Catania-Paganese 2-1: le pagelle rossazzurre

La prodezza di capitan Biagianti

La prodezza di capitan Biagianti 

Conferma Di Cecco, sugli scudi Biagianti, bene la squadra nel complesso, ad eccezione di Mazzarani e Barisic.

Pisseri voto 6,5: Viene impegnato solo in due circostanze. Nella prima, al minuto numero 28, è miracoloso in uscita su Reginaldo; nella seconda si fa beffare dal diagonale del brasiliano che porta in vantaggio gli ospiti.

Di Cecco voto 8: Riproposto da terzino destro, nella prima fase di gara annulla il dirimpettaio Herrera, che lo costringe al fallo in una sola circostanza. Quando Grassadonia sposta dal suo lato Cicerelli va un po' in difficoltà, giusto il tempo di prenderne le misure, per poi addomesticarlo per tutta la restante parte del match. Come contro il Lecce, all'eccellente lavoro di chiusura in difesa abbina un costante contributo alla fase offensiva, alla quale partecipa entrando nell'azione del gol del 2-1, propiziata da un suo splendido lancio per capitan Biagianti.

Drausio voto 6,5: Cresce sempre di più. Attento in fase difensiva, pronto a far ripartire l'azione quando la sfera giunge dalle sue parti e presente in modo pericoloso sui calci piazzati. Si fa un po' sorprendere, insieme a Di Cecco, sul lancio smarcante per Reginaldo che innesca il momentaneo 0-1.

Bergamelli voto 6,5: Una sola amnesia, nel primo tempo, quando va a vuoto su un passaggio apparentemente innocuo di Pestrin. Per il resto è sontuoso palla al piede e supporta in modo sempre più prezioso l'avvio delle azioni offensive con precisi cambi di gioco.

Djordjevic voto 7: Altro acquisto straniero che settimana dopo settimana evidenzia grossi passi avanti. Non soffre mai gli esterni offensivi avversari, ed è lui, invece, a far ammattire i terzini azzurrostellati quando prova a partire in progressione sulla fascia sinistra.

Biagianti voto 7,5: Già nel primo tempo appare ispirato, partecipando più del solito alla manovra, alla quale contribuisce spesso con buone intuizioni. Nella ripresa viene avanzato da Rigoli sulla trequarti per pressare la retroguardia avversaria. Il gol che realizza, oltre che di pregevole fattura e decisivo per il risultato finale, mette in luce qualità da incursore di categoria superiore che in Lega Pro devono essere sfruttate in modo più frequente.

Bucolo voto 6,5: Rimane tutto il tempo lì, davanti alla difesa, randellando con buoni esiti tutto ciò che passa dalle sue parti.

Mazzarani voto 5,5: Ancora a corto di fiato e troppo compassato, va vicino al gol in due occasioni nel primo tempo, ma in entrambe le circostanze pecca di inefficacia. Nella ripresa ricorre in modo eccessivo ai lanci in profondità, sbagliandoli di frequente, fin tanto che non viene sostituito. Mezzo punto in più per il cross dal quale scaturisce il pareggio di Paolucci.
dal 74° Fornito voto 6: Al rientro dall'infortunio, non ancora al meglio, pressa come un dannato contribuendo nel finale al risultato acquisito dai compagni.

Barisic voto 5: Cambia spesso lato senza mai trovare il giusto affiatamento con il resto della squadra. Va un po' meglio quando prova iniziative personali che però non lasciano il segno. Da ritrovare.
dal 70° Piscitella voto 5,5: Ha il compito di trovare la superiorità numerica sulla fascia sinistra ma nonostante la freschezza non riesce mai a saltare il dirimpettaio Di Cuonzo.

Paolucci voto 6,5: Prova a sopperire con la grinta ad una condizione ancora insufficiente. Nel primo tempo sciupa malamente un occasione in area al minuto numero 17. Nella ripresa, quando in molti invocano la sua sostituzione, riesce a sbloccarsi realizzando “di rapina” nell'area paganese il gol del pareggio, che tra l'altro arriva a seguito di una punizione che era stata conquistata proprio da lui.
dal 78° Calil SV: Per quasi tutti i minuti giocati sembra un pesce fuor d'acqua che risente del periodo negativo che attraversando, ma in pieno recupero è lui a servire un palla d'oro a Di Grazia in area.

Di Grazia voto 6: Non fa mancare il cuore e la generosità, correndo come un forsennato su e giù per la fascia per tutta la partita. Stavolta non riesce però a uscire dal cilindro giocate decisive, ed al 93° divora la rete della tranquillità.

All. Rigoli voto 6,5: Così come al termine della partita contro il Lecce, non si può dire che la sua squadra sia soddisfacente sotto il profilo del gioco. Anzi, in alcuni aspetti sembra pure contraddittoria: la mole più grande di gioco viene prodotta sulle fasce, ma le caratteristiche fisiche dei giocatori schierati in attacco non consente di sfruttare i numerosi traversoni che piovono nell'area della Paganese. Gli va però dato atto della grande forza mentale dei suoi che riescono a reagire contro un avversario tutt'altro che malvagio, e della testardaggine con la quale tiene in campo Paolucci, venendo ripagato dal gol del numero 9.

PAGANESE voto 6,5: Come preannunciato, Grassadonia non è venuto a fare le barricate e nonostante l'assenza di Iunco ha deciso di proporre comunque un coraggioso 4-3-3. La grande prova dei terzini etnei ha limitato le scorribande di Cicerelli ed Herrera, ma a pungere il Catania ci hanno pensato il talentuoso Deli, sempre pronto a farsi trovare tra le linee, e l'intramontabile Reginaldo che da solo ha retto il peso dell'attacco siglando un gol che ha fatto gelare il “Massimino”.

Arbitro Chindemi voto 5: Non controlla come dovrebbe il nervosismo che serpeggia da una parte e dall'altra, limitandosi ad uscire i cartellini per sedare le proteste e non per punire alcuni interventi al limite del regolamento. Suscita più di un dubbio un rigore non concesso al Catania al 51° (spinta su Biagianti) e soprattutto il fallo non fischiato per il colpo subito da Di Grazia al 75° (il rossazzurro era lanciato a rete e l'intervento andava punito col cartellino rosso).