Catania-Trapani 2-2: le pagelle dei rossazzurri

Lodi, doppietta decisiva

Lodi, doppietta decisiva 

Le valutazioni riportate dai rossazzurri al termine della gara coi granata

PISSERI voto 5: Incolpevole in occasione del gran gol di Tulli (destro imprendibile che s’insacca in porta dopo aver toccato il palo interno) risponde presente quando viene chiamato in causa da Ferretti, soprattutto al 37’ del primo tempo. A metà ripresa, dopo aver detto di no a Tulli, un suo rinvio sbagliato porta alla rete di Ferretti che vale il momentaneo 0 a 2. Errore grave.

CALAPAI voto 5,5: Dalle sue parti agiscono Ramos e soprattutto Tulli (peperino imprendibile a cui viene lasciato troppo spazio in occasione del gol del momentaneo 0 a 1) che costringono il terzino messinese alla difensiva per quasi tutta la gara.

AYA voto 6: Spesso in difficoltà su Nzola, avversario che si rivela assai ostico e imprevedibile, il difensore italo-tunisino si rende protagonista di un paio di interventi decisivi: su Ferretti nel recupero del primo tempo e per ben due volte sull’ex Virtus Francavilla, sul quale spende bene il cartellino giallo in dotazione al 13’ della ripresa.

SILVESTRI voto 6: Aiuta Aya nella marcatura (difficile) di Nzola. Prestazione positiva, con poche sbavature.

MARCHESE voto 5,5 : In campo nei primi quarantacinque minuti soffre la maggior freschezza degli avversari, in particolar modo Ferretti, non riuscendo a scendere lungo la fascia come in altre occasioni.
dal 46’BARAYE voto 6,5: Una freccia nella sinistra che mette in difficoltà la difesa trapanese in più di un’occasione, vedi al sesto quando porta all’ammonizione di Scognamillo. Meriterebbe un voto più alto, ma l’ammonizione presa e l’uscita tardiva che mantiene in gioco Ferretti in occasione del raddoppio granata incidono sul voto in pagella.

RIZZO voto 5,5: Così come i suoi compagni di reparto soffre tantissimo la freschezza e la velocità del gioco granata. In fase difensiva non riesce a dare il giusto apporto a Calapai.
dal 63’LLAMA voto 5,5: Schierato come mezzala l’argentino non riesce ad incidere così come ci si aspetterebbe. Tanto fumo e poco arrosto, ci mette la voglia ma risulta poco concreto.

BIAGIANTI voto 6: Nel primo tempo, complice l’assenza di Lodi, si colloca davanti alla difesa nel ruolo di play basso. Corre e cuce, sbagliando talvolta qualche passaggio, ma sempre con il massimo impegno. Splendido il lancio con il quale manda in porta Di Piazza al 37’ del primo tempo.

dal 77’BRODIC voto 6: Il croato è la carta della disperazione giocata dalla panchina rossazzurra. Vivacizza l’attacco entrando nell’azione che porta al calcio di rigore.

BUCOLO voto 5,5: Dei tre in mediana è quello che soffre maggiormente il palleggio del Trapani, non riuscendo a trovare la giusta posizione.

dal 46’LODI voto 8: Se il Catania spera ancora in una possibile qualificazione alla finale è tutto merito del centrocampista campano, autore di una doppietta pesantissima (la seconda in stagione al Trapani dopo quella in campionato nella gara di andata). Prima segna ‘alla Mascara’, con un gioiello di rara bellezza su punizione da distanza siderale, poi pareggia i conti, a ridosso del novantesimo, con la ‘solita’ trasformazione dal dischetto che gli vale la quindicesima rete in stagione e la numero quarantacinque in maglia rossazzurra. Al di là dei gol, fondamentali, con lui in campo il centrocampo del Catania, al cospetto di quello granata, è ben altra cosa: la qualità si combatte con la qualità.

SARNO voto 5,5: Va a corrente alternata, anche perché spesso raddoppiato dai granata. Quando si accende fa spellare le mani al pubblico, ma talvolta le sue giocate rimangono belle ma improduttive. Croce e delizia.

DI PIAZZA voto 5,5: Se nelle precedenti tre gare era stato l’uomo decisivo in positivo, con tre reti e un autogol propiziato, questa sera rivela quello in meno, causa un paio di occasioni da rete ghiottissime fallite in modo clamoroso: al 17’ spedisce il pallone oltre la traversa da zero metri, mentre al 37’, dopo uno stop problematico, colpisce l’esterno della rete da posizione defilata. Errori a parte, nel primo tempo, si rende protagonista di alcune accelerazioni che mettono in ambasce la retroguardia granata. Un’arma da utilizzare anche nella gara di ritorno al “Provinciale”.

MAROTTA voto 5: Dopo 44’’ potrebbe sbloccare il risultato ma il suo destro è troppo lento. Perde il duello rusticano con l’arcigno Scognamillo, l’unico marcatore di ruolo presente nella difesa granata, che lo limita spesso anche con le maniere forti. Nervoso, lascia il campo a metà ripresa.
dal 63’MANNEH voto 6,5: Insieme a Baraye ravviva l’assopita fascia sinistra rossazzurra. Si procura il fallo che vale il rigore del 2 a 2.

SOTTIL voto 5,5: Così come avvenuto nelle gare precedenti il tecnico di Venaria Reale (squalificato e sostituito in panchina dal vice Gianluca Cristaldi), si affida ancora al 4-3-1-2 con gli stessi interpreti: centrocampo muscolare privo di Lodi, Sarno sulla trequarti a sostegno di Marotta e Di Piazza. L’impianto tattico imbastito vacilla visibilmente sotto i colpi di un Trapani ben messo in campo che si dimostra per buona parte del match padrone del centrocampo e del gioco. In avvio di ripresa modifica l’assetto iniziale, passando al 4-3-3, inserendo Lodi e Baraye che si rivelano decisivi. Luci ed ombre in una gara che andava vinta ma che, alla fine, non è stata persa grazie a colpi del solista (Lodi) lasciato in panca per 45 minuti.

TRAPANI voto 7: Pronti via mister Italiano si affida alla velocità e alla potenza fisica di Nzola, con l’ex Ramos come esterno basso di sinistra e Taugordeau al centro della difesa al posto dell’infortunato Pagliarulo. Mosse tattiche che mettono in forte difficoltà tutto il Catania, soprattutto in mediana. Prestazione di grande livello di una squadra dalla forte personalità e dall’identità di gioco assai spiccata, organizzata splendidamente da mister Italiano.

ARBITRO ROBILOTTA voto 7: Dirige con personalità senza dover ricorrere con frenesia ai cartellini. Arbitro di polso. Qualche dubbio sul rigore decretato al Catania.