a virare sul lato sinistro anziché avanzare verso Dini in uscita, prova comunque la conclusione col mancino, palla sull'esterno della rete. Al 36° contropiede granata alimentato da una palla persa da Marotta a metà campo, che fa infuriare i tifosi, l'azione si conclude con un tiro sbilenco dal limite dell'area di un centrocampista ospite. Un minuto dopo ci riprova il Trapani: lancio di Toscano verso Ferretti che da posizione defilata sulla destra in area calcia al volo, Pisseri blocca in due tempi. Al 41° azione personale di Tulli sulla sinistra, il fantasista evita Rizzo, si avvicina all'area e prova una nuova conclusione a giro, stavolta bassa, palla a lato. Al 44° Rizzo ferma fallosamente il mobilissimo Corapi, sganciatosi per l'ennesima volta sulla fascia sinistra, punizione per il Trapani da posizione buona per un cross in mezzo.
Robilotta assegna 1' di recupero, poi sorvola su un intervento da dietro di Tulli su Sarno, senza concedere neanche la punizione. Il primo tempo si chiude così, tra qualche fischio. I rossazzurri, colpiti a freddo da una magia di Tulli (la seconda, dopo la gemma del "Provinciale" durante la regular season), sono finiti nella trappola del giro palla della formazione di Italiano, riuscendo ad impensierirla soltanto con alcuni lanci in profondità e sporadiche iniziative personali. Serve ben altro per poter riprendere in mano sia la partita di stasera che il discorso qualificazione.

SECONDO TEMPO
Sottil ripete la mossa già provata nell'intervallo di Catania-Potenza: subito dentro Lodi e Baraye, al posto di Bucolo e Marchese. Il Catania si dispone con un 4-3-3: il numero 10 in cabina di regia, Marotta adattato sulla sinistra. Proprio l'attaccante ex Siena al 48° subisce un colpo in testa in uno scontro di gioco, sanitari in campo. Per fortuna nulla di grave ed il numero 9 rientra in partita. Al 51° Biagianti con un colpo di tacco smarca Baraye sulla sinistra, il numero 17 salta Scognamillo che lo stende: cartellino giallo per lui e punizione dalla sinistra per i padroni di casa. Il cross di Lodi è indirizzato verso il secondo palo ma nessun compagno intercetta la sfera. Al 55° contropiede del Trapani, provvidenziale intervento di Aya che in area prova a spazzare, facendo rimbalzare la palla su Toscano, con la sfera che finisce fuori. Due minuti dopo nuova incursione di Tulli con l'ennesima azione in solitaria sulla sinistra, conclusa con un tiro di punta col destro che Pisseri controlla. Al 58° la palla arriva a Nzola, il quale al limite dell'area si gira lasciando sul posto Aya, scivolata disperata del numero 4 che ferma irregolarmente l'attaccante francese: giallo per lui, punizione pericolosissima per i granata. Taugourdeau calcia sulla barriera, poi Baraye difende palla sulla sinistra e guadagna un prezioso calcio di punizione che fa sfumare l'azione.
Sul capovolgimento di fronte Marotta generosamente svernicia Scognamillo e da posizione defilata sulla sinistra prova a girare verso la porta, cercando di approfittare di un'uscita improvvida di Dini, ma calcia piano: nulla di fatto. Subito dopo incursione di Nzola in area, miracolo combinato di Aya e Baraye che lo neutralizzano. Momento decisamente elettrizzante del match con continui attacchi e contrattacchi, mentre sugli spalti le due tifoserie, con striscioni e cori, rinsaldano l'antica amicizia. Al 63° Sottil richiama Rizzo e Marotta, inserendo Llama e Manneh: copiosi fischi per il numero 9 etneo. Al 67° raddoppio del Trapani: retropassaggio di Baraye per Pisseri, sul rinvio del portiere immediato rilancio da metà campo di un giocatore ospite, lo stesso Baraye tiene in gioco Ferretti che approfitta del clamoroso buco difensivo, mette a sedere Pisseri con una finta e firma un gol pesantissimo. Il Catania sembra accusare il colpo e per qualche minuto non succede nulla. Al 72°, intanto, Italiano richiama in panchina Nzola, inserendo Evacuo. Subito dopo gli etnei battono un punizione a centrocampo. Lodi vede Dini fuori dai pali e calcia in porta, beffando in modo spettacolare il portiere granata. 1-2 ed entusiasmo che ricompare sugli spalti.
Al 75° conclusione velleitaria di sinistro di Aloi dalla distanza, palla alta. Due minuti più tardi Sottil si gioca il tutto per tutto: dentro Brodic, fuori Biagianti (4-2-4 per i rossazzurri, con Lodi e Llama in mediana). Italiano risponde con la staffetta Fedato-Ferretti, senza modificare il proprio impianto di gioco. All'80° travolgente azione di Baraye sulla sinistra, nuova punizione guadagnata in posizione da cross. Ottima prova del senegalese in fase offensiva, peccato per l'errore di posizione che ha portato al momentaneo 0-2 del Trapani. Poco dopo gioco fermo per uno scontro aereo a centrocampo di cui rimane vittima Aloi. Minuto numero 84: Italiano decide di coprirsi, il terzino Scrugli rileva la mezzala Aloi (per l'effetto, Costa Ferreira avanza a metà campo). All'85° il Catania conquista un rigore: Brodic protegge un pallone in area, si inserisce Manneh, contatto in area, Robilotta non ha dubbi. Batte Lodi, doppietta e 2-2! Lo stadio adesso è una bolgia. Al 90° punizione per il Trapani, cross dalla sinistra, colpo di testa granata, Pisseri è sicuro.
Robilotta assegna 5' di recupero, i tifosi spingono a gran voce. Al 92° Evacuo a terra a centrocampo, gioco fermo per un minuto. Al 95° contropiede del Trapani, Fedato prova un tiro-cross sulla destra, deviazione di Baraye, proteste granata per un presunto tocco col braccio del terzino. Dopo un corner sfruttato male dagli ospiti, il fischietto campano decreta la fine delle ostilità. Il pubblico applaude i ragazzi, mentre Baraye rientra negli spogliatoi in barella e successivante abbandona lo stadio in ambulanza. Corrette le mosse di Sottil nella ripresa (che fanno da contraltare all'improvvida scelta iniziale di tener fuori Lodi), peccato per lo svarione che ha consentito al Trapani di raddoppiare. Meritoria la rimonta etnea, non tanto per come sono maturati i gol (invenzione di Lodi agevolata dalla dormita di Dini e successivo calcio di rigore) ma per l'atteggiamento mentale che la squadra ha avuto sino alla fine. Il Trapani, sotto il profilo del gioco, è una spanna sopra ed al ritorno avrà due risultati a favore, ma il Catania ha dimostrato di possedere le armi per sperare nel colpaccio.