Sinisa Mihajlovic, ex tecnico rossazzurro
In vista della gara tra etnei e doriani fari puntati sugli ex della gara: Mihajlovic, Maxi Lopez e Fedato
Mihajlovic, il "sergente di ferro" che serviva...
Grinta e carattere da vendere le armi migliori di Sinisa Mihajlovic, nato a Vukovar il 20 febbraio 1969, grande trascinatore e motivatore prima da giocatore e successivamente anche da allenatore. Giunto a Catania nel dicembre 2009, come sostituto dell’esonerato Atzori, Mihajlovic riuscì nella titanica impresa di risollevare le sorti di un Catania che sembrava destinato ad una retrocessione quasi certa. Trentasei punti in 23 partite, condite dal tredicesimo posto nella classifica finale e da svariati record che resero quella straordinaria rimonta indelebile nei cuori e nelle menti di tutti gli sportivi catanesi. Un exploit da record che proiettò ‘Miha’ sul grande palcoscenico degli allenatori di serie A. Tra i candidati alla successione di Mourinho sulla panchina nerazzurra Mihajlovic alla fine finì su quella dei viola. Conclusa amaramente l’esperienza viola, il ritorno in patria alla guida della Nazionale serba. Fallita la qualificazione ai mondiali del 2014 ‘Miha’ lascia la Serbia per ritornare, da allenatore, in quella Samp che lo vide calciatore negli anni novanta. Con “Miha” in panchina la formazione blucerchiata ha cambiato totalmente rotta, raggiungendo un’inaspettata tranquilla salvezza. Un sergente di ferro, bravo a compattare ambiente e spogliatoio, proprio quello che serviva a questo Catania…
Maxi, ancora avversario
Nato a Buenos Aires, il 3 aprile 1984, Maximiliano Gaston Lopez può essere considero come uno degli attaccanti più prolifici della storia rossazzurra. Tanti gol (spesso decisivi) tra diversi alti e bassi. Giunto a Catania nel gennaio 2010 con 11 reti in 17 gare contribuì in modo massiccio alla fantastica rimonta del Catania di Sinisa Mihajlovic. Reti pesanti e di pregevole fattura, tra le quali ricordiamo quella alla Lazio, all’Inter di Mourinho, la doppietta nel derby col Palermo e la fantastica rovesciata al Livorno. Senza ombra di dubbio i sei mesi ‘migliori’ del Maxi Lopez rossazzurro. Con l’avvicendamento tecnico tra Mihajlovic e Giampaolo qualcosa si spezza: Maxi non riesce a bissare quanto fatto nella prima mezza stagione, totalizzando 8 reti in 35 gettoni. Dopo un’estate infuocata (quella del 2011), vissuta con le pressanti voci di un passaggio a Firenze o al Genoa, Maxi Lopez rimane ancora in rossazzurro. Ma è un rapporto ormai agli sgoccioli. Tra problemi fisici e di altro tipo Lopez inanella appena 3 reti (due su calcio di rigore) in 14 gare. Contro il Palermo, nel derby del “Massimino” del 18 dicembre 2011, realizza il gol del 2-0. Rete accompagnata da un’esultante intensa fatte di lacrime d’addio. Da lieto fine. Un anno e mezzo più tardi, dopo le amare esperienze con Milan e Sampdoria, Maxi Lopez ritorna a “sorpresa” sotto l’Etna. Altre dodici presenze e appena una rete (siglata all’Udinese lo scorso 9 novembre) prima della seconda partenza (in prestito) verso Genova. Questo il bilancio di Maxi Lopez con la casacca rossazzurra: 83 presenze e 27 reti (4 delle quali in Coppa Italia).
Fedato, futuro doriano
Singolare la posizione di Francesco Fedato, attaccante in forza al Catania ma di proprietà blucerchiata. Prelevato dal Bari dalla società ligure, lo scorso 31 gennaio (ultimo giorno della sessione invernale del calciomercato 2014), Fedato è stato girato per sei mesi al club etneo. Questo i termini dell'accordo espressi nel comunicato ufficiale emesso dalla società di Via Magenta: "Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver acquisito dall'U.C. Sampdoria a titolo temporaneo, fino al termine della stagione sportiva 2013/14, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Francesco Fedato. La società ligure diviene titolare del tesseramento, il nostro club mantiene il diritto di partecipazione. L'attaccante classe 1992 e Nazionale italiano Under 21, proveniente dall'A.S. Bari, sarà a disposizione di mister Maran per il prosieguo del campionato"
Grinta e carattere da vendere le armi migliori di Sinisa Mihajlovic, nato a Vukovar il 20 febbraio 1969, grande trascinatore e motivatore prima da giocatore e successivamente anche da allenatore. Giunto a Catania nel dicembre 2009, come sostituto dell’esonerato Atzori, Mihajlovic riuscì nella titanica impresa di risollevare le sorti di un Catania che sembrava destinato ad una retrocessione quasi certa. Trentasei punti in 23 partite, condite dal tredicesimo posto nella classifica finale e da svariati record che resero quella straordinaria rimonta indelebile nei cuori e nelle menti di tutti gli sportivi catanesi. Un exploit da record che proiettò ‘Miha’ sul grande palcoscenico degli allenatori di serie A. Tra i candidati alla successione di Mourinho sulla panchina nerazzurra Mihajlovic alla fine finì su quella dei viola. Conclusa amaramente l’esperienza viola, il ritorno in patria alla guida della Nazionale serba. Fallita la qualificazione ai mondiali del 2014 ‘Miha’ lascia la Serbia per ritornare, da allenatore, in quella Samp che lo vide calciatore negli anni novanta. Con “Miha” in panchina la formazione blucerchiata ha cambiato totalmente rotta, raggiungendo un’inaspettata tranquilla salvezza. Un sergente di ferro, bravo a compattare ambiente e spogliatoio, proprio quello che serviva a questo Catania…
Maxi Lopez, fresco ex
Maxi, ancora avversario
Nato a Buenos Aires, il 3 aprile 1984, Maximiliano Gaston Lopez può essere considero come uno degli attaccanti più prolifici della storia rossazzurra. Tanti gol (spesso decisivi) tra diversi alti e bassi. Giunto a Catania nel gennaio 2010 con 11 reti in 17 gare contribuì in modo massiccio alla fantastica rimonta del Catania di Sinisa Mihajlovic. Reti pesanti e di pregevole fattura, tra le quali ricordiamo quella alla Lazio, all’Inter di Mourinho, la doppietta nel derby col Palermo e la fantastica rovesciata al Livorno. Senza ombra di dubbio i sei mesi ‘migliori’ del Maxi Lopez rossazzurro. Con l’avvicendamento tecnico tra Mihajlovic e Giampaolo qualcosa si spezza: Maxi non riesce a bissare quanto fatto nella prima mezza stagione, totalizzando 8 reti in 35 gettoni. Dopo un’estate infuocata (quella del 2011), vissuta con le pressanti voci di un passaggio a Firenze o al Genoa, Maxi Lopez rimane ancora in rossazzurro. Ma è un rapporto ormai agli sgoccioli. Tra problemi fisici e di altro tipo Lopez inanella appena 3 reti (due su calcio di rigore) in 14 gare. Contro il Palermo, nel derby del “Massimino” del 18 dicembre 2011, realizza il gol del 2-0. Rete accompagnata da un’esultante intensa fatte di lacrime d’addio. Da lieto fine. Un anno e mezzo più tardi, dopo le amare esperienze con Milan e Sampdoria, Maxi Lopez ritorna a “sorpresa” sotto l’Etna. Altre dodici presenze e appena una rete (siglata all’Udinese lo scorso 9 novembre) prima della seconda partenza (in prestito) verso Genova. Questo il bilancio di Maxi Lopez con la casacca rossazzurra: 83 presenze e 27 reti (4 delle quali in Coppa Italia).
Ciccio Fedato, futuro blucerchiato
Fedato, futuro doriano
Singolare la posizione di Francesco Fedato, attaccante in forza al Catania ma di proprietà blucerchiata. Prelevato dal Bari dalla società ligure, lo scorso 31 gennaio (ultimo giorno della sessione invernale del calciomercato 2014), Fedato è stato girato per sei mesi al club etneo. Questo i termini dell'accordo espressi nel comunicato ufficiale emesso dalla società di Via Magenta: "Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver acquisito dall'U.C. Sampdoria a titolo temporaneo, fino al termine della stagione sportiva 2013/14, il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Francesco Fedato. La società ligure diviene titolare del tesseramento, il nostro club mantiene il diritto di partecipazione. L'attaccante classe 1992 e Nazionale italiano Under 21, proveniente dall'A.S. Bari, sarà a disposizione di mister Maran per il prosieguo del campionato"
